Costa di Ghergo vs Muro di Filottrano


"Stavamo per partire, il Capitano e io, a Pradellona quando vediamo passare quattro ciclisti lanciati verso il mare. Chiudiamo la macchina e ci lanciamo all'inseguimento Lorenzo si fa 4 km a secco a 46/47 all'ora per rientrare. "Oh c'è Scarponi che tira (risate)" "però il completo Lampre è proprio quello nuovo del Giro" "anche la bici è bellina... " insomma ci abbiamo messo 10 km e capire che era Scarponi veramente.[...]  poco dopo il ponte sul Troscione Michele (Scarponi) ha detto: - questo è lo Zoncolan… moltiplicalo per 10!"

Frankie adora i caschi

Non avrei mai pensato di recensire questa salita. Che Salite delle Marche sia un sito ad alto tasso di provincialismo è una cosa che si può accettare, ma non vorremmo essere tacciati addirittura di municipalismo. Come i poeti guittoniani. Però il Giro d'Italia 2018 passerà di qui per ricordare Michele Scarponi e, forse, a marzo 2018 anche la Tirreno-Adriatico farà tappa in cima  questo strappo [vero vittoria di Adam Yates (nota postuma)]. Allora due parole sulla Costa di Ghergo sono doverose, anche perché davvero era una delle salite dell'Aquila di Filottrano, che passava spesso di qui tornando a casa. Muro di Filottrano suona un po' falso, ma non è un nome improprio. (Se vuoi, approfondisci nel post "Pedologia")
Come è successo un po' a tutti anche a me è capitato di incontrare e di accompagnare Scarponi in allenamento; mi è successo un paio di volte, la prima proprio qui. Era una limpida giornata di maggio del 2013, per essere precisi era martedì 28, lo ricordo chiaramente, perché, sotto uno splendido sole, si ironizzava sul freddo atroce delle Tre Cime di Lavaredo di tre giorni prima e su un quarto posto in classifica quando mai tribolato.
A dir la verità Scarponi non sarebbe voluto salire qua, voleva allungare per gli sterrati panoramici tra Villa Spada e Cantalupo, ma gli altri cicloamatori, con le bici da 3000 euro lucide e pulite, gli davano del matto. 
E poi c'era voglia di scannarsi su per la Costa di Ghergo. Tanto i Giri con Scarponi finivano sempre con una grottesca battaglia in salita tra "ciclosonati" (quando eravamo tra gli allievi li chiamavamo così) e il professionista a godersi lo spettacolo dal basso.

Costa di Ghergo

(ribattezzato Muro di Filottrano)

 

Start: Valle del Troscione
Finish: SP361
Distance: 1 km
Elev. Gain: 101 m
Avg Grade: 10%
Max Grade: 15%
Min Elev: 101 m
Max Elev: 202 m
Climb Category: 4

Finish: Filottrano
Distance: 2 km
Elev. Gain: 165 m
Avg Grade: 8.4%
Max Elev: 268 m
Climb Category: 4


La Costa di Ghergo, per lunghezza e pendenze è il tipico strappo marchigiano; facciamo a capirci: di salite come questa ce ne sono altre quattro in tre km, due che salgono verso la cresta di Fraschetale a nord e altre due verso la cresta di Filottrano a sud. Di tutte e cinque questa di sicuro è la salita più brutta, perché parte dalla campagna profonda, ma, dopo la prima curva, punta diritta nel cuore della zona artigianale. Il contrario di quello che succede di solito, ma Filottrano è un'operosa città di artigianato. Almeno questa salita gode di un buon asfalto e di pendenze civilizzate.
Il nome commerciale scelto da RCS non si adatta alla salita. Molto meglio il nome popolare che dà testimonianza della colonizzazione del Clan Ghergo (107 famiglie in Italia e 55 tutte concentrate lungo il Fosso Troscione tra Filottrano e Passatempo).
La Costa di Ghergo vera e propria è una salita di un chilometro con una media del 10%, ma con pendenze che vanno progressivamente a salire: 8%, 9%, 11%, 13%, 15% nel tratto più duro.
Alla fine della "Hard Climb" la strada svolta sx e spiana quasi del tutto per congiungersi alla provinciale 362. 
Da qui a Filottrano c'è un altro km di salita nel complesso più facile, ma non manca nemmeno qui il  tratto a doppia cifra, poco prima della rotonda. 
Infine, dalla rotonda al centro storico, nel tratto detto dell'Ospedale, la strada torna a salire oltre il 9%.
Alla fine di tutto per doppiare il caratteristico acquedotto merlato della città si fanno due km all'8,4% medio.


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