Le quote a Cerreto e altre cose che ho capito sul Monte Nerone.

A qualcuno la bici fa pensare. A qualcuno la bici fa non pensare. Io sono più della prima razza: mi piace ragionare e fare i calcoli a mente quando pedalo, e da questi calcoli è uscito questo post. Con lo stimolo del Brevetto Kom Salite delle Marche sono passato diverse volte dalle parti di Cagli e del Monte Nerone e mi sembra di aver capito alcune cose. Sotto il sole degli Appennini infuocati a me sembravano interessanti, ma potrebbero anche essere delle puttanate. Chiedo venia.


Le quote a Cerreto

Anche i Garmin sbagliano... ma le lapidi piantate sulla salita principale del Monte Nerone, quella che da Pianello sale via Cerreto, segnano altitudini decisamente sballate.
Altitudine esagerata prima di Cerreto, sottostimata dopo. Qualcuno della a provo via mi di Pesaro-Urbino, nel 2009, ha sbagliato le coordinate e/o  ha perso il conto dei tornanti.
Ecco cosa succede, per esempio, a Quota 1000: La pietra porta una precisa indicazione delle coordinate:   43° 32' 15'' - 12° 33' 35'', solo che il suddetto punto sarebbe da mettere oltre mezzo chilometro prima, al centro del fosso sotto il "Tornante 10 - quota 1060" (che è più o meno a quota 1015, quindi sarebbe sbagliato comunque).
La lapide di quota 1000 è stata piantata troppo a nord, con un errore di ben 8" di grado in 43° 32' 24''  N 12.33'36'' E a un altitudine di 1050 m. Complicato? Ci credo. Ci sono dovuto passare tre volte quest'anno prima di capirci qualcosa. La morale è: meglio il Garmin, ché quando la vediamo l'indicazione, quota mille l'abbiamo sorpassata già da 750 m.

La discesa

Sulla salita ci sono dei dubbi, sulla discesa no. E' questa la discesa più bella delle Marche. Il versante di Serravalle.




Afterbike

Su tutta la valle che porta a Cagli il fiume Bosso ha scavato decine di piscine e di calette ben frequentate dagli indigeni, assolutamente ignote ai Forestieri. Sono luoghi ideali per il bagno, soprattutto se si arriva cotti da un Montenerone o da un Montepetrano. Ho rivalutato i completi da triathlon in queste occasioni.
Per trovarle basta fermarsi dove si notano insensati assembramenti di vetture e gente in ciabatte.



La festa della montagna è una figata


Chissà se verrà fatta anche nel 2020?   Tra scivoli, polente, bande musicali, pareti attrezzate, grigliate, giochi di legno è una delle esperienze più divertenti che ho fatto. E un occasione in più per un giro in bici sulla nostra montagna regina.


I cavalli

I cavalli sono belli. Si incontrano quasi sempre. Il cavallo del Catria è un animale rustico che vive bene allo stato brado, adattandosi perfettamente al pascolo in territorio montano e sfruttando quindi al meglio le scarse produzioni foraggere dell’Appennino marchigiano. A partire da giugno fino a metà ottobre i cavalli salgono a quote più elevate per la monticazione. L'allevamento, quasi abbandonato per la meccanizzazione dell'agricoltura, è stato ripreso a partire dagli anni 90, Dal 1998 non è vietato introdurre altre razze per questo i robusti cavalli dei nostri monti sono così riconoscibili con i loro mantelli baio e morello.




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