Giro d'Italia 2023 - Stage 8 Terni - Fossombrone: ricognizione e tutte le salite del circuito finale
[ULTIMORA 20 aprile. 23 giorni alla partenza della tappa. Bobcat e piccoli cingolati avvistati lungo la discesa delle Valli, l'ultimo pezzo del precorso bisognoso di una sistemata. Speriamo bene]
7 aprile 2023. 30 giorni alla partenza del Giro d'Italia, nessun Garibaldi in vista, siamo andati a controllare il percorso dell'unica tappa marchigiana, la Terni-Fossombrone. Potrebbe essere una tappa molto bella, certo che collocata così, tra l'arrivo sul Gran Sasso e la cronometro di Cesena, è una farcitura che, per quanto golosa, è ragionevole che finisca in pasto a qualche corridore di secondo piano. Ma non è detto che un Evenepoel, un nome scritto (non) a caso, si comporti in modo ragionevole. Al solito solo i corridori possono cambiare le sorti di una competizione: la tappa potrebbe ridursi a uno scontro tra i migliori sull’ultima scalata, ma potremmo assistere a un vero spettacolo qualora i big volessero affrontarsi a viso aperto e senza troppi calcoli già dalle rampe che portano alle Cesane. Oppure potrebbe limitarsi a una passerella, se la fuga dovesse essere imprendibile. Ma si nota una bella attenzione intorno a questa tappa. Io non scommetterei sulla fuga.
Nel presentare le salite di giornata, alle altimetrie "emozionali" realizzate con veloviewer sono state affiancate le tradizionali altimetrie salitaker, costruite con corda e righello sulla base delle mappe 1:25000 dell'IGM. Questi sono i link per scaricare le tracce e per le pagine sulle quali sono scritti i dettaglio più tecnici delle salite.
- Ultimi 75 km di percorso: Strava|routes3079047649612980264
- Dettaglio della Salita dei Cappuccini: Veloviewer|34097667
- Dettaglio della salita delle Cesane: Veloviewer|2522462
- Dettaglio del muro di Fonte Coscia: Veloviewer|34093185
Km 0-140 Terni - Gola del Furlo
La prima parte di tappa non dirà niente. La corsa risalirà la Flaminia, un tracciato collaudato da almeno 2.243 anni. Per il lavoro che faccio ho più volte fantasticato che sarebbe bello fare l'Erasmus nell'antica Roma; uno stage, qualche mese giusto per perfezionare la lingua, non di più però, perché anche se potessi portare la bicicletta non troverei vere salite: la Flaminia, come tutte le strade romane, riesce a trovare i peggiori pertugi e a superare gli Appennini con il minimo dislivello possibile.
Quello che resta del Valico della Somma a inizio tappa potrebbe lanciare la fuga. La galleria romana del Furlo (la "petra pertusa", cioè la roccia scavata a colpi di piccone con gli incassi della guerra contro Liguri) è il punto in cui le cose iniziano a cambiare. Dopo la Gola restano solo 10 km per prepararsi.
Km 150- 163 La salita dei Cappuccini
Due tornanti in rapida sequenza anticipano la litania che segue. In tutto sono undici, sono stretti, e sono ripidi.
Lenght: 1.7 km
Elev. Gain: 202 m
Avg Grade: 11.9%
Max Grade: 21%
Min Elev: 127 m
Max Elev: 329 m
Climb Category: GPM 4
Salite delle Marche: Cappuccini bevanda amara
Strava segment: 4204160
I corridori lo sanno che non è un banale strappo e che non bisogna credere alla classificazione di GPM di 4°categoria. E' una stradina stretta e molto ripida che si affronta dopo aver superato il fiume sul Ponte della Concordia, uno dei simboli di Fossombrone. Questa salita, appena riasfaltata, in 11 tornanti porta dal fondovalle al convento con la grande croce che domina la città.
