Cervara - Monte Settefate da Taverna di Mezzo


Una delle salite più dure dell’intera regione Marche, San Gregorio di Acquasanta Terme dalla Strada Salaria Vecchia. Tutti la conoscono come la salita di Cervara. Siamo nell'area dei Monti della Laga, al confine tra Marche e Abruzzo. Una strada poco trafficata, quindi “silenziosa”, e spettacolare per i suoi panorami. La fatica sarà grande, altrettanto grande la soddisfazione nel portarla a termine  (da Pedalare con lentezza)


Cervara da Taverna di Mezzo


Start: Taverna di Mezzo
Finish: San Gregorio
Distance: 10.0 km
D+: 821 m
Avg Grade: 8 %
Max Grade: 16 %
Min Elev: 219 m
Max Elev: 1040 m
Climb Category: GPM 1
Strava Segment: 24630466
Valida per il brevetto:

Di questa "durissima salita che dalla Salaria sale al piccolo borgo di San Gregorio" giusto sotto il Monte Settefate, di questo c.d. "Mortirolo del Piceno" non sapevo molto. Disegnata sulle montagne intorno ad Acquasanta (AP), la salita è parecchio lontana dalla base di Salite delle Marche, ma alla fine la verifica diretta è stata fatta e devo confermare che per panorami a 360°, per l'assenza di traffico, il fondo molto decente e la conformazione della strada tutta strappi e tornanti, è una delle salite più belle della nostra regione.
Siamo tra i Monti della Laga. Solo la sottile linea azzurra del Fiume Tronto separa queste cime dalla Catena dei Sibillini, ma sembra un altro mondo. I Sibillini sono monti calcarei, hanno pareti dolomitiche e nascondono l'acqua nelle proprie viscere. I Monti della Laga sono fatti di arenaria, l'acqua abbonda, i colori e, soprattutto, gli alberi sono diversi.
Salendo per Cervara ci si stupisce per la presenza di boschi di pini in buona salute e si nota che, mentre il faggio si ritira su altri crinali, trovano spazio i castagni.
La strada è letteralmente scavata sulla tenera pietra rossastra, ma non crediate che questo renda la salita regolare. Il dislivello è notevole e la salita è un lungo ritornare di rampe dalle pendenze molto severe, separate da tratti meno aspri.
Nonostante le altitudini non elevatissime, la zona è di quelle impervie, tanto che è stata una delle captali del brigantaggio postunitario.
Il punto di partenza è poco a monte di Taverna di Mezzo, frazione di Acquasanta Terme posta sulla  vecchia Salaria a metà strada tra il capoluogo e Ascoli Piceno.
Guardate il cartello e tenete a mente i nomi dei paeselli mentre presento gli strappi:
- dal Ponte Pedana a Lisciano di Colloto... 1 km moolto duro e i due km successivi... idem. Si parla del 12 %  medio ampi tratti al 15-16 %
- Tra le Casette e Colloto la salita è facile: 4-5%
- Gli altri km fino a Cervara alternano strappi in doppia cifra a tratti normali
- tra Cervara e S. Gregorio c'è un ultima rampa in uscita del Paese, poi la strada viaggia regolare
La pendenza media all'8% è dovuta a un inizio molto impegnativo e a 3 km con alcuni tratti in contropendenza. 
Siamo sulla SP207, la Vecchia Salaria, un tempo molto transitata, poi, in seguito alla realizzazione della superstrada, diventata una sorta di via preferenziale per tutti i ciclisti della vicina Ascoli Piceno. Il rumore delle auto che sfrecciano veloci pochi metri sopra di noi sembra lontano mentre attraversiamo piccoli borghi oramai silenziosi e tranquilli. Un cartello richiama la nostra attenzione. San Gregorio, Cervara, Colloto… Nomi che evocano in qualsiasi ciclista ascolano fatica, sudore, muscoli allo spasimo, gambe che fanno male e denti che si serrano. e... continua a leggere su Pedalare con lentezza)
L'inizio è brutale con una fitta serie di tornanti in un'inconsueto bosco quasi naturale di pini neri

Cominciamo bene


La salita è dura, il Garmin dice sempre 15%. Nel bosco forse non sembra, ma quando ci si avvicina al cartello e poi si attraversa il paese di Lisciano i riferimento con le case le opere dell'uomo rivela chiaramente le pendenze.

Subito prima di Lisciano il tratto al 16%

La musica non cambia per altri due chilometri, nonostante ci siano vari tornanti incisi nell'arenaria si sale sempre con fatica.  E' il tratto HC della salita, una sorta di Monte Conero posto, tanto per gradire, all'inizio dell'ascesa.



