La Strega

Adesso so che è lunga sette km e supera un dislivello di quasi 500 m (650 se si parte da Sasso) e so anche che presenta il conto proprio alla fine, come sempre succede quando si tratta con i demonii.
La stazione di Monterosso e il Monte Strega in una cartolina d'epoca (da lestradeferrate.it)

Il mio compagno di banco delle elementari mi parlava sempre della casa del nonno a Monterosso e della grande salita del Monte Strega. Eravamo bambini in "BiMX". Per noi, cui già il Vallone di Offagna rappresentava un gigante, le distanze del Monte Strega assumevano proporzioni smisurate. Lontanissimo "far over the misty mountains cold", altissimo e con una salita interminabile che porta su un burrone a strapiombo su un'altra Regione. Credo che la Strega sia stata la prima salita vera che Valerio ha fatto con la prima bici da corsa (beato lui che invidia!), Per me è rimasta un mito per anni, fino al primo incarico da professore a Sassoferrato, al Liceo più periferico e meno ambito della Provincia. In quel 2002 ho imparato a riconoscere le fattezze della Strega e ho fatto in tempo a vedere il treno sulla ferrovia che per 50 anni ha legato quelle lande remote alla rete di trasporti nazionale (purtroppo oggi ognuno deve arrangiarsi con i mezzi propri).  
Adesso so che è la Salita è lontana un'ora di macchina, che il Monte svetta a quota 1284, ma è più imponente di quello che dicono le cifre, ché il fondovalle è quasi 1000 m più in basso. So che la salita vera è lunga sette km e supera un dislivello di quasi 500 m (650 se si parte da Sasso); e anche che presenta il conto proprio alla fine, come sempre succede quando si tratta con i demonii .
Ricordi di una salita che in effetti ho fatto una volta sola, Ma sono voluto partire da casa, risalendo la Vallesina, superando le nebbiose Gole della Rossa e di Frasassi, i ponti di Sassoferrato, Monterosso scalo, Valdolmo, come mi avevano raccontato da piccolo. Adesso le aride cifre:


Start: Valdolmo di Sassoferrato
Distance: 7.2 km
Elev. Gain: 486 m
Avg Grade: 6.8%
Max Grade: 15%
Min Elev: 460 m
Max Elev: 946 m
Climb Category: 2
Strava segment: 4940576


(Wikipedia, un po' in deroga ai criteri di enciclopedicità rivericsce che dalla croce del Monte si gode con "buona probabilità la vista più affascinante della provincia di Ancona)".
I primi quattro chilometri da Sassoferrato non sono nemmeno da considerare nella salita; il loro 4% medio rischia di dare un'immagine un po' edulcorata della Strega. Tuttavia ci sono; teneteli presente. La salita vera inizia a Valdolmo, dove, gradualmente, si cambia paesaggio e la strada di campagna diventa strada di montagna.
Quota 600
Quota 650
Me la ricordo come una salita regolare; una pendenza abbastanza costante intorno al 7% per tutta la prima metà. Al km 3 e poi al km 4 ci sono due tratti di ca. 400 m piuttosto pedalabili alla fine del secondo si entra nella frazione di Montelago (toponimo che tradisce l'esistenza di un altipiano carsico). 
In corrispondenza della chiesa c'è un bivio. Noi dobbiamo proseguire a destra nella direzione del Monte indicata dai cartelli marroni

Bivio di Montelago
Gli ultimi 2.5 km, invece, sono proprio duri. Conducono al Rifugio E. Stella e al Parco Daini. Una bella fatica anche se non si hanno 90 km nelle gambe. Il primo tratto è al 9%, il secondo, che inizia su un curvone a sinistra in loc. Le Fonti, è via via più pendente fino a toccare il 15% in corrispondenza del recinto dei daini e della fine dell'asfalto. 
Siamo a quota 946, ma la strada continua ancora un po' fino in cresta in località Poggio Prato Tondo. Qui siamo a ca. 1000 m su una terrazza naturale che guarda verso l'Umbra. Sulla cresta si trova un trivio, la carrareccia/mulattiera a sinistra continua verso altre cime minori, la strada che prosegue in discesa invece conduce al passo di Stira e quindi a Fonte Avellana. Peccato che non sia asfaltata. Una volta era percorribile in MTB, recentemente ho sentito parlare di una frana che la tagliava. Anzi, un commento istantaneo di Graziano Ronchi, che ringrazio, dice: 
La carrareccia che porta al passo di Sitria è in parte franata.. l'ho percorsa con la gravel un anno e mezzo fa e una buona parte l'ho fatta con la bici in spalla....salita dura ma entusiasmante...molto bello raggiungere Valdolmo provenendo da Gaville - Stavellina.
Di più francamente non so scrivere, per informazioni maggiori meglio rivolgersi al papà dei blogger ciclistici locali, Pelorandom, che è di casa nell'Alta Marca.

Parco Daini

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