Castellaro Rotorscio

Che Castellaro e Trivio fossero molto interessanti ce l'aveva segnalato il nostro inviato dalla Vallesina,  cinque anni fa. Poi il destino ha portato Giorgio al nord e ha confinato questa salita nel dimenticatoio.

Se la salita del Trivio, il valico sopra Serra San Quirico che collega Vallesina e Valle del Misa è nota ai lettori di SdM, perché coincide, sostanzialmente, con i primi 5 km del Monte Murano. Rotorscio e Castellaro sono zone inesplorate. 

La collina di Castellaro/Rotorscio è esattamente dalla parte opposta del fiume rispetto a Serra San Quirico e al Trivio, non sorprende che salita che parte dall'Abbazia di Sant'Elena abbia un profilo altimetrico molto simile, a quello della sua gemella sulla sponda sinistra.

La salita che invece porta a Rotorscio da Domo e Sant'Elia ha una forma tutta sua e ha i pregi:
- di essere praticamente deserta,
- di essere molto panoramica
- di avere ancora un tratto sterrato centrale in ottime condizioni. Partiremo da lei


Rotorscio 



Start: Domo
Distance: 2.24 km
Elev Change: 129 m
AVG Grade: 5.7%
MAx Grade: 12%
Min Elev.: 391 m
Max Elev.: 520 m
Climb Category: 4
Strava Segment: 33700935

Per gli indigeni della Vallesina la salita deve essere abbastanza conosciuta, se circa 120 ciclisti hanno registrato su Strava il loro passaggio qui, ma per i forestieri non è tanto facile da trovare. Parte dalla strada che collega Sant'Elia e Domo, il che significa che, per arrivare a prenderla, si devono fare almeno 200 di dislivello sia che si salga dell'Esinante (per Certine o per Domo) sia che si venga da Serra San Quirico.
Il che significa che non avremo di fronte uno zampellotto, ma un degno GPM di terza categoria con un D+ 400m.
La deviazione verso Rotorscio si riconosce per la presenza di un edicola mariana isolata. Venendo da Domo il drittone sulla destra che si perde in lieve salita sulla collina è piuttosto evidente. Se si sale da Sant'Elia, la nostra strada si riconosce solo perché c'è una freccia azzurra che indica Castellaro.


Dopo il primo tratto su un asfalto rugoso la strada aumenta di pendenza e diventa sterrata e panoramica.


Il grafico dell'altimetria è colorato di giallo. La pendenza media viaggia intorino al 7%. Il fondo compatto non è faticoso e c'è modo di guardarsi intorno. Le montagne che formano la Gola della Rossa e le cime del Massiccio del San Vicino sono belle da questo punto di vista e hanno forme a cui non siamo abituati.


al bivio si va dritti in pianura


Tre curve e un tratto al 10% portano a un bivio su un piano. La strada a destra che sembra salire forte in realtà dovrebbe scendere verso Sant'Urbano (ammesso che non finisca nel nulla); noi dobbiamo proseguire sul drittone in pianura. E' il tratto dell'altimetria colorato di verde. La salita sembra essere finita, invece ci aspettano due sorprese: il ritorno dell'asfalto e il ritorno delle pendenze.




Nel tratto tra i due tornanti la strada sale al 12%, ma nel giro di 500m torna su pendenze più semplici. Lo scollinamento arriva quasi inaspettato dopo una bella villa che sembra stare di vedetta verso il fiume





Castellaro da Bruscara-Sant'Elena



Start: Abbazia di Sant'Elena
Distance: 5.52 km
Elev Change: 316 m
AVG Grade: 5.6%
Max Grade: 9%
Min Elev.: 139 m
Max Elev.: 448 m
Climb Category: 3
Strava Segment: 22192121





Oltre 400 ciclisti hanno registrato su Strava il loro passaggio su su questa salita, che è molto lunga per essere posizionata in media collina e ha le pendenze giuste per la maggior parte dei ciclisti. 
La partenza da Sant'Elena è sempre piacevole. I Daini nel recinto sono sempre più curiosi e si fanno fotografare con piacere.
Tra Sasso e Castellaro. 454 metri sul livello del mare vivono meno di 200 abitanti, ma sono sufficienti per avere una strada larga, con un fondo integro e pendenze regolari e basse.
E' una bella provinciale tra gli alberi che sale per diversi chilometri in una campagna tipicamente marchigiana. 
A Sasso, poco oltre la metà dell'erta, si può fare rifornimento di acqua e dolciumi. 
A Castellaro un bivio ci pone una scelta. Diritti si scende molto rapidamente sulla valle dell'Esinante, a sinistra la strada continua a salire fino al castello di Rotorscio, antico feudo dei conti di Rovellone che la leggenda vuole legata alla tragica storia di Pierosara.
Prima del castello c'è la deviazione sulla destra che porta a  Domo e Sant'Elia


Castello di Rotorcio, (c) i luoghi del silenzio




Commenti