Offagna e gli Appennini

Pubblicato da Michele Mazzieri gennaio 08, 2013

Offagna e gli Appennini

per navigare nell'immagine: http://www.udeuschle.selfhost.pro/panoramas/pans/20130108_102410_466_151_76_93_90_names.png

Questo è il panorama dal Monte della Fiera di Offagna, dove ogni tanto montano la giostra.

In una foto sola 100 possibili uscite nel 2013. Dal Vallone di Offagna, la salita della mia giovinezza, e che, ancora, e soprattutto a gennaio, è la più pedalata.................... alle grandi salite dell'Appennino: sui Monti Cucco, Catria e Nerone, e sul San Vicino che, come dice il nome, si può scalare a partire dai nostri garage, anche senza caricare la bici in macchina.

Commenti

Alessandro Federico9 gennaio 2013 alle ore 07:23
Splendide salite. Mi pare che il versante che hai segnalato di Offagna sia lo stesso scalato dai pro nel 2007 alla TA.
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L'Appennino che attraversa le Marche si sviluppa su quattro pieghe o catene. La prima è quella che fa da confine con l'Umbria, in essa spicca il Monte Catria (m 1701). La seconda catena è quella del San Vicino, che termina con la maestosa quinta dei Monti Sibillini. La terza piega è quella su cui sorgono Cingoli e il Monte Acuto. L'ultima piega corre per lo più sotto l'Adriatico, da essa emerge il Monte Conero, che dà origine ad un promontorio che divide a metà la costa marchigiana.
I fiumi hanno un tipico andamento parallelo e formano quella struttura di valli chiamata "a pettine" che rende particolarmente vari, ma faticosi, gli itinerari in direzione Nord-Sud.

La zona delle colline è perciò caratterizzata da un gran numero di salite che, collegando la valle con le città costruite sulle creste, superano dislivelli di 200-300 m. Spesso si tratta di veri e propri muri lunghi 1000-1500 m metri con pendenze spesso superiori al 15%, come il Muro di Montelupone, i muri di Offagna, Recanati, Osimo, le varie Boccoline, Roncoline, Badorline, Parrucce, Pellucche, Patucce e gli altri mille "monti" della Regione... per non parlare di Pitino.

Le salite appenniniche non raggiungono grandi altitudini (solo quattro strade asfaltate superano i 1500 m), perciò non presentano grandi dislivelli; di solito sono salite di 7-8 km con dislivelli di 600-700m e pendenze attorno all'8%. Tuttavia spiccano alcune ascese più impegnative, come quelle del Monte Nerone, del Pizzo di Meta, del Catria e del San Vicino, che superano dislivelli di circa 1000m con pendenze sempre impegnative.