Portonovo e Varano

L'unica strada che collega la baia-gioiello alla Panoramica è letteralmente incisa sulla rupe del Conero. 1200 metri di salita e qualcosa più di 120 m di dislivello. Pendenze costantemente sopra il 12%, ma è uno zuccherino rispetto alle tante stradine riportate  sulle mappe antiche, quando il Monte pullulava di torri, chiese e cappelline: "strada erta", "strada precipitosa che va a l'altra parte", "stradellino tristo ed erto" "Strada difficilissima che viene di San Pietro alla Madonna di Portonovo." (M. Mauro, La chiesa, il forte, le torri di Portonovo oltre ai castelli di Poggio Camerano Sirolo Numana, Ravenna, Mauro Group, 2022).

Vista sul Monte dei Corvi a metà salita

C'è una grande mappa su un grande pannello davanti alla chiesa di S. M. di Portonovo, la copia che l'archivista anconetano Camillo Albertini fece di una rappresentazione assai più antica e ormai perduta. Il disegno racconta che in cima al Conero, dove ora sorgono i ripetitori televisivi, c'era una grande torre di avvistamento e che almeno altre tre facevano la guardia dal territorio di “Porto Nuovo”. Ma soprattutto la mappa mostra come, dalla notte dei tempi, su questa montagna, ci siano sempre state strade "erte & precipitose". Le note sul disegno non possono essere più chiare:
"10. Strada erta per andarvi", "11. Strada precipitosa che va a l'altra parte", "19 Balza sassosa terribile" "32. Stradellino tristo ed erto" "45. Strada difficilissima che viene di San Pietro alla Madonna di Portonovo".
Sotto la nostra lente oggi passiamo due di queste strade, due salite in serie che potrebbero anche essere considerate un'unica ascesa di lunghezza 6 Km e con D+ di 259 metri: sono la strada di Portonovo e quella che porta a Varano. A ottobre, quando la grande folla dei mesi estivi è tornata a casa, regalano scorci di grande suggestione. Tra una balza trista e un'altra erta.


Start: Portonovo
to: Varano
Distance: 5.9 km
Elev. Gain: 200 m
D+: 255 m
Avg Grade: 3.6%
Max Grade: 18 %
Min Elev: 2 m
Max Elev: 202 m
Climb Category: 3
Strava segment: Varano da Portonovo


Salita di Portonovo

Start: Portonovo
to: Belvedere
Distance: 1.1 km
D+: 123 m
Avg Grade: 12%
Max Grade: 16 %
Min Elev: 11 m
Max Elev: 134 m
Climb Category: 3
Strava segment: Portonovo Short

Nel 1824, tra le strade inaccessibili che collegavano torri, romitori, chiese, fornaci, fontane e cappellette, in tempi più vicini a noi c'era anche "una via pubblica che si va a cavallo (39)" allargata forse per costruire il forte napoleonico e la torre De Bosis.
L'unica strada che collega la baia-gioiello alla panoramica del Conero ne è l'erede. Si tratta di un Monteconero in miniatura, una salita molto ripida scavata sulla rupe del Monte. L'asfalto, alla fine dell'estate 2024, è in perfette condizioni, appena rifatto dopo lunghi lavori dovuti alle frane e ai danni rovinosi del maltempo.
Anche se il fondo è perfettamente scorrevole, resta l'asprezza della strada: quasi 1200 metri di salita e qualcosa più di 120 m di dislivello. Pendenze costantemente sopra il 12%, dati IGM, ché il satellite non va d'accordo con la pareti a precipizio.
Quella di Portonovo è una salita sulla quale, un tempo, ci si cronometrava e si sfidavano le navette. Agli inizi di strava la affrontavo ancora con apnee di cinque minuti scarsi e non credo che avessi una percezione condivisibile della salita. Adesso che ho dieci anni di più, se posso, la evito, per evitarmi scomodi raffronti, ma la recente visita è servita per chiarirmi un po' di quei dettagli, che, per dirla con Bruno Lauzi, "correndo troppo non avevo mai notato"

