Giro della Pentapoli - Antico Contado di Osimo

Pubblicato da Michele Mazzieri ottobre 08, 2011

Giro della Pentapoli - Antico Contado di Osimo

Da Osimo al Castello di Isola, che nel XII secolo, rappresentava l'estrema propaggine occidentale del contado della città. Nato sull'emozione della prima partecipazione all'Eroica, è un giro che va a cercare spettacolari tratti di strade bianche, lambisce agriturismi e meraviglie architettoniche. Non si fa mancare la grande salita: il valico del San Vicino a 1214 m. Qualche elezione fa sembrava potesse diventare un percorso permanente, poi non se ne è fatto nulla.

Paesaggisticamente diverso, ma altrettanto spettacolare del tracciato dell'Eroica; tecnicamente è anche più completo, per via della salita del San Vicino.

Itinerario ciclabile 752677 - powered by Bikemap

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L'Appennino che attraversa le Marche si sviluppa su quattro pieghe o catene. La prima è quella che fa da confine con l'Umbria, in essa spicca il Monte Catria (m 1701). La seconda catena è quella del San Vicino, che termina con la maestosa quinta dei Monti Sibillini. La terza piega è quella su cui sorgono Cingoli e il Monte Acuto. L'ultima piega corre per lo più sotto l'Adriatico, da essa emerge il Monte Conero, che dà origine ad un promontorio che divide a metà la costa marchigiana.
I fiumi hanno un tipico andamento parallelo e formano quella struttura di valli chiamata "a pettine" che rende particolarmente vari, ma faticosi, gli itinerari in direzione Nord-Sud.

La zona delle colline è perciò caratterizzata da un gran numero di salite che, collegando la valle con le città costruite sulle creste, superano dislivelli di 200-300 m. Spesso si tratta di veri e propri muri lunghi 1000-1500 m metri con pendenze spesso superiori al 15%, come il Muro di Montelupone, i muri di Offagna, Recanati, Osimo, le varie Boccoline, Roncoline, Badorline, Parrucce, Pellucche, Patucce e gli altri mille "monti" della Regione... per non parlare di Pitino.

Le salite appenniniche non raggiungono grandi altitudini (solo quattro strade asfaltate superano i 1500 m), perciò non presentano grandi dislivelli; di solito sono salite di 7-8 km con dislivelli di 600-700m e pendenze attorno all'8%. Tuttavia spiccano alcune ascese più impegnative, come quelle del Monte Nerone, del Pizzo di Meta, del Catria e del San Vicino, che superano dislivelli di circa 1000m con pendenze sempre impegnative.

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