Monte Sant'Angelo


La città di Arcevia è stata duramente provata durante le tristi vicende della Seconda Guerra Mondiale ed ha pagato con un cospicuo numero di vittime in diverse stragi l’adesione alla resistenza partigiana. Il caso più eclatante è riferito proprio all’ eccidio di Monte Sant’ Angelo avvenuto il 4 maggio 1944. A fianco della strada che sale in vetta sono presenti i resti della casa colonica della famiglia Mazzarini sterminata, assieme a diversi partigiani dalle truppe nazi – fasciste. Questa vicenda è stata ricordata dalla nazione con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. The Marche Experience





Start: Certopiano
Finish: Abbazia di Monte Sant'Angelo
Distance: 3.4 km
Elev. Change: 303 m
Avg Grade: 9 %
Max Grade: 18 %
Min Elev: 447 m
Max Elev: 750 m
Climb Category: 3
Strava Segment: 19099803

Start: Caudino (bivio)
Distance: 9.1 km
Elev. Change: 496 m
Avg Grade: 5.5 %
Min Elev: 270 m
Climb Category: 2
Strava Segment: 19099759


Difficile districarsi nella complicata orografia del comune di Arcevia, ma credo di non sbagliarmi se scrivo che, per arrivare in cima al Monte Sant'Angelo, il massimo dislivello si fa salendo da Palazzo d'Arcevia, il più bello dei castelli che cingevano l'antica Rocca Contrada. Si può arrivare quassù anche da Arcevia, si scende lungo la SP 360 Corinaldese e si inizia a risalire ben sotto Santa Croce (quota 350). In ogni caso sulla strada le indicazioni per l'abbazia sono numerose e precise. 
La vera salita e, con essa, la nostra presentazione iniziano in località Certopiano (quota 447) al confluente, per così dire, di tutti i possibili approcci ciclistici. 
All'incrocio dimenticate le dolci pendenze, che nei successivi tre chilometri si sale di brutto. Considerate due punti di riferimento: il Ristorante la Baita (quota 600, km 2+100), il memoriale dell'eccidio di Casa Mazzarini (quota 680, km 2+750).

quota 480, Santa Maria in Costa e fine della pacchia

La prima parte della salita fino al ristorante presenta una carreggiata ampia e un asfalto dignitosissimo. La pendenza media sarebbe del 7,5% non si incontra mai: dopo la chiesa di Santa Maria in Costa inizia una rampa di 400-500m con passaggi prolungati al 17%

primo tratto al 17%/ 18%

Dopo il primo lungo strappone la strada sale in modo ragionevole per un po'. Dopo un chilometro e mezzo sembra addirittura di essere in cima. Panorami molto ampi accompagnano l'ascesa e Arcevia fa bella mostra di sé quando, sulla destra, ogni tanto, si dirada la vegetazione. In realtà non si è arrivati proprio per niente. Il tratto di pianura è quello su cui sorge lo storico ristorante La Baita (parcheggio, bar, piscina)

Una volta si chiamava Rocca Contrada. Dal 1817 ha il rango di Città e il nuovo nome di Arcevia

Mancano ancora 1100 m di lunghezza e 150 di dislivello. Si può serenamente affermare che il meno è fatto.
La strada si restringe, l'asfalto perfetto cede il posto a una perfetta depolverizzazione e dopo poco a una perfetta strada di montagna malamente traforata e rattoppata ancora peggio. 
In compenso le pendenze quelle salgono oltre il 15%. Anche 19-20% su un certo tornante.


Il secondo punto di riferimento, il memoriale costruito su quello che rimane della casa dell'eccidio, arriva a metà strada e merita una pausa di riflessione. ma siccome ripartire è sempre dura si consiglia di rimandare la visita alla discesa.

Restano 500 metri  su asfalto logorato per raggiungere la vetta del monte dove chissà chi circa mille anni fa ha pensato bene di erigere un'abbazia (soluzione: leggi Virginio Villani o it.wikipedia.org).
Ormai come è fatto il monte lo si è capito: la salita non molla mai (tutta al 13%). La strada man mano che si sale diventa sempre peggio, con sempre più buche. Alla fine però, dopo l'ultima curva, gli ultimi 150 metri sono di nuovo larghi e compatti, quasi piatti. Sono bianchi, ovviamente, ma molti più scorrevoli dei precedenti km



Di fronte a noi, sulla vetta di Monte Sant’ Angelo, l’Abbazia benedettina dedicata all’Arcangelo Michele sta in piedi da dieci secoli. Prima c'era un fortilizio che difendeva il confine tra la Pentapoli e il ducato longobardo di Spoleto. Dopo le soppressioni napoleoniche e la conseguente rovina, la chiesa venne restaurata nel 1907 e, sui resti della vecchia torre campanaria, venne innalzata la caratteristica croce. Anche qui non manca una tavola con la storia dell'allineamento dei grandi santuari dedicati al culto dell'Arcangelo guerriero, solo che, se è vero che una linea quasi retta congiunge Mont Saint-Michel, la Sacra di San Michele e Castel Sant'Angelo, la medesima linea non passa affatto sopra Monte Sant'Angelo di Arcevia (ma 60 km più in là: passa per Ortona, Teramo, Castelluccio di Norcia,  Assisi, San Giovanni nel Pantano, Montevarchi, Dudda, Vinci, il ciclodromo Alfredo Martini,  Colonnata, la fabbrica di biscotti Saiwa etc..,)
L'altezza del monte non è elevata , ma la prominenza lo rende un punto d'osservazione notevole. Dal belvedere si riescono a vedere la Repubblica di San Marino, il Monte Nerone, la Strega, il Monte Catria, il Monte Cucco, i Sibillini con il Gran Sasso, il mare da Rimini all'Ascolano.
Il tempo di una foto, di farsi un po' di cultura leggendo le innumerevoli tabelle turistiche che dobbiamo scendere al monumento dell'eccidio.


Da Casa Mazzarini si vedeva Arcevia, qui sfocata dalla modalità ritratto
per l'Eccidio di Arcevia: wikipedia|Eccidio di Monte Sant'Angelo














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