Quota 2: S.M. di Portonovo

- Si può provare a partire dalla chiesetta, ma generalmente è chiusa e da fuori non si vede niente. Meglio partire allora da Lago Grande o dalla Torre. L'inizio del segmento è comunque sulla rotonda della piazzetta, dove convergono tutte le strade (e molti sentieri proibiti, vedi nota in fondo al post)
- Vista dal satellite la salita sembra diritta, in realtà è tutta una susseguirsi di piccole curve cieche che 
ogni 2-300 metri illudono che sia finita e rivelano, invece, una nuova rampetta, magari breve, ma spaventosa. 
- Anche prendendola piano, data la conformazione sinuosa e ingannatrice, difficilmente si riescono a evitare pesanti fuorisoglia. A meno di guardare sempre i dati del misuratore di potenza, che però non è consigliabile quando invece ci si dovrebbe guardare intorno e ammirare lo spettacolo del mare e del bosco.



- La primissima parte dopo la piazzetta è un po' più ripida della media. La pendenza cala leggermente all'incrocio del Camping, ma poi ritorna massima nella parte centrale. In particolare il tornante panoramico bisogna proprio guadagnarselo.
- Nel tratto finale, tra il tornante e il belvedere, la pendenza molla un po'. 8%?, 10%? non saprei dirlo, perché anche quest'ultima volta, nonostante il minuto di circospezione, sono comunque arrivato alla soglia del belvedere ben oltre la mia soglia anaerobica.

Tornante del panorama
Panorama dal tornante
Quota 130, di colpo dal 10% a 0

Siamo ai riti di conclusione: questa è l'unica via d'accesso alla baia di Portonovo, pertanto si deve  necessariamente percorrere la stessa strada prima in discesa e poi in salita, ma non è un grande difetto. L'ultima ricognizione mi ha ricordato quanto spettacolare sia la vista che si gode da qui. Se ne gode, necessariamente, più in discesa che in salita, ma bisogna essere cauti anche quado si scende: la discesa, spesso umida, è pericolosa, non solo per gli strapiombi e le curve cieche, ma perché la strada può essere trafficata persino in inverno.
Consigliabilissima, ovviamente, ma fuori dalla stagione turistica (maggio-settembre) e dalla stagione delle moto (tutti i weekend da settembre a maggio). 

INTERMISSION: Strava serve a due cose: capire quanto siamo prevedibili e bloccare i ricordi.
Ogni anno faccio più o meno gli stessi giri e le stesse salite negli stessi giorni. Ho controllato e sotto la salita di Portonovo c'è una filza di 29 settembre 4, 5, 6 ottobre e serie analoghe intorno al 20 aprile, che è anche cosa saggia visto che tra maggio e settembre la strada è davvero troppo trafficata. I primi tempi sono tutti di 10 anni fa, nei giorni immediatamente precedenti il mio 40esimo compleanno (tutti tra 4:44 e 4:49). E' grazie al mio personale del 6 ottobre 2018 che ho conosciuto Manuel P. il re dei nostri Brevettati, i cui racconti hanno arricchito spesso le pagine di SdM. Quel giorno avevo mancato il suo Kom di tre secondi; nei commenti ci siamo accordati per una uscita il giorno dopo sul Passo della Cappella. Il primo di una lunga amicizia.  

Quota 134 il Belvedere finalmente


Varano dal Trave 

Start: Portonovo
to: Belvedere
Distance: 2.6 km
Elev. Change: 86 m
D+: 126 m
Avg Grade: 3.2%
Max Grade: 15 %
Min Elev: 120 m
Max Elev: 207 m
Climb Category: 4


Un chilometro e mezzo dopo essersi immessi sulla Panoramica del Conero in direzione Ancona, dopo un po' di pianura e un po' di discesa, la strada ricomincia a salire. Siamo all'altezza dello stradello che scende allo Scoglio e alla spiaggia del Trave; in poco più di un chilometro, spesso ventoso, la Provinciale guadagna 70 m di quota, Sull'ampio incrocio che vede l'intersezione anche della "Biciclovia del Conero" si prende a sinistra la strada di Varano. Dopo un breve, ma suggestivo, tratto in cresta,  la strada sprofonda di 40 metri per attaccare la collina su cui sorge Varano.

