Monti della Cesana: Cittadella, Alce Nero e Brombolona

Fossombrone, il ponte sul Metauro


<<DRIIIIIN>> "Ah Lorenzo, l'hai fatta?" "Che ti devo dire? Sicuramente è cambiato l'approccio con cui ora affronto le salite. La cicatrice della fatica che abbiamo fatto insieme sul Muro di Montelupone dopo aver fatto a tutta Porta d'Osimo, nel  periodo in cui registravamo i nostri tempi su 39x27.com, rimarrà solo nella memoria.
Come dice il Presidente? "La fatica la fa il ciclista, non la salita!" Però non ho incontrato quelle pendenze che fanno brutto prima agli occhi che alle gambe!
Ok. Per essere salitona la Cittadella è una salitona! Inoltre, se vuoi veramente schiattare, alla fine del muro comincia il tratto delle Cesane con altri cinque km tosti tosti...  però... la fatica che ho fatto io non giustificava il timore reverenziale e la lunga attesa prima di decidermi ad affrontare questa salita.
O forse aspetta che la rifaccia 90 secondi più veloce e vedremo cosa mi verrà da scrivere.
Per ora posso dirti che la vista in discesa mozza il fiato, che sulle Cesane si incontrano animali di ogni genere e già questo è emozionante (la prima volta  ho incontrato due daini), che Urbino è a un passo, Fossombrone è stupenda. E che se abiti qui e vai in MTB è il massimo"!

Per ora posso dirti che la vista in discesa mozza il fiato

Devo ringraziare il Capitano, Lorenzo Proserpio, che ha provato per Salite delle Marche i tre versanti del Monte delle Cesane, uno dei passi più ardui nella prima piega dell'Appennino, ma anche una delle salite meno raggiungibili dalla nostra base anconetana (nel senso che a quel punto facciamo altri 15 minuti di superstrada e lasciamo la macchina a Cagli). Una grave lacuna per il nostro blog che adesso è stata colmata.
E' necessaria però una premessa geografica, anche in considerazione degli appunti che mi sono giunti dai lettori urbinati. Il Monte della Cesana è un'altura a est delle città ducale che culmina a quota 570. Dà il nome a una piega montana che si interrompe con la vallata del Metauro all'altezza di Fossombrone. secondo l'IGM i Monti delle Cesane, anzi della Cesana, da nord a sud, sono: M. della Conserva (634 m), M. Scopo (594 m), Colla Romana (613),  M. della Croce (507 m),  M. Aguzzo (408 m). Un po' di confusione è stata generata dalle altimetrie di RCS Sport che ha inopportunamente assegnato il toponimo Monte (al singolare) delle Cesane (al plurale)  alle strade che portano alla Cesana Alta sotto il M. della Croce. Proprio queste strade, che salgono dalla pare occidentale della catena, vengono esaminate in questo articolo.

Ne abbiamo individuate tre. La salita da Fossombrone non è ignota al grande ciclismo, era la prima difficoltà della tappa regina del Giro del Centenario; si era nel 2009, il Monte delle Cesane passò inosservato, perché arrivava già a 170 km dal traguardo e in quel tappone "dolomitico" si sarebbero dovuti affrontare ancora i Monti Nerone, Catria e Petrano (con in mezzo Moria, in tutto 242 km e D+ 5000 m vedi Salite delle marche|Pergola-Monte Petrano).
Oltre alla Cittadella, cioè il versante forsempronese, ci sono altre due strade, una da Isola del Piano (L'Alce Nero) nella valle del Foglia e uno da Canavaccio (la Brombolona) nella valle del Metauro. Rispetto al versante di Fossombrone, da Canavaccio e da Isola del Piano si sale un po' più agevolmente. Da Urbino, invece, la salita praticamente non c'è e non sarà un'omissione grave trascurarla. E' consigliato solo per la discesa il lungo falsopiano che dal valico scende alle porte della città ducale Urbino.

1. Cittadella (Monte delle Cesane)


Start: Fossombrone 
Distance: 7.4 km
Elev. Gain: 553 m
Avg Grade: 6.8%
Max Grade: 22%
Min Elev: 115 m
Max Elev: 628 m
Climb Category: GPM 2
Fondo: Asfalto rovinato
Strava Segment: 1211537


E' una salita urbana, una di quelle che collega la città a valle con un posto perfetto per le scampagnate. Siamo dalla parte opposta rispetto alla salitaccia conosciuta alla Tirreno Adriatico 2019, ma il primo tratto della Cittadella (qui la conoscono con questo nome) è speculare al Muro dei Cappuccini.
Nei primi due km si sale a strappi, tra muri ed effimeri tratti di respiro ci si alza di ben 230 m. Il segnale stradale posto all'inizio dell'ascesa indica una pendenza del 18%, ma nel terzo male probabilmente si supera anche il 20%.
La vista su Fossombrone e sulla valle del Metauro sarebbe superba "ammesso e non concesso - scriveva una decina d'anni fa Pelorandom - che riusciate a guardarvi intorno".



Il famigerato Muro di Cittadella finisce dopo due chilometri sul valico che porta al Monte Aguzzo (nomen omen) Qui, dopo una breve discesetta, con una secca svolta a sinistra inizia la seconda parte, quella del vero e proprio Monte della Cesana.
La carreggiata diventa più angusta e ci troviamo in breve in un luogo selvaggio; d'altra parte la Foresta delle Cesane, che si stende tra Fossombrone e Urbino, è una delle più vaste della Regione. 

