Porcarella (Poggio San Romualdo) da Gorgovivo-Serra San Quirico


Quota 920, entrata in Porcarella



Start: Serra San Quirico (sottopasso SS76)
Distance: 13.2 km
Elev. Gain: 795 m
Avg Grade: 6%
Max Grade: 13 %
Min Elev: 160 m
Max Elev: 935 m
Climb Category: GPM 1
Strava Segment: 6473322

Forse è la salita più lunga e la più famosa della provincia di Ancona, molto frequentata anche perché, pur arrivando non lontano da quota 1000, ma di solito è sempre aperta al (poco)traffico. Infatti noi l'abbiamo ripercorsa a gennaio 2023, all'indomani della prima nevicata dell'anno. Sul paese c'era un velo di neve ma facevano 8°C.  Sembrava molto più freddo alla partenza, nella conca di Gorgovivo 
E' una salita decisamente discontinua, tanto che la si può dividere in almeno tre parti: 
- dall'inizio fino al primo falsopiano sono 3.32 km al 5.9% di media e 12% di massima, 
- il breve falso falsopiano fino a Sant'Elia con tutti  saliscendi (più sali che scendi) fino all'altopiano di San Giovanni, sono 3 km al 4.8% di media e 13% di massima, 
- l' ultimo troncone di 6.4 km  è una salita regolare al 5.8% di media e 10% di massima.

La salita si imbocca uscendo dalla superstrada SS76 a Serra San Quirico o dalla vecchia statale: al semaforo di Serra Stazione si prende in direzione Roma/Fabriano, si  attraversa il passaggio a livello e si sottopassa la superstrada e si supera il ponte sull'Esino. Chi viene da Fabriano in bici, visto che non è stato ancora ricostruito il tratto della vecchia statale che passa dentro la Gola della Rossa, deve obbligatoriamente scalare il valico di Castelletta. Il punto migliore per incontrarsi è l'area attrezzata di Gorgovivo.
La salita comincia con il ponte, ma in maniera abbastanza graduale, prima al 4% quindi al 6% con qualche breve "impennata" al 12% in corrispondenza dei tornanti, che recentemente sono stati numerati, ne troviamo ben 7 nel tratto prima del falsopiano, in poco più di 100 m di dislivello.
Gradualmente la salita si ammorbidisce e proseguire con pendenze dell'1-2%, per circa 500m, fin quando si arriva a un cimitero sulla destra. Al bivio poco più avanti si prende la strada di destra in evidente salita, 
Ha inizio qui ha il secondo tratto, che con alcuni saliscendi porta ad un modesto ma suggestivo altopiano a quota 550 m circa. L'inizio, su una rampa al 12%, è preoccupante, ma dopo 200 m la strada torna su pendenze più ragionevoli.

Altopiano di San Giovanni a quota 550m

 
Il paesaggio offerto dai prati è molto suggestivo
soprattutto per la presenza di antiche e caratteristiche casette che spuntano dal terreno di ca. un metro. Immagino siano antichi ricoveri di pastori.


A San Giovanni c'è l'ultima casa accogliente e anche
l'Harry's Bar con una sorprendente offerta di Whisky scozzesi

Alla fine dei prati, al bivio per Grotte, si prosegue dritto fino ad arrivare al paesino di San Giovanni dove inizia l'ultimo tratto; tornano i tornanti che proseguono la numerazione prima interrotta, con pendenze sempre comprese tra il 6 ed il 7% si passa il paese di Vigne;


Il San Vicino imbiancato sullo sfondo della chiesa di Vigne

L'impressione che si ha è che qui tutto sia rimasto agli anni 90 (dell'Ottocento). Non è vero, ma i villici, per la mia esperienza, conservano lo spirito rustico, gli usi e i "costumi" (inteso non solo in senso allargato) dei marchigiani dei secoli passati. Invece più a valle, a San Giovanni, ogni tanto qualche vecchietta fa anche il tifo.

A marzo fa ancora freddo. Le ragazze di vigne escono
con il primo sole ma sanno che bisogna coprirsi.
Si può notare la stratificazione archeologica
dei costumi tipici dal XIX al XXI secolo


Dal bivio per l'azienda agricola Valdicastro si sente profumo di tartufo e delle paste di Norma, ma  è un' allucinazione oppure sono le mucche della azienda agricola. Alla fine della salita mancano ancora quasi tre km e tra questi manca anche il chilometro più impegnativo di questo tratto, con la pendenza che arriva più volte al 9-10%. 



Giunti a vedere le prime case di Poggio San Romualdo, la pendenza cala dolcemente fino a divenire pianura; il cartello con il toponimo, si trova subito prima di iniziare la discesa dall'altra parte, in corrispondenza anche dell'area di sosta per camper, quindi di una provvidenziale fontanella. 



Durante la salita, la possibilità di rifornirsi di acqua, e non solo di whisky, non manca di certo; ci sono fontanelle a San Giovanni, e a Vigne, mentre prima di iniziare, si può prendere l'acqua prima di uscire da Serra San Quirico, oppure subito dopo il sottopasso, seguendo le indicazioni per Gorgovivo, per non più di 500m pianeggianti. Asfalto in buono stato, discretamente ombreggiata nel pomeriggio, tranne il tratto dei saliscendi, dove c'è sempre il sole. In inverno in caso di neve, e' più probabile trovare sgombro questo versante invece di quello da Albacina.
Uscita da Porcarella, il segmento segue la strada nuova che passa fuori dal paese! 



P.S. Quando ho iniziato a scrivere il blog non sapevo che Pelorandom aveva già fatto un lavoro simile e per molti versi più meticoloso del mio. Soprattutto per i passi minori non ha molto senso scrivere dei doppioni. Mi limito a copiare, incollare e linkare ciò che altri hanno fatto meglio:



Commenti

  1. Pelorandom è più attivo? I link non funziano...

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    1. Grazie per la segnalazione. Il nuovo URL del post di Pelorandom è:
      http://pelorandom.blogspot.com/2017/03/salita-poggio-san-romualdo-da-serra-san.html

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  2. Qualche anno fa ha avuto un grosso problema e ha dovuto chiudere il sito, che è rinato in forma di blog: http://pelorandom.blogspot.com/.
    Naturalmente tutti i miei link sono saltati, solo quando li riguardo riesco a sistemarli

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