Castelletta da Grotte (Imaginations from the other side #7)




Distance: 4.1 km
Elev. Gain: 336 m
Avg Grade: 7.5%
Max Grade: 16 %
Min Elev: 339 m
Max Elev: 675 m
Climb Category:  3 (quasi 2)
Strava Segment: 17267876



Nella settima puntata della serie dedicata alle salite trascurate, sottovalutate, aborrite o, semplicemente, sconosciute, trova degno spazio il terzo versante del Valico di Castelletta, quello che parte da Grotte-Sotto le Noci. 

E' questo un paese nascosto al centro di una convalle nascosta, costruito sul fondo della piega, profonda un centinaio di metri, che separa le "note" frazioni di Castelletta e San Giovanni. Grotte non ha un'accesso diretto alla pianura esinate, perché il fondo della valle si stringe in un canyon: il paese, dunque, lo si raggiunge solo dalla strada che sale ai paesini di Sant'Elia, San Giovanni e Poggio San Romualdo (cioè il versante orientale della Porcarella) o da Castelletta.

Il primo corollario è che la strada di Grotte collega, come la stanga di una H, due delle più significative salite della Provincia di Ancona.
Il secondo corollario è che da Grotte si arrampica anche un'altra salita verso San Giovanni e il Santuario Madonna della Grotta. Ma lasciamo perdere questa ripida salitaccia e concentriamoci sul capo opposto della corda, quello che sale in direzione di Castelletta e del Monte Revellone.

Per l'occasione, la foto-cronaca di una prima salita fatta in una giornata spettacolarmente fredda (gennaio 2021 - parziale lockdown) è stata integrata con la fotocronaca di un'uscita bollente (luglio 2023). Spesso sono salito di qui con il freddo, perché le altitudini sono modeste e ci si può divertire quando le altre salite sono chiuse. A gennaio, in mezzo alla neve, il divertimento e lo spettacolo sono stati doppi (anche il freddo, più tardi, in discesa, in effetti); a luglio doppio è stato il caldo, perché la salita è precisamente orientata a sud.

Si parte dal paesino in leggera discesa; superato il ponticello sul Fosso della Grotta la strada comincia a salire subito al 13%. E' una classica salita a gradoni, che nasconde, in una pendenza media dell'8%, mali al 12% e tratti di respiro.

Scriveva Pelorandom, io non me lo ricordavo, che il tratto più duro della salita, l'ultimo prima del paesello che conosce picchi al 16%, arriva quando si iniziano a vedere, "dall'altra parte della valle le antenne di Monte Murano e si passa a fianco a una stele".
Al terzo tentativo ho capito a cosa si riferiva: è una Madonna del 1882, che, stranamente, è piantata su un affaccio molto panoramico PRIMA del tratto al 16%. Di solito le Madonne sono costruite DOPO i tratti duri. 



La salita si impenna all'improvviso, dunque e poi continua regolare intorno al 9% fino a Castelletta, dove si inserisce sulla Salita Scarponi che sale da Serra San Quirico. 





Arrivati alla Piazzetta siamo consci che il più è fatto: siamo saliti per 3,2 km a una media dell'8.5%, tuttavia per il valico, posto quota 675, dobbiamo salire ancora un po'. Sul lastricato di Castelletta abbiamo preso la destra, superato la chiesetta e siamo usciti dal paese. Da qui (occhio alla fontanella) già si vede il traliccio dell’alta tensione posto in cima al monte: siamo alla flamme rouge; le pendenze sono ormai costanti (6%), la pedalata è sostenuta dalla soddisfazione per essere arrivati in cima e dalla bellezza della vallata che si apre ai nostri piedi appena si esce dal centro abitato. 
In inverno se si ha fortuna, si rischia di incontrare questo paesaggio:







Nell'ultimo chilometro, a salire dopo il cimitero spuntano panchine panoramiche e forni per cuocere alla brace. I
n cima troviamo un’ampia area di ristoro all’ombra dei pini, paradiso dei barbecue, un crocifisso in pietra e il monumento al compianto campione di Filottrano.

«La cima Scarponi si chiama Castelletta, è dalle parti di casa mia, ed è lì che mi testo» 
Michele Scarponi alla Gazzetta dello Sport




In questa uscita in zona gialla del 11/1/21 di neve ne ho trovata tanta. Aveva nevicato la notte e sui tavolini e sulle staccionate ce n'erano almeno 40 cm. La strada però era perfettamente pulita e per fortuna era abbastanza caldo perché non si formasse ghiaccio. Con prudenza sono salito e disceso senza rischi e questo significa che ci si può aspettare di trovare il Valico di Castelletta aperto tutto l'anno







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