Fine prima parte: a sx una stradina sale al Monte Aguzzo

Quella che non cambia è la natura a scaloni della salita. Questo secondo tratto di 5 km è una successione di strappi cattivi (punte al 13-15%), altri più pedalabili e, persino, brevi tratti in contropendenza. La conseguenza di questo profilo altimetrico complicato è che il dato complessivo della pendenza trae in inganno: io mi fiderei più dell'impressione del Capitano "altri cinque km tosti tosti" che dell'indicazione; pendenza media al 6%. 
Diamo un ultimo punto di riferimento: a metà di questo tratto c'è la caserma della Forestale a Pian dell'Asino (quota 480). Non è ancora finita, ma quasi. Solo restano due gradini al 9%.

Le Cesane (tratta da pelorandom.blogspot.com)

Un'ultima citazione e un saluto a Pelorandom da cui ho preso in prestito la foto qua sopra: "Il punto più alto non e` contrassegnato da nulla, bisogna cominciare a fare la discesa per rendersi conto che la salita è in effetti finita." Purtroppo il bell'asfalto delle foto dei primi anni '10 è solo un ricordo. Come per molte altre strade di montagna della Provincia di Pesaro Urbino (in questo campo la Provincia di Macerata ha sta facendo molto di più), anche la Cittadella segue nel degrado le sorti del Monte Nerone e del Catria. Dopo dieci anni dal Giro d'Italia il fondo è in buona parte andato. Considerando che anche il Muro dei Cappuccini era nelle stesse condizioni lo scorso anno, forse sarà sufficiente la sperare in un passaggio delle Tirreno Adriatico.
[nota nel 2023, dopo 14 anni, il Giro d'Italia torna a Fossombrone. Non ci sono dubbi. Le Cesane  per un po' torneranno perfette, come un pezzo di Friuli.]   


2. Montebello (AKA  Alce Nero, Monte delle Cesane)

Volavano i falchi, sopra il Monastero di Montebello, numerosi, quando ci arrivai la prima volta. Il luogo mi attraeva più di una bella donna, anche se era circondato da un silenzio inesorabile che non voleva arrendersi al nulla. (Gino Girolomoni)


Start: Isola del Piano
Distance: 7.3 km
Elev. Gain: 413 m
Avg Grade: 6%
Max Grade: 15%
Min Elev: 178 m
Max Elev: 591 m
Climb Category: GPM 2
Strava Segment: 7087422

Il monastero di Montebello (da www.girolomoni.it/)

La salita che parte da Isola del Piano, piccolissimo comune nella valle del Foglia, è popolarmente nota come "Salita dell'Alce Nero" per via della cooperativa agri-bio ospitata nell'antico Monastero dei Girolomini, che sorge quasi in cima alla salita. Una bella storia quella del monastero e della cooperativa raccontata, per esempio, nel libro Terre, monti e colline. 
Adesso l'Azienda agraria si chiama come il fondatore, Girolomoni, ex sindaco di Isola del Piano che dal 1976 vive nel Monastero, che lo ha personalmente restaurato e restituito alla vita. Anche noi, dunque, chiamiamo la salita con il toponimo corretto Montebello.
È un GPM di seconda categoria, 7 km di ascesa non difficile, ma nemmeno troppo regolare. 




Un paio i passaggi sopra il 10%, il più duro dopo il 5° tornante.
Ha due caratteristiche che la rendono popolare rispetto agli altri due versanti: il primo motivo di interessa è il paesaggio: orizzonte basso e tanto cielo sopra uno dei paesaggi agricoli più belli della regione; credo che si possa capire anche dalle foto della nostra ricognizione fatta proprio nell'unica giornata nebbiosa dell'inverno 2022-2023.
Il secondo motivo di interesse è il fondo stradale tra il molto decente e il buono. Ormai, in montagna è un'eccezione.





3. Brombolona - Monte delle Cesane


Start: Canavaccio 
Distance: 3.7 km
Elev. Gain: 323 m
Avg Grade: 8.9%
Max Grade: 15%
Min Elev: 185 m
Max Elev: 504 m
Climb Category: GPM 2
Fondo: Asfalto rovinato
Strava Segment: 7087422

Fino al Valico (quota 615) ci sono altre quattro chilometri e mezzo di salita. Il totale diventa 8.4 km, D+ 504 m. La pendenza media si dimezza e il dato trarrebbe in inganno. Non è una salita da sottovalutare. Pronti, allora, per la terza ricognizione.
Il versante che parte da Canavaccio, la più remota delle frazioni di Urbino, si sviluppa lungo via delle Genghe parallelamente a una strada bianca che porta alla Torre Brombolona, il rudere del XIII-XIV secolo, un tempo parte del castello di Primicilio, che domina dall'alto il paese e la superstrada verso Urbino.
La "Brombolona" è la più recente delle quattro strade che attraversano le Cesane, non se ne trova traccia nelle mappe IGM sulla base delle quali vengono disegnate le altimetrie di questo blog. Costruita per collegare Canavaccio alla Provinciale 55 dell'Altipiano delle Cesane è una salita più regolare delle altre; ha meno gradoni, ma è dura sempre.
La salita "secca" misura poco meno di 4 km; gli ultimi tre chilometri, caratterizzati dalla bellezza di otto tornanti, hanno una pendenza media del 10 %. 
Insomma in mezza salita si copre quasi tutto il dislivello. Negli ultimi quattro si sale appena di 100 m, sono più un mangia-e-bevi che una vera salita.
Peccato per il fondo, più deteriorato di quanto non meriteremmo.
Per saperne di più sulla Brombolona, sul suo buffo nome e sulle leggende legate alla campana eponima vi suggerisco di dare un'occhiata a questi articoli La Torre Brombolona (da itinerismei.blogspot.com) e La leggenda della Brombolona (da ilfederico.com)






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