Serrapetrona da Colleluce (da Pedalare con lentezza)

Pubblicato da Michele Mazzieri luglio 04, 2018

Serrapetrona da Colleluce (da Pedalare con lentezza)

Partendo da San Severino Marche si arriva in vista del caratteristico borgo di Serrapetrona percorrendo una strada molto panoramica e piacevole, che si snoda tra i versanti ricoperti dai boschi. Dopo aver svalicato presso Colleluce affrontiamo una discesa e Serrapetrona ci appare all’improvviso, sopra di noi. Per raggiungerla dobbiamo affrontare rampe prima al 10% e poi al 14%. Dopo la rotonda la strada spiana un po’ e si va per Camerino. La fonte sulla sinistra è un invito troppo forte per resistere e la sosta diventa obbligatoria. Ne possiamo approfittare per una foto. In realtà lo scollinamento è piu avanti e le rampe difficili non sono affatto finite. Infatti subito dopo la fontana dobbiamo affrontare la pendenza massima di questa salita: 15%. Poi la pendenza diventa sensibilmente più dolce e si arriva tranquillamente allo svalico prima del tratto che porterà a Castel San Venanzio.... continua a leggere su Pedalare con lentezza

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L'Appennino che attraversa le Marche si sviluppa su quattro pieghe o catene. La prima è quella che fa da confine con l'Umbria, in essa spicca il Monte Catria (m 1701). La seconda catena è quella del San Vicino, che termina con la maestosa quinta dei Monti Sibillini. La terza piega è quella su cui sorgono Cingoli e il Monte Acuto. L'ultima piega corre per lo più sotto l'Adriatico, da essa emerge il Monte Conero, che dà origine ad un promontorio che divide a metà la costa marchigiana.
I fiumi hanno un tipico andamento parallelo e formano quella struttura di valli chiamata "a pettine" che rende particolarmente vari, ma faticosi, gli itinerari in direzione Nord-Sud.

La zona delle colline è perciò caratterizzata da un gran numero di salite che, collegando la valle con le città costruite sulle creste, superano dislivelli di 200-300m. Spesso si tratta di veri e propri muri lunghi 1000-1500m metri con pendenze spesso superiori al 15%, come il Muro di Montelupone, i muri di Offagna, Recanati, Osimo, le varie Boccoline, Roncoline, Badorline e gli altri mille "monti" della Regione... per non parlare di Pitino.

Le salite appenniniche non raggiungono grandi altitudini (solo quattro strade asfaltate superano i 1500m), perciò non presentano grandi dislivelli; di solito sono salite di 7-8 km con dislivelli di 600-700m e pendenze attorno all'8%. Tuttavia spiccano alcune ascese più impegnative, come quelle del Monte Nerone, del Pizzo di Meta, del Catria e del San Vicino, che superano dislivelli di circa 1000m con pendenze sempre impegnative.