Randonnée sulle strade del giovane favoloso 2016: il racconto

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Dai facciamo la Randonnèe! Michele manda un invito molto convinto e io penso: ma si, ci provo!
Premetto che fino a ieri non avevo fatto più di 110 km e 215 mi sembravano veramente tanti...ed infatti lo erano.
Nei giorni prima della randonnèe leggo e mi informo sullo spirito di queste uscite: Spirito Randagio, nè forte nè piano ma sempre lontano. Mi piace. Fa per me. Non riesco a fare grandi prestazioni ma credo di cavarmela!
I miei familiari mi guardano storto: ma dove vai? non ti rendi conto?
Si avvicina il 10 settembre...il giorno prima sono un pò teso...mi chiama il presidente, mi chiama il capitano...mi incoraggiano, mi consigliano: stai attento, non strafare mai!
La notte non dormo bene, lo ammetto, sono un pò teso.
Finalmente si parte. Sono le 8. Abbiamo davanti 215 km! Eh!!! 215 km!!! Dopo qualche km mi rendo conto di quanto potrà essere lunga, ma ormai sono in ballo...la strada non mi ha mai fatto paura, ne conosco il fascino, la bellezza, la fatica...
Lungo il percorso le sensazioni, i pensieri, i dubbi si accavallano. Guardo spesso il contakm che in certi momenti mi sembra fermo...dai gira gira!!!
La prima tappa è a San Ginesio, ci arriviamo dopo una serie di strappi superiori al 16%...li abbiamo affrontati insieme ad altri ciclisti, comincio a sentire un po di stanchezza, ma mi sono ben gestito. Ripartiamo velocemente direzione Fiastra.
La salita verso Fiastra l'abbiamo affrontata con molto rispetto (come mi dice Michele all'inizio), arriviamo al Lago di Fiastra tranquilli e saliamo verso Cupi.
Il dislivello complessivo è già alto. Squilla il telefono, è mio padre, chiede se deve venirmi a prendere da qualche parte...No no sto bene...ormai dentro di me so che DEVO farcela.
Arriviamo a Cupi, il ristoro, rapido, il tempo non promette bene, ripartiamo e comincia a piovere...pure!
Ci fermiamo qualche minuto a Macereto mentre pioviggina e poi ripartiamo per svalicare verso Ussita e poi giù in discesa arriviamo a Visso.
Ultima tappa obbligata, il libretto è completo...Dai il più è fatto...peccato che mancassero ancora quasi 110 km. Questo pensiero mi spaventa, e non poco.
Mentre saliamo verso la galleria inizio a rendermi conto che le gambe sono stanche, molto stanche...comincia a farmi male un po tutto, abbiamo passato le 6 ore di bicicletta.
Fortunatamente abbiamo un bel tratto pedalabile e Michele fa una buona andatura, sto in scia, il contakm gira veloce 130, 140, 150...Polverina, Caccamo, Tolentino.
La salita da Tolentino mi sembra veramente dura, le gambe non girano più, sto scomodo in bici, mi fanno male le spalle...è un momento critico in cui ti chiedi chi te l'ha fatto fare. MA quanto manca?????? Non tanto. Michele mi incoraggia, dai che la salita verso Treia è leggera...ormai però nessuna pendenza è più leggera e ogni salita va rispettata, anche se non lo meriterebbe normalmente.
Gli ultimi 30 km li conosco, Appignano, Montefano...ad un certo punto vedo Osimo, vedo Recanati, ho una botta di adrenalina, siamo vicini, siamo vicini!!!
I km si avvicinano a duecento...il Garmin di Michele va in allarme...che dice? ma niente dice che sono a 6000 calorie!!! Ahahah ci viene da ridere, che roba!!!
Saliscendi Montefano-Recanati, orami ogni sconnessione dell'asfalto è un pugno allo stomaco...l'ultima salita verso Recanati la faccio con la testa, le gambe mi hanno lasciato, sento una grande felicità...è fatta! 18.45, quasi 21 di media...Nè forte nè piano!

Grazie Michele! Forza Freccia Vallone!
Alla prossima impresa


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