Tappe del Brevetto Gravel #20 - Rupi di Gubbio

Pubblicato da Michele Mazzieri novembre 01, 2023

Tappe del Brevetto Gravel #20 - Rupi di Gubbio

Partenza: Stazione di Genga, Grotte di Frasassi

Si parte dalla stazione di Genga o dal parcheggio delle Grotte, un buon posto dove concludere la fatica. Il percorso unisce due "case accoglienti" separate da due pieghe di montagne: i bar delle Grotte e la Birreria Fra Luppolo. Nodi di questo percorso sono le chiese romaniche di San Vittore alle Chiuse, di Santa Croce a Sassoferrato, la chiesa di don Matteo a Gubbio, i lacci sono le strade bianche che le collegano insieme.

Il passaggio più esigente è la salita del Monte Cucco che presa dal versante marchigiano è un ostacolo molto impegnativo, ma non sono da sottovalutare nemmeno le mille complicate colline che separano le valli del Topino e del Chiascio, in altre parole Sigillo da Gubbio).

Il ritorno alla base può avvenire attraverso il Valico di Fossato ma anche fermarsi alla stazione di Fossato di Vico da dove raggiungere Genga in treno è piuttosto agevole

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L'Appennino che attraversa le Marche si sviluppa su quattro pieghe o catene. La prima è quella che fa da confine con l'Umbria, in essa spicca il Monte Catria (m 1701). La seconda catena è quella del San Vicino, che termina con la maestosa quinta dei Monti Sibillini. La terza piega è quella su cui sorgono Cingoli e il Monte Acuto. L'ultima piega corre per lo più sotto l'Adriatico, da essa emerge il Monte Conero, che dà origine ad un promontorio che divide a metà la costa marchigiana.
I fiumi hanno un tipico andamento parallelo e formano quella struttura di valli chiamata "a pettine" che rende particolarmente vari, ma faticosi, gli itinerari in direzione Nord-Sud.

La zona delle colline è perciò caratterizzata da un gran numero di salite che, collegando la valle con le città costruite sulle creste, superano dislivelli di 200-300m. Spesso si tratta di veri e propri muri lunghi 1000-1500m metri con pendenze spesso superiori al 15%, come il Muro di Montelupone, i muri di Offagna, Recanati, Osimo, le varie Boccoline, Roncoline, Badorline e gli altri mille "monti" della Regione... per non parlare di Pitino.

Le salite appenniniche non raggiungono grandi altitudini (solo quattro strade asfaltate superano i 1500m), perciò non presentano grandi dislivelli; di solito sono salite di 7-8 km con dislivelli di 600-700m e pendenze attorno all'8%. Tuttavia spiccano alcune ascese più impegnative, come quelle del Monte Nerone, del Pizzo di Meta, del Catria e del San Vicino, che superano dislivelli di circa 1000m con pendenze sempre impegnative.