Sarà affrontata due volte: ai -55 e ai -5 km. Per vincere la tappa basterà scollinare sul secondo cappuccino con una manciata di secondi, la discesa è infatti piuttosto facile e il fondo appena rifatto non nasconde insidie.
Se conosco i miei lettori le possibilità sono due
1) Se siete dei telecronisti di Eurosport e/o semplici amanti dei numeri sappiate che la salita dei Cappuccini è lunga 1700 m; ha una pendenza piuttosto costante. Si rifiata un po' solo nei tornanti. A patto di non prenderli stretti; il secondo, per esempio, che dev'essere anche venuto male, alla corda salirà al 40%. Superati primi due tornanti la pendenza scema, restando intorno al 11% fino ai -300 m; qui, al bivio di Montalto, si lascia la strada stretta per una ancora più stretta che porta al convento. Il punto più ripido è qui: 19% sulla mappa dell'IGM, 23% secondo il Garmin. Il KOM di T. Benoot è di 6:12, (VAM 1900).
Va tenuta in considerazione anche la larghezza della carreggiata, perché più di tre o quattro ciclisti affiancati proprio non ci stanno e, pertanto, risalire dalle retrovie potrebbe diventare una missione impossibile.
2) Se siete dei cicloamatori o dei tifosi, se vi interessano le foto, se volete sapere qualcosa di più sulla via crucis di pietra che accompagna i corridori e sulle sensazioni che questa salita lascia nel cuore e nelle gambe, se i dettagli non vi bastano mai, vi consigliamo la lettura del post di Alessandro Federico Cappuccini bevanda amara, altrimenti continuate sotto.
Km 163 - 170 Cittadella e Monte delle Cesane
Start: Fossombrone
Lenght: 7.4 km
Elev. Gain: 553 m
Avg Grade: 6.8%
Max Grade: 20%
Min Elev: 115 m
Max Elev: 628 m
Climb Category: GPM 2
Salite delle Marche: Monte delle Cesane
Strava Segment: 1211537
Dopo una discesa con pendenze normali si passa il fiume e si risale subito sulla montagna posta di fronte ai Cappuccini. Il primo tratto della Cittadella (qui la conoscono con questo nome) è speculare al muro appena affrontato.
La parte più dura è all'inizio, 800m al 15% (medio) fino all'ingresso della Cittadella. Si sale a strappi, ma soprattutto si sale tanto, se è vero che nei primi due km, tra muri ed effimeri tratti di respiro, ci si alza di ben 230 m. Il segnale stradale piantato all'inizio dell'ascesa minaccia una pendenza del 18%, ma il terzo male, probabilmente, supera anche il 20%. Quel cartello è un incoraggiamento, insomma.
Il famigerato Muro di Cittadella finisce dopo 2 km, sul valico del Monte Aguzzo dove, dopo una breve discesetta, con una secca svolta a sinistra inizia la seconda parte, quella del vero e proprio Monte della Cesana. Il quale si presenta con l'ennesimo male al 15-18% tra i km 2.4 e 3.
La carreggiata diventa più angusta e ci troviamo in breve in un luogo selvaggio; d'altra parte la Foresta delle Cesane, che si stende tra Fossombrone e Urbino, è una delle più vaste della Regione. Quella che non cambia è la natura a scaloni della salita. L'ultimo tratto di 4 km avrebbe una pendenza media del 5%, ma non troviamo mai tratti al 5%; è una successione di strappi cattivi (punte al 13-15%), altri più pedalabili e, persino, brevi tratti in contropendenza.
E' una salita indigesta per gli amatori sulla quale è difficile trovare il ritmo giusto e sulla quale anche i pro potrebbero fare la differenza. Il 2 dicembre Remco Evenepoel ha provato gli ultimi 60 km dell'8° tappa, non so se ha in mente qualcosa, di sicuro un vantaggio lo avrà in discesa.
