Giro 2021: 6° Tappa Grotte di Frasassi - Ascoli: le salite ai raggi X







Lunghezza: 160 km
D+: 3660m
Tracce GPX: strava|routes

Tutto pronto per la tappa appenninica del 13 maggio, la 6° del Giro. manca solo la ricognizione diretta, ma sono strade che comunque conosciamo a memoria. La corsa si sviluppa nell’entroterra, lungo il corridoio che separa la catena montuosa del San Vicino e la catena umbro marchigiana; poi, superata la Piana di Castelluccio, si conclude nel Piceno. "Strade molto articolate e complesse - dice il Garibaldi - sia altimetricamente che planimetricamente", ma un dislivello molto ragionevole (3600m) per essere una strada che taglia tutte le valli in direzione nord sud.
La pendenza media della tappa è un classico 2.2%, quella tipica dei giri di collina severi; infatti, se la tappa fosse passata a oriente degli Appennini e si fosse sviluppata solo tra le colline si sarebbe comunque fatto un D+ di 3200m.

Prima parte costituita dal tipico saliscendi che qui consideriamo pianura: dalle Grotte di Frasassi (si celebrano i 50 anni della scoperta) si risale l'alto bacino dell'Esino passando per la salita di Collegiglioni, per Fabriano, per lo strappo di Cerreto d'Esi, i mangia-e-bevi di Matelica e Castelraimondo. Dopo la salita di Camerino si scende nella Val di Chienti e ci si trova di fronte i Sibillini. Nei primi 70 km insomma si fa poca pianura, ma si superano dislivelli modesti; ci sono i monti a destra e a sinistra, ma nessun GPM. Adesso però bisogna salire, non c'è alternativa: Valico delle Fornaci, Forca di Gualdo, Castelluccio, Forca di Presta prima del fondovalle del Tronto e del finale a San Giacomo. Di queste salite, due sono classificate come GPM e le presentiamo; fossimo stati in Francia sarebbero stati considerati anche altri quattro GPM di 4° categoria e due di 3°.

Valico delle Fornaci

Breve nota per dire che non si fa il Valico, ma la Galleria; cioè si evita non solo il Valico si evita di passare per il Macereto e Frontignano, come prima si è evitato il San Vicino, ma è solo la 6° tappa, non è il momento per un tappone da D+ 5500m

Forca di Gualdo

From: Castelsantangelo sul Nera
to: Monte Prata
Distance: 9.8 km
Max Elevation: 1495 m
Min Elevation: 725 m
Elev. Gain: 770 m
Avg Grade: 8 %
Max Grade: 14 %
Climb Category: 1

Mutila del finale, ma comunque una delle salite più belle delle Marche. Strada riaperta da poco, è la seconda volta in sei mesi che il grande ciclismo di RCS passa di quassù. 17 tornanti, 12 dei quali nei primi 4 km che hanno un pendenza media che sfiora l'11%. Dopo la Spina di Gualdo la valle si apre, cala di molto la pendenza; si ha la sensazione, non erronea, che il peggio sia passato. Per scollinare alla Forca di Gualdo restano comunque ulteriori 3 km leggermente meno duri (ca.7%) 


La salita finisce sulla Forca di Gualdo, il bivio della Madonna della Cona (mega festa la prima domenica di luglio) appena sotto quota 1500 ed è impressionante, dopo tanta salita, trovarsi davanti non un precipizio, ma una pianura. Dura all'inizio e pedalabile in cima, la salita è il trampolino perfetto per una fuga: chi si avvantaggia qui sarà lasciato in ammollo fino alle porte di Ascoli. Possibilità di successo: 0%, ma massima visibilità.

Foto e tutti i dettagli della salita: Salite delle Marche | Monte Prata, la più alta di tutte



San Giacomo

Start: Ascoli Piceno
Finish: San Giacomo
Distance: 16.5 km
Elev. Gain: 970 m
Avg Grade: 6 %
Max Grade: 8 %
Min Elev: 133 m
Max Elev: 1110 m
Climb Category:  1
Strava Segment: 3864175


Il paese di San Giacomo corre sulla frontiera. Oggi questa linea divide Marche e Abruzzo ma per secoli ha separato lo Stato Pontificio dal Regno di Napoli e, per una decina d'anni, dal Regno d'Italia.
E' qui che arrivano tutte e tre le strade che salgono alla montagna.
Quella che sale diretta dal centro di Ascoli Piceno è il versante più noto è in un certo senso più noioso; è una salita urbana sulla quale si sono in più occasioni sfidati i professionisti... delle quattro ruote: l'ultimo tratto della salita, tra la splendida Colle San Marco e la squallida (beh in estate non dà una bella impressione) località sciistica di San Giacomo, è teatro di una famosa cronoscalata automobilistica, la "Coppa Paolino Teodori", valida per il CIVM - Campionato Italiano Velocità Montagna".

Carreggiata larga, asfalti perfetti, pendenze estremamente regolari. 15 km, 6% praticamente fisso. C'è da dire? La montagna è la prima che si incontra dalla costa e il panorama verso il mare è notevole. Fatta solo con il bel tempo, ma ho idea che potrebbe prenderci un bel vento. Caratteristici sono i muretti dipinti a barre bianche e rosse come i cordoli degli autodromi.


Eremo di San Marco


La montagna è grande e punteggiata di paesi. Le varianti per la parte bassa della salita sono molteplici; volendo si può salire anche da Villa Pigna, Folignano, Colle per ricollegarsi alla strada principale 1 km prima di Colle San Marco (grazie Lodovico Basso per la segnalazione, la strada sembra più appartata, ma in ottime condizioni)
Foto e tutti i dettagli della salita e dei versanti alternativi per arrivare sul traguardo: Salite delle Marche |Colle San Giacomo e Monte Piselli









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