Vallone di Offagna


PARTENZA: SP2
LUNGHEZZA: 3,0 km
DISLIVELLO: 210 m
PENDENZA MEDIA: 7,00%
PENDENZA MAX: 12%


%"Solo un cavalcavia" ebbe a dire Chiappucci alla fine della tappa di Osimo del Giro 1994. Per carità, non è che si potesse dargli troppo torto. Secondo le proporzioni della Corsa Rosa venne classificata come un misero GPM di 3° cat., quando però la affrontavamo in BMX, per la prima volta l'ho scalata in 4° o 5° elementare, non ci era difficile sovrapporla alle grandi salite alpine.

Oggi la salita della mia giovinezza, se posso, cerco di evitarla, perché ogni volta finisce con una cronoscalata.
In trent'anni di bici ho ormai sedimentato riferimenti cronometrici ad ogni curva e, se sono solo, a ogni volta è una volata: è abbastanza corta (3 km) e relativamente pedalabile (7% medio) per essere affrontata come un unico lungo sprint. Almeno per me è così.
Il fatto che la parte più dura arrivi alla fine rende la scalata tutte le volte un supplizio.
Almeno per me è così.

Il finale naturale della salita è l'incrocio con l'entrata principale del paese, ma ci sono due belle varianti: arrivati alle fonti si possono prendere due belle rampe in un facile pavè. Entrambe sono ripide intorno al 18% entrambe sono attualmente in controsenso. La prima riporta al centro del paese, l'altra, quella a dx, più lunga porta al  parco dietro la Rocca.
Recentemente è stato asfaltato un sentiero che dalla valle si congiunge alla c.d. "Curva di Patrignà", la quarta. La via si chiama via d'Ancona ed è uno dei muri più assurdi della zona. Si ragiona di una rampa al 27%, (che in tv diventerebbe "oltre il 30"), quindi e più opportuno dedicarle un post apposito.



Il Vallone non è una crono solo per me. Sui suoi tornanti si allenano tutti gli amatori della zona e la classifica di Strava ne dà ampiamente conto.


Ricordo che a 16 anni riuscivo a salire, avrò pesato sì e no 47kg, con il 52x21 e facevo tempi di 8:30 che sono riuscito a eguagliare solo al terzo anno di ciclismo serio. Il riferimento però non era alla fine della salita, ma al cartello "Offagna". Anche oggi le mie cronoscalate finiscono lì tra l'ultimo tornante e via Polverigi, davanti alla prima casa del Rione S. Tommaso. Poi mi godo, con calma,  la bellezza della Rocca. 

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