Il Monte Conero. Consigli per una cronoscalata
da Fonte d'olio a Caraffa d'Andria, cioè al parcheggio dell'ex Monastero dei Camaldolesi sono 2900 m di salita e 306m di dislivello. E' la salita più bella della provincia di Ancona, sulla quale, prima o poi, tutti si sono cronometrati.
Personalmente nei primi cinque anni da cicloamatore sarò salito sul Monte non meno di cento volte e sulle sue rampe ho misurato i miei progressi. Dai primi tentativi con la vecchia Moser in acciaio, armata di 42x22, quando a stento arrivavo in cima zigzagando, alle ultime corse, ho accumulato un patrimonio di riferimenti che mi fa piacere condividere. Questi sono i miei punti intermedi, a seguire i miei suggerimenti:
Prima regola: partire piano. All'inizio, specie se si arriva lanciati da Nord, c'e la tendenza a strafare, ma è meglio non prendere sottogamba il primo tratto che, in realtà, è uno dei più ripidi. Bisogna tenere presente che la salita è sì breve, ma, a causa delle pendenze, si fa quasi tutta fuori soglia e, siccome occorrono comunque dai 15' ai 20', spesso le gambe cedono prima della fine.Personalmente nei primi cinque anni da cicloamatore sarò salito sul Monte non meno di cento volte e sulle sue rampe ho misurato i miei progressi. Dai primi tentativi con la vecchia Moser in acciaio, armata di 42x22, quando a stento arrivavo in cima zigzagando, alle ultime corse, ho accumulato un patrimonio di riferimenti che mi fa piacere condividere. Questi sono i miei punti intermedi, a seguire i miei suggerimenti:
1) Dopo 500 m la strada descrive un'ampia curva a dx. Lì c'è il parcheggio sopra il Teatro alle Cave. Io, di solito ci arrivo in 2'08", ma ho notato che i miei tempi migliori li ho fatti quando sono transitato in 2'15". Sono passato anche in meno di 2', ma la storia è andata sempre a finire male.
2) Per arrivare al Bar Belvedere (quota 257, occorrono 4'-4'20") si supera il ripido rettilineo della Ginestra, sul quale ho visto molti cicloturisti desistere. Le prime volte anch'io zigzagavo senza ritegno sfruttando le piazzole d'entrata dei ristoranti.
3) Al piano di Metamonte controllo sempre l'andatura, così da non massacrarmi inutilmente nel caso sia ormai in ritardo. Si può prendere il riferimento all'imbocco del piano, all'incrocio con dei sentieri sulla sx Se guardate il cronometro in questo punto leggerete non solo da quanto tempo state salendo, ma anche quanto tempo vi resta ancora: siete esattamente a metà dello sforzo. E' un piano relativo, perché la strada sale di 20 m in 300 m (è comunque un bel 7%); c'è di buono che, in realtà, il pub, ad onta del nome (per fortuna) è posto ben oltre la metà del Monte.
4) Il penultimo riferimento è sull'ultimo panoramicissimo tornante a sx, dal quale mancano solo 1000 m. Io, se sono in forma, impiego sui 9 minuti ad arrivare fin lassù, il che farebbe congetturare una salita in 13'30. In realtà i miei tempi, per tanti anni, sono stati sempre attorno ai 14.30-15 minuti.
5) L'ultimo riferimento è il più importante. E' posto alla fine del pianoro, a 450m dal Monastero. Il punto è riconoscibile perché la carreggiata è attraversata da parte a parte dal segno di un canaletto. Se si arriva troppo stanchi, qui si fa in tempo a perdere anche un minuto. Io considero un buon tempo arrivarci in 12:00, ma sono passato anche 10:45.
In quel momento, i più forti ciclisti amatoriali di Strava erano già in cima alla salita. I pro avevavno anche ordinato il caffè
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