Storaco

Pubblicato da Michele Mazzieri giugno 14, 2014

Storaco

Départ: Fonte Salalta

Arrivée: Storaco

Distance: 1.9 km

Pente moyenne: 2.3%

Pente maximale: 10%

Altitude minimale: 115 m

Dénivelé maximum: 248 m

D+: 133 m

Catégorie : 3

Segment Strava: 21496376

Il grande edificio che domina la valle del torrente Troscione ora è privo di tetto e ostaggio delle edere. In passato era stata una ricca abbazia; eretta nell’XI secolo, venne distrutta dagli Osimani insieme all'omonimo castello a cavallo dei secoli XII-XIII. Tra i ruderi rimase per tre secoli una cappellina dedicata alla Vergine Maria prima che, negli anni della Controriforma venisse eretto intorno ad essa il grande edificio che vediamo oggi.

La chiesa attuale, danneggiata dagli eventi bellici e mai adeguatamente riparata, è stata chiusa al culto nel 1986. Sorprende quanto rapido sia stato il suo degrado, ma proprio queste condizioni rendono l'edificio affascinante.

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L'Appennino che attraversa le Marche si sviluppa su quattro pieghe o catene. La prima è quella che fa da confine con l'Umbria, in essa spicca il Monte Catria (m 1701). La seconda catena è quella del San Vicino, che termina con la maestosa quinta dei Monti Sibillini. La terza piega è quella su cui sorgono Cingoli e il Monte Acuto. L'ultima piega corre per lo più sotto l'Adriatico, da essa emerge il Monte Conero, che dà origine ad un promontorio che divide a metà la costa marchigiana.
I fiumi hanno un tipico andamento parallelo e formano quella struttura di valli chiamata "a pettine" che rende particolarmente vari, ma faticosi, gli itinerari in direzione Nord-Sud.

La zona delle colline è perciò caratterizzata da un gran numero di salite che, collegando la valle con le città costruite sulle creste, superano dislivelli di 200-300 m. Spesso si tratta di veri e propri muri lunghi 1000-1500 m metri con pendenze spesso superiori al 15%, come il Muro di Montelupone, i muri di Offagna, Recanati, Osimo, le varie Boccoline, Roncoline, Badorline, Parrucce, Pellucche, Patucce e gli altri mille "monti" della Regione... per non parlare di Pitino.

Le salite appenniniche non raggiungono grandi altitudini (solo quattro strade asfaltate superano i 1500 m), perciò non presentano grandi dislivelli; di solito sono salite di 7-8 km con dislivelli di 600-700m e pendenze attorno all'8%. Tuttavia spiccano alcune ascese più impegnative, come quelle del Monte Nerone, del Pizzo di Meta, del Catria e del San Vicino, che superano dislivelli di circa 1000m con pendenze sempre impegnative.