Imaginations from other side: Petrano e Catria (Tappe brevetto SdM)



Cosa c'è dall'altra parte del Monte Petrano? E quell'altra salita del Catria che non fa mai nessuno (nemmeno google streetview), com'è? 
Andiamo con ordine. Questo giro, alla scoperta del lato B e del lato C di due delle più belle salite della provincia di PU, parte da Frontone, perché avevo un conto in sospeso con la classica salita del Mandrale (cioè il quella Monte Catria da Buonconsiglio che non esiste più).....
Occhio: in questo giro ci sono 11 km (direi 16-17, dopo la ricognizione del 2017) di strada bianca. Personalmente dopo aver partecipato all'Eroica, certi tratti di strada non mi danno più nessun fastidio, anzi vado a cercarli apposta. Devo dire che in migliaia di km di strade bianche non ho mai bucato, né ho mai avuto altri problemi, se non ai piedi del castello di Brolio.




[Agg.to dicembre 2023] Dopo la revisione sono stati mantenuti il racconto originale e la traccia gpx . Ovviamente non si può più partire da Buonconsiglio, perché la salita è stata cancellata dalla grande frana del settembre 2022. Si consiglia la partenza da Cagli (se si vuole concludere con un bel bagno nel fiume Burano) o da Cantiano se si preferisce concluder con una birra al Birrificio del Catria.
Il massiccio del Catria è orientato in direzione Nord-Sud. quindi un versante è in ombra la mattina, uno il pomeriggio. Con il caldo di questo luglio 2012 sarebbe stato consigliabile salire da Buonconsiglio nel pomeriggio, io ho scelto di partire alle 7.00 di mattina e me la sono cavata. Ma eravamo al limite dell'orario di praticabilità. In compenso, in discesa verso Chiaserna faceva quasi freddo.
Da Chiaserna l'inizio del Petrano è davvero vicino; si fanno 4-5 km in leggera discesa, si supera Cantiano e si prosegue sulla vecchia Flaminia fino alla frazione Pontedazzo. Da lì si svolta sx e si seguono i cartelli per Moria, Pianello etc...

Ho iniziato la salita del Petrano da Pontedazzo di Cantiano un po' prima delle 9.00. Sono salito per ca. 4 km fino al valico di Moria, poi sono sceso per meno di un km e ho imboccato la strada bianca sulla dx, in discesa. Difficile non riconoscerla, evidenziata com'era dalle indicazioni per il Monte Petrano, tre divieti di transito, due cartelli di strada chiusa (uno azzurro e uno giallo), vari segnali di pericolo (caduta massi, fondo dissestato etc..) una transenna e un minaccioso foglio firmato da non so quale autorità; ma di qui sei giorni prima era passata la Straducale perciò ho infilato senza esitazioni la strada. (non sono stato il solo: in 45' di salita ho incontrato tre auto e uno scooter, niente male per una strada chiusa). Il fondo stradale, in questi giorni, è prevalentemente bianco, ma non ci sono comunque grosse buche, per cui basta non esagerare con la velocità.

Start: Pontedazzo
Finish: Valico Monte Petrano
Distance: 7.5 km
Elev. Gain: 577 m
Avg Grade: 7.7%
Max Grade: 12%
Min Elev: 530 m
Max Elev: 1101 m
Climb Category:  1
Valida per il brevetto:

Stando all'altimetro, la salita procede con alternanza di tratti sterrati e tratti asfaltati, con brevi tratti di pendenza superiore al 10% e tratti più pedalabili. La pendenza non è un problema però, tanto si deve salire piano, perché i primi tratti sterrati presentano pieni di sassi aguzzi. In compenso, non ci sono più le buche che lamentava Pelorandom. A quota 1000 m, forse prima, inizia definitivamente una bella strada bianca, senza buche. Poco prima del valico ritorna l'asfalto. E' quello perfetto del Giro 2009, ottimo per la salita, fantastico per la discesa.

Dalla cima si vedono le cime circostanti, tra cui spiccano il Monte Nerone ed il Monte Catria e la catena della Serra di Burano, mentre volgendo lo sguardo verso est, si vede l'intera Gola del Furlo ed anche il mare adriatico, foschia permettendo.
Dopo la picchiata su Cagli, si gira a dx, superando il Ponte del Risorgimento e si imbocca la strada verso Frontone. Si sale dolcemente verso la frazione Acquaviva. Qui un evidente cartello turistico indica dove inizia la salita al Catria. Erano le 11.00 e non sapevo se salire di nuovo sul monte, perché era molto caldo e dei ciclisti di Pesaro che avevo incontrati su Petrano mi avevano sconsigliato il versante per via del fondo disastrato. Così mi sono fermato al Bar della stazione di servizio posta proprio sull'incrocio, Tra una caffé (il secondo della giornata) e un crodino, ho chiesto ai villici com'era la salita.
"Sale regolare, non come il pezzo per Valpiana, è panoramicissima,; la strada l'hanno sistemata, è bianca, ma si sale bene"- "mi piacciono gli sterrati" - "li troverai"
Non volevo avere rimpianti. Sono partito. La descrizione era tranquillizzante, l'unico aggettivo preoccupante era il "panoramicissima". 

Start: Cagli 
Finish: Valico Monte Catria
Distance: 23.7 km
Elev. Gain: 1215 m
Elev. Change: 1100 m
Avg Grade: 4.6%
Max Grade: 12%
Min Elev: 269 m
Max Elev: 1368 m
Climb Category: HC
Fondo: 50% pessimo
50% sterrato

Il Catria è orientato in direzione Nord-Sud, si è detto, quindi la salita da Chiaserna è in ombra la mattina, quella da Frontone va fatta il pomeriggio. Quella di Acquaviva, se si teme il caldo, non va fatta mai, perché non c'è mai un'albero (è questo il senso dell'aggettivo "panoramicissima") e mi sa che neanche la montagna dà troppa ombra, perché la salita sale dalle cime minori del Catria (Tenetra e Monte Alto) e per buona parte corre sulla cresta.
Ma andiamo con ordine: la salita in realtà era cominciata a Cagli, dove si passa il fiume e inizia la strada verso Frontone che sale dolcemente per tre chilometri verso la frazione Acquaviva (quota 370). Qui, con un D+ di 100 metri nelle gambe,  un evidente cartello turistico indica dove inizia la salita ufficiale al Catria. Usciti dal paese di Acquaviva, le pendenze che aumentano gradatamente, fino ad attestarsi intorno all'8%, si passano alcuni tornanti e si arriva dopo 5,5 km (830m di quota circa) ad una sbarra. Poco dopo il tratto non asfaltato, ma, tutto sommato, si sale bene, anche perché la pendenza non è molta, la ghiaia è piccola e, quindi, si può restare seduti in sella e fare una discreta velocità. Per me si può fare anche in discesa, ma non ne vedo la ragione. A quota 1200m circa, un breve tratto pianeggiante seguito da un breve tratto all'8% permette di superare il Monte Tenetra e di arrivare allo scollinamento sul Monte Alto, il culmine di questa prima parte dell'ascesa (1250m). Un paio di km di discesa ci riportano al Rifugio Casetta dei Mochi e all'incrocio con la strada che sale da Buonconsiglio (1140m).
Ho girato a sx e mi sono precipitato su Valpiana e poi su Frontone. "Per oggi basta così"

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