Il Carpegna dall'inizio (e alla fine)


Ma quanta salita ci arriva qua? - Eh Parecchia! - Già 750 m siam partiti dal mare! - E devi fare ancora il Carpegna tutta, Giorgione. Alan e Giorgio sulle strade del “Pirata”

E' forse l'unica strada al mondo che, sebbene sia stata teatro di grandi corse (la prossima volta sarà sabato 12 marzo 2022), è più nota per essere stata un luogo di allenamenti. Riviste e canali tv la omaggiano spesso in quanto salita prediletta di Marco Pantani; l'ultimo della lunga lista, quello di GCN Italia di dicembre 2021, ha messo in evidenza un dettaglio non da poco: quasi sempre ci si concentra sugli ultimi 6 km, ma prima di arrivare a Carpegna bisogna salire e tanto. 
Se partiamo dalla base del Monte anche le statistiche prendono un altro aspetto e il Cippo diventa una salita da un D+ di oltre 1000m. Oggi vi suggeriamo il Cippo da Belforte all'Isauro, l'ultimo comune delle Marche, vecchio castello della Massa Trabaria, luogo ideale per partire alla conoscenza questa antica terra di confine. 
Anzi, per essere precisi, Belforte è il luogo ideale per concludere un giro in bici nella Massa Trabaria, non tanto per la posizione, quanto per il suo pub, che in estate è aperto già alle 16:00. Dopo la descrizione della salita approfondiremo le questioni: che giro fare e quanta birra scegliere.

Il Carpegna da Belforte all'Isauro


Start: Belforte all'Isauro
Distance: 16.4 km
Elev. Gain: 1010 m
Avg Grade: 6%
Max Grade: 18 %
Min Elev: 342 m
Max Elev: 1351 m
Climb Category: HC
Strava Segment: 30733617
Itinerario consigliato: Otto confini e quattro regioni
Valida per il Brevetto:


La salita va divisa in tre segmenti. La prima parte, da Belforte al Colle di San Sisto, misura 7 km di lunghezza e D+ 385m. E' un po' più di un riscaldamento. 
La seconda parte, dal San Sisto alla chiesa di San Leo conta 4 km di falsa pianura. A San Leo il meno è fatto: resta solo il Cippo (6 km di salita D+ 600m ca.) alla cui descrizione, già presente in Salite delle Marche, rimandiamo. 




Resta da descrivere la strada da Belforte a San Sisto. Nel complesso è una salita pedalabile. I primi chilometri hanno pendenze significative (8-9%) la seconda metà è più agevole.
La strada è stata per anni interrotta da una frana che costringeva i ciclisti a un anello che scendeva verso Montefiorentino prima di risalire e ricongiungersi sulla provinciale. Dal 2021 è di nuovo percorribile la strada diretta. 
E' stato fatto un bel lavoro: carreggiata ampia, asfalto perfetto e guardrail nuovi di zecca. Addirittura segnaletica orizzontale.
 






Da San Sisto a Carpegna

Arrivati a quota 727 la strada incrocia la confluenza da Montefiorentino e inizia a scendere. Per arrivare all'inizio del Cippo mancano 4 km e non ci sarà quasi salita. Probabilmente, se vorrete passare per il centro di Carpegna e attingere alla fontana di Pantani farete uno bello strappo di 150 m, ma se avete intuito, fortuna o se conoscete il posto potete arrivare all'inizio della salita vera e propria quasi senza pedalare. 
  

La salita al Cippo (e al cielo del Pirata)


La più settentrionale delle montagne marchigiane è una salita che non dovrebbe mancare nel curriculum di uno scalatore.
Io sono sempre partito, come consiglia il cartello indicativo del circuito “Un altro Giro sul Carpegna”, dalla Salita di San Leo, un tratto di 500 m con pendenza media attorno all’11%. Più che “il degno antipasto della salita” è proprio l’inizio della salita, visto che fino all'incrocio con via Cippo non c’è un metro sotto il 10%. Se non si conosce la strada, è facile affrontare questo tratto con troppo entusiasmo, come è successo a me.... continua a leggere su: salitedellemarche.it|Cippo di Carpegna

Il punto panoramico sul sesto tornante non lascia nessuno indifferente. La scritta IL CIELO DEL PIRATA è stata rifatta in nero e giallo in occasione del passaggio della Tirreno Adriatico 2022






Seconda sosta al Cippo, dove c'è ò scultura del pirata e una fontanella con l'acqua. Terza sosta immancabile, in cima vicino alla gigantografia di Pantani a 1365 metri di quota




La Torre Nera e altri rifugi

Arrivati al Cippo e scesi sulla Cantoniera resta la questione di come continuare il giro. Il quadrivio a fine discesa lascia aperte molte possibilità; Carpegna è un po' periferica e quando si arriva quassù vale la pena di pedalare ancora molto. Il giro che mi sento di consigliare è intitolato Otto confini e quattro regioni. E' duretto però, alla bisogna, si può accorciare facilmente: sono 125 km e 3000 metri di dislivello, con quattro passi di cui tre oltre quota 1000: Cippo di Carpegna in partenza, Valico di Viamaggio, Bocca Trabaria, e uno con discesa perfetta ma sterrata, il Passo della Spugna. (Route: strava|20425913). E la soddisfazione di attraversare quattro regioni italiane: Marche Romagna, Toscana Umbria.
Il motivo per cui consiglio di partire da Belforte, si diceva a inizio posto, è il suo pub. Non è una cosa secondaria. Il bello del viaggiare in bici, più ancora che vivere, è condividere le esperienze. Chiudere un giro impegnativo davanti a una birra* aggiunge ancora qualcosa, perché sommano i piaceri di essere stati sulla strada a quello di condividere le emozioni dell'uscita. Questo vale soprattutto in estate, quando in certi giorni appiccicosi di caucciù - scrive il poeta - una birra fa gola più di un trofeo e di un mazzo di rose. La Torre Nera, si chiama così il pub di Belforte, ha due qualità: apre presto, preciso per l'ora del rientro, la Lupulus alla spina, che non ho visto da nessun altra parte al di fuori della Vallonia. Le foto parlano da sole; sono di agosto 2021 e luglio 2020 (quel giorno su Bocca Trabaria avevo visto il Garmin segnare 42°C)






*Il discorso vale anche per o una cioccolata calda a 2000m, con la differenza che un caffè o la cioccolata si possono prendere in qualsiasi momento, la birra va bevuta necessariamente alla fine del giro (se non ci si vuole proprio male). Quindi la scelta di dove concludere va accuratamente studiata. 






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