Cippo di Carpegna - Passo Pantani

...è sul Carpegna che ho preparato tante mie vittorie.
Non ho bisogno, prima di un Giro o di un Tour, di provare a una a una tutte le grandi salite. Una sola volta, se ricordo bene, sono andato a dare un'occhiata in anticipo al Mortirolo e al Montecampione. Ma in macchina. E non mi è servito neanche molto. Il Carpegna mi basta.
Da Coppi in poi e' una salita che ha fatto la storia del ciclismo e ogni tanto anche il Giro c'è passato. Io non le conto più le volte che l'ho fatta, allenandomi. Direte che sono un tradizionalista.
Forse sì. Sempre ad allenarmi sulle stesse strade di casa. Sempre a spingere gli stessi rapporti, gli stessi che uso in corsa. Sempre in giro senza borraccia, perché mi bastano quelle quattro fontane che so io dove sono. Una proprio a Carpegna.
Marco Pantani

Start: Carpegna
Distance: 6.1 km
Elev. Gain: 610 m
Avg Grade: 10%
Max Grade: 18 %
Min Elev: 610 m
Max Elev: 1351 m
Climb Category: 1
Strava Segment: 1776725
Valida per il Brevetto: 






La più settentrionale delle montagne marchigiane è una salita che non dovrebbe mancare nel curriculum di uno scalatore, soprattutto dal 25 marzo 2023, quando il Comune di Carpegna ha sentito come doveroso intitolare a Marco Pantani il punto di valico del Monte Carpegna
Io sono sempre partito, come consiglia il cartello indicativo del circuito “Un altro Giro sul Carpegna”, dalla Salita di San Leo, un tratto di 500 m con pendenza media attorno all’11%. Più che “il degno antipasto della salita” è proprio l’inizio della salita, visto che fino all'incrocio con via Cippo non c’è un metro sotto il 10%. Se non si conosce la strada, è facile affrontare questo tratto con troppo entusiasmo, come è successo a me la prima volta. 
Con l’immissione in via Cippo, non cambiano le pendenze, ma cambia il paesaggio: la strada sale stretta nel bosco ed è punteggiata dai ricordi del Pirata e delle imprese di Eddy Merckx ai Giri del 73 e del’74: scritte sull'asfalto da poco rifatto, gigantografie delle pagine della Gazzetta, installazioni sui muretti... davvero suggestivo. La parte cronometrata del Cippo (quella che Marco Pantani e Tadej Pogačar (Pogi) avrebbero completato in meno di 17 minuti, inizia qui. 
Il Kom è fuori portata e non è davvero una buona idea esagerare adesso. La parte veramente dura della salita è proprio tra i tornanti 1/22 e 2/22, dove si sale anche al 18%; poi, fino al 4/22, la cosa si fa lievemente più normale, ma sempre sopra il 12%. 






Il punto più suggestivo è il panoramico tornante 6/22, che in occasione del passaggio della Tirreno Adriatico 2022 è stato ridipinto, con una scritta più glamour, ma forse meno iconica.
Ogni tornante è numerato e riporta la quota e la distanza della vetta e già dal tornante 7/22 si inizia a sentire la vicinanza dell'altipiano che ospita il cippo che dà il nome al parco e alla salita. 
Qui, su un’effimera spianata (quota 1020 m), sorgono il cippo monumentale con l’area pic-nic, il rifugio della Forestale, con il Museo della Pineta,  un campeggio, una fontanella (a marzo è ancora ghiacciata) e il monumento a Marco Pantani.

Quota 1000, Monumento a Pantani in loc. Cippo 

Quota 1003, ex Casa della Forestale, ora Museo della Pineta


Tutto sommato è meglio pensare la salita non dia tregua mai. Dopo la sbarra, al tornante 9/22, inizia la seconda parte, un po' più facile, ma anche un po' più lunga. E' il settore denominato "Fuga di Merckx", due km al 10.5%.


Seconda metà della salita, si diceva. Alla fine del pianoro, aggirata la sbarra, inizia il terzo settore della salita, che il cartello battezza “Fuga di Merckx”. Come scrive Pelorandom: “Mancano ancora 360 m di dislivello, quindi il meno e' fatto.”  e si riparte ancora con pendenze che si aggirano attorno al 10%.



Sopra quota 1100 sparisce la pineta e si entra nel regno del faggio. Il paesaggio si fa ancora più bello. Una giovane faggeta dai fusti alti e snelli ricopre gli ultimi settori






È stato il tratto più suggestivo della mia prima salita. Era l'inizio di novembre. La strada completamente coperta di foglie gialle e rosse, quasi non si distingueva dal bosco (peccato non ci fossero ancora gli smartphone).  Tra quota 1200 e 1300 avevo trovato l'ultimo tratto "più difficile", con pendenze tra il 14 ed il 16% e un fondo assai umido a causa delle foglie (qui ancora gialle e verdi, a causa dell’inversione termica che fa la cima più calda delle pendici) che faceva slittare la ruota dietro. Condizioni simili, purtroppo, non mi sono più capitate.



Come sempre mi accade quando affronto un salita per la prima volta, strada mi sembrava non finire mai, ma dopo due tornanti imprevisti, al bivio con una sterrata sulla destra, la fatica è finita. Ancora poche centinaia di metri in leggerissima ascesa ed ecco il valico del Carpegna.
L'ultimo chilometro è definito il "Ascesa al Cielo" e infatti, ad accogliere i ciclisti, esattamente sul punto più alto, c'è proprio la sua gigantografia e la scritta: "Questo è il cielo del Pirata".
Dall'alto sembra di poter toccare il Sasso Simone e il Simoncello, con la loro vastissima faggeta. Più a sinistra, in lontananza, invece, si riconoscono il Monte Nerone, il Catria e la gobba del Monte Petrano.



 

Come tutte le salite d'Appennino non c'è mai troppo traffico su questa salita. Il mito di Pantani attira sul Cippo un po' più d'attenzione, ma la salita è frequentata soprattutto dai locali o comunque da cicloamatori di discreto livello. Carpegna è una località isolata, per quanto splendide siano queste zone il grande cicloturismo è attratto da altri comprensori.

Il Carpegna ha però un piccolo privilegio: ha focalizzato come nessun 'altra salita appenninica l'attenzione dei media specializzati internazionali. Ogni tanto viene pubblicato un nuovo video. Mi permetto di consigliare questo video di The Col Collective, sintetico e con immagini veramente spettacolari. Meritevoli d'attenzione anche la scalata da rulli di Boglia e Savoldelli per Bike Channel e la storica ricognizione di Cassani per la tappa di Cesena del Giro d'Italia 2008
Mi chiedo: se avessi visto video come questi chissà se avrei sbattuto il muso con la stessa violenza la prima volta?





Terrazzo "Il cielo del Pirata" solito tornante 6/22 







Per non sbagliare strada: Cippo di Carpegna.gpx  e Cippo di carpegna kml


Per confrontarsi con i migliori, il segmento di Strava. Con il passaggio della Tirreno Adriatico e del Giro ci sono ormai i tempi di diversi pro. Purtroppo non c'è quello di Pantani, che in paese dicono fosse strabiliante. Sarebbe stato interessante confrontarlo con il recente KOM di Pogi. Che anche i girini del 1973 andavassero su forte non ce lo dice il GPS... ma date un'occhiata al video di youtube









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