Solo quando l'orizzonte su apre sui Monti Gemelli finalmente la pendenza cala, ma... 

Dopo 3 km la vista si apre e la pendenza inizia a scemare.



...finché non si vede il cartello CASETTE c'è da sputare sangue



Dopo la località Casette (quota 526) inizia un lungo tratto di strada scavata sulla morbida pietra della montagna.




Quota 612, Colloto = fine della pacchia

Fino a Colloto (quota 612) è tutto molto facile, tra Colloto e Cervara ci sono tratti più impegnativi, ma anche tratti quasi in contropendenza. Sembrano foto dello stesso punto ma non è cosi. La salita sembra ripetere dei moduli. 
Scavata così nell'arenaria, la strada è splendida sia a luglio sia a metà novembre, le foto si riferiscono a queste  due ricognizioni. 




Cervara dà il nome popolare alla salita. Merita una pausa almeno il suo belvedere affacciato sui gruppi del Monte Vettore e della Sibilla

Quota 780, il belvedere di Cervara

Dopo l'ultimo sforzo in uscita da Cervara, necessario per aggirare la cima del Monte del Perrone (quota 820), i chilometri finali verso San Gregorio sono facili il giusto e spettacolari, perché corrono lungo una cresta molto panoramica. 



Ormai si è in alto si vedono a destra e a sinistra i monti della Laga (Macera della Morte e Monte Piselli) dietro c'è Forca di Presta con la Sibilla e tutti i Sibillini, davanti appare , molto vicino, il Gran Sasso.
Un evocativo totem all'ingresso del paese indica che per Lhasa ci sono 6800 km, per Macchu Picchu oltre 10000, ma dal piccolo San Gregorio sembra quasi di poterli vedere. Magia? Chissà, in fondo siamo in cima al Monte Settefate.

Baita San Gregorio (si affitta)



(c) Pedalare con lentezza La salita di Cervara e i Monti della Laga
Una bellissima salita, ma un'altra cosa rispetto alla cocciuta tenacia delle pendenze del Mortirolo.
E' un Mortirolo a pezzi. Dove la salita spinge le pendenze sono davvero dure. Per fortuna ogni tanto un tratto di respiro appare.
Molto bella anche la discesa su Acquasanta Terme, 10 chilometri panoramici; pendenze miti e asfalto ottimo: occhio però nel finale dove, in prossimità di un cava si può trovare molto breccino. Pericolo ben segnalato ad ogni modo.
Pedalare con lentezza la propone un itinerario intitolato: La salita di Cervara e i Monti della Laga. Wikiloc propone un percorso per MTB che passa per San Gregorio e poi scende verso Talvacchia e il Fiume Tronto (vedi infra)

Di nuovo a Ponte d'Arli, il punto di partenza perfetto per escursioni in bici e a piedi

Noi si continua con gli altri versanti.



Passo Monte Calvo (San Paolo)

Paggese (Lu Paesë, in dialetto ascolano) è una frazione di Acquasanta Terme costruita sulla Vecchia Salaria. Parte da qui il lato B della salita di Cervara. La SP7 non finisce proprio a San Gregorio, ma sotto il Monte Calvo, dove i ruderi dell'omonima rocca "difendono" ancora il passo a quota 950 che congiunge la valle del Tronto alla valle dell'Alto Castellano. D'altra parte sono solo 150 anni che il confine delle valli ha perso la sua funzione strategica, per secoli stata la frontiera tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa.
La salita è nota anche come San Paolo, dalla chiesa della frazione più vicina al Passo.
Per arrivare a Cervara bisogna scendere lungo la strada verso Valle Castellana fino a quota 890 e poi risalire seguendo le indicazioni verso San Gregorio.
Non è salita difficile, ma è molto lunga: 10 km al 5%, a cui se ne aggiungono altri tre per risalire a San Gregorio



San Gregorio da Valle Castellana (TE)

La strada sale per le frazioni Morrice e Casanova per poi prendere il nome  appena varcato il confine marchigiano di SP7. E' la strada che porta al Passo Montecalvo per poi scendere a San Paolo e Acquasanta. Prima di questo incrocio ci sono sulla destra le indicazioni per Fleno e San Gregorio. Seguitele. Valicherete a quota 1040 dopo aver superato in 14 km un D+ di  500 m.
Mi hanno detto che la strada per Morrice sia adatta solo alle MTB. Non so che dire. Io so che una volta questa strada era asfaltata. Poi quali siano le condizioni del fondo non lo so

San Gregorio dal Lago di Talvacchia


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