Muro di Monte Marino (Capodarco di Fermo)
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Sulla strada delle Paludi |
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Se si continua dritti riappare il mare |
"Diffidare sempre delle salite da cui si vede il mare" (Gilberto Simoni)Prima asperità che il 12 marzo 2017 si troveranno davanti i ciclisti della Tirreno Adriatico, nonché secondo muro dello storico percorso della "7 Muri fermani".
E' proprio un tipico muro marchigiano: la minima lunghezza possibile per superare una collina della quale, a malapena, si vede la cima. Nella graduatoria dei muri fermani, che sono di solito leggermente più lunghi e leggermente più ripidi di quelli anconetani è uno dei peggiori: è lungo (800m di male + un'appendice di salita) è pendente (oltre il 20%, secondo mr.Garmin 25%). C'è di buono che è bello diritto e mostra subito le pendenze più impegnative. Ma non tutte.
Scendendo da Grottazzolina lungo la valle del Tenna, alla rotonda della Zona Industriale di S. Marco alle Paludi, si gira a destra, verso la località Alberelli (se venite dal mare, superate la rotonda, terza uscita). Vi trovata davanti una bella strada in pianura che corre verso sud, la costa e la SS16 parallele, ma invisibili. Come sempre, due pedalate ed è già campagna profonda.
Sulla destra partono diverse strade che si inerpicano dirette sulla schiena di un collinone. Quella che interessa a noi è la terza: la preannuncia un alto dosso con il veritiero cartello di pendenza al 20%; proprio sulla sommità del gibbo c'è il nostro incrocio. Se si continua dritti riappare il mare e si confluisce alla base della salita che i dilettanti affrontano nella gara del 16 di Agosto a Capodarco.
All'incrocio però noi prendiamo a destra verso il muro “Monte Marino”.
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l'alternativa è il Monte Marino |
Dalla confluenza con la S.C. Montesecco le pendenze si fanno meno arcigne, ma la strada continua a salire fino alla sommità della collina chiamata Monte Capodarco (225m), dove, finalmente, si inizia a scendere. Si perde quota per circa 70m fino a confluire con la provinciale per la frazione di Capodarco, località nella quale si svolge ogni anno il 16 agosto il G. P. Capodarco, prestigiosa corsa per Under 23.
Dall'incrocio alla curva con la lapide commemorativa dedicata a Fabio Casartelli, vincitore della corsa nel 1991, ci sono ancora 750 m di salita pedalabli. Poi si scollina e appare la città di Fermo. E' molto più in alto separata da un profondo fosso. Per raggiungerla bisognerà di nuovo scendere e arrampicarsi
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Albo d'oro del G.P. Capodarco |

...e via verso Reputolo
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