Foto e altre info sulle Cesane: www.salitedellemarche.it |Monte delle Cesane
Km 170 - 186 Discesa delle Valli (Alce Nero)
Dopo 14 anni di degrado l'asfalto è tornato perfetto sulla Cittadella. Purtroppo, superato il confine comunale, il bell'asfalto della salita è solo un ricordo. A 34 giorni dalla tappa il Comune di Fossombrone ha già asfaltato tutte le strade di sua competenza, ma la discesa è in territorio di Isola del Piano e, a ieri, 7 aprile 2023, il fondo stradale non va bene per niente. Come per molte altre strade di montagna della Provincia di Pesaro Urbino.
La prima parte della discesa fino all'incrocio di Monte Tomba nasconde tratti di asfalto molto logoro nei quali non si vedono bene avvallamenti e buche. A rendere complicata la situazione anche l'ombra delle piante che colora la strada con un fastidioso effetto zebrato e che maschera ulteriormente le asperità.
La seconda parte verso Isola del Piano è in condizioni migliori, ma anche qui si alternano tratti lunghi di asfalto buono a tratti degradati. In almeno un caso lo stacco avviene in corrispondenza di un tornante. Insomma, sarebbe anche questa una discesa veloce e senza particolari difficoltà, ma una cosa è scendere a 30 km/h come abbiamo fatto noi, altro è scendere a tutta, soprattutto se ci sarà stato movimento sulle Cesane.
Km 186 - 196 Fonte Coscia e ritorno a Fossombrone
Start: SP48|Villa Palombara
Lenght: 0.8 km
Elev. Gain: 93 m
Avg Grade: 12.2%
Max Grade: 20%
Min Elev: 151 m
Max Elev: 244 m
Climb Category: GPM N.C.
Strava Segment: 34093185
Tra Isola del Piano e Ponte degli Alberi la strada non è proprio in pianura, ma quasi e sarebbe un terreno favorevole agli inseguitori. Per questo motivo il percorso della tappa al km 186 fa una deviazione sulla sinistra per raggiungere il borgo di Montefelcino e per regalare un penultimo dentino avvelenato prima del gran finale.
La strada si chiama Fonte Coscia e c'è poco da ridere: quando in un toponimo c'è di mezzo una "Fonte" di solito c'è anche da soffrire. Mi chiedo cos'avranno pensato i montefelcinesi vedendo un ragazzino con la maglia da campione del mondo risalire di buon passo sotto il cielo lattiginoso di dicembre questo strappo poco frequentato. Cos'avrà avuto da guardarsi intorno? Avranno capito che saliva forte, ma in totale tranquillità? Qualcuno l'avrà riconosciuto?
Fonte Coscia di per sé non è impossibile, ma movimenta il tracciato, che anziché svilupparsi su un lungo rettilineo in pianura segue il tortuoso profilo della collina. Lo strappo ha un profilo altimetrico interessante: un primo morso al 15%, una parte centrale al 9-10% e un secondo dente che potremmo definire parabolico, perché presenta pendenze progressivamente maggiori fino a raggiungere il 20% nel punto in cui affonda sulla provinciale.
Dallo scollinamento ci sono 4 km di discesa mossa e 6 km di Flaminia piatta e dritta fino al Ponte della Concordia e al secondo cappuccino di giornata. Ma è ora di pranzo e di solito preferiamo altre bevande. Vi lasciamo con un itinerario per conoscere queste interessanti terre di mezzo.
Sulle strade della Terni-Fossombrone
Per il lettore medio di Salite delle Marche, che è cicloturista, ovviamente maschio, non sempre allenato, non consigliamo di fare esattamente il percorso della tappa. Si consiglia di partire dalla chiesetta del Furlo (ampi parcheggi e ampia offerta di piadine a fine giro), seguire il percorso della tappa dalla Gola fino al Monte delle Cesane, poi di continuare in cresta fino a Urbino, per poi rientrare sul percorso a Isola del Piano da Scotaneto. sono 25 km di più ma c'è un solo cappuccino.
Commenti
Posta un commento