Quota 190 breve ma suggestivo tratto in cresta


Il grosso della salita è concentrato nei 650 metri che servono a superare un ultimo dislivello di 65 metri. Tre mali separati da un unico tornante, uniti dalla pendenza media del 10% e dalle punte al 18%. Una volta superato il poggio sopra Varano si può scendere al paese, che, fino all'unità d'Italia,  aveva lo status di comune autonomo. Il borghetto, dominato dalla sua chiesa, è decorato da fantasiosi murales, alcuni dei quali dedicati alla bicicletta.
Il corso principale, l'unica via diritta, in effetti, si chiama ancora Corso Mazzini. Se cercate casa in centro ad Ancona e trovate un'occasione in Corso Mazzini, assicuratevi che sia davvero in "corso vecchio" e non a Varano.

Les amantes dangereuses

Corso Mazzini



Appendice: le strade nascoste del Conero


Camillo Albertini, 1824 (dett.) 

La mappa dell'Albertini racconta che in passato c'erano molte strade e stradelli che collegavano le torri sparse sul monte, gli eremi e le cappelline. Il Conero, per altro, ospitava altri antichissimi romitori  (8 e 9 sul disegno) oltre alla Badia di San Pietro sulla cima (6, 7) e quello di Portonovo sulla baia. Quest'ultimo monastero, si sa, è rovinato in acqua e, probabilmente, il resto fu smontato per costruire ville e villette varie. Ma le strade  strade "erte & precipitose", quelle, che fine  hanno fatto?
La "Strada difficilissima che viene di San Pietro alla Madonna di Portonovo" (n. 45) che avrebbe D+ 476 m è possibile che in due secoli sia completamente scomparsa?
In effetti no, strade e stradelli ci sono ancora tutti, solo che dall'istituzione del Parco ricadono nell'area della Riserva Integrale e, dunque, più non appaiono nella Carta dei Sentieri ufficiale. Però appaiono eccome nelle mappe Open Street Map che usa anche Strava come TM, TM2, TM3 etc... 
La nostra strada "45" è in effetti il vecchio sentiero numero 2, che collega Portonovo all'Eremo dei Camaldolesi e poi alle Due Sorelle. 
I ruderi del Romitorio di San Benedetto (n. 9), costruito nel 1038 e noto anche come di Grotta o Pietra dell’Abate, non sono facili da trovare, anche se non sono distanti dall’ex Convento dei Camaldolesi. Si arriverebbe in circa 30 minuti di cammino attraverso l'ex sentiero TM4, già abbondantemente immerso nella zona di riserva integrale, il cui imbocco, parecchio evidente, è al centro del parcheggio dell’Hotel Monte Conero. E' il sentiero che l'Albertini definiva "10. Strada erta per andarvi". Andrebbero bene anche i TM3a e TM3b (11. Strada precipitosa che va a l'altra parte")
Da tutti i suddetti sentieri si scende dritti fino a incrociare il vecchio stradello numero 2. Si svolta a destra, si scende ancora per circa un quarto d’ora, finché non si giunge a una piccola apertura nella radura, a quota 300, che ospita la chiesa rupestre e i ruderi del romitorio.
Tutte queste strade oggi sono escluse dai sentieri del Parco, ma poiché qualche anarco-eco-terrorista, veri criminali che si spacciano per escursionisti, ha provveduto a riportarle in vista, marcandone le pietre e  gli alberi con pennellate giallo-rosse, sono alcuni tra i percorsi meglio manutenuti e sul Monte.
E comunque sulle app tipo AllTrails non è difficile reperire le tracce GPS con dettagliate descrizioni che trasudano inconsapevolezza:

Una piacevole escursione ad anello sul Monte Conero, con dei paesaggi incantevoli sulla costa. Si parte dal parcheggio nei pressi della Basilica di San Pietro e si imbocca il sentiero TM4 che passa dal Romitorio di Sn Benedetto per poi raggiungere il Passo del Lupo (220m). Il percorso procede in senso orario e ritornare al punto di partenza passando dal Belvedere Sud.

https://www.alltrails.com/it-it/sentiero/italy/marche--2/monte-conero-romitorio-san-benedetto-passo-del-lupo

Dagli stessi autori si suggerisce anche "Percorso alternativo in zona" se, già che ci siete, volete spingervi anche alle vietatissime Due sorelle:

Commenti