Monte Sibilla da Comunanza, la strada della leggenda, lo Stelvio su ghiaia



Start: Comunanza (AP)
Distance: 29.5 km
 D+: 1850 m
D-: 190 m
Avg Grade: 6.7%
Max Grade: 17 %
Min Elev: 445 m
Max Elev: 2105 m
Climb Category: GPM HC
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Della strada della Sibilla e delle polemiche che ne segnano la storia abbiamo già parlato in Salite delle Marche | Monte Sibilla, un'orribile zeta e una strada che non c'è. Qui ci occupiamo esclusivamente della lunghissima salita in bicicletta della montagna che dà il nome alla catena dei Sibillini. 
Quello che viene presentato è un percorso un po' particolare, ideale per le biciclette gravel.
Come punto di partenza si è scelto il paese di Comunanza, perché da qui è possibile raggiungere i 2105 metri della sella della Sibilla lungo una traccia che si sviluppa all'80% su strade bianche e che supera un D+ di 1850 m a fronte di un D- di appena 190 m. Il merito di aver disegnato questa strada è di Manuel Pierdominici che l'ha sperimentata sulle sue gambe il 4 novembre 2023, per completare l'ultima tappa del Brevetto Salite delle Marche - Gravel. 



La salita è lunga ca.30 km e passa da zone di media collina nelle quali non è ignota la coltura della vite all'alta montagna dei camosci e delle stelle alpine. Per visualizzare la salita tutta insieme è necessario servirsi di risorse topografiche; ne proponiamo due: la carta di Antoine de la Sale, che accompagna il racconto della prima ascensione alla Sibilla nel XV secolo, e la mappa 3d di Google.


Anche se si sale già da prima, ha senso scegliere Comunanza come punto di partenza così come si fa con lo Stelvio e con Prad, perché la cittadina dell'alta Valle dell'Aso è il punto di congiunzione di varie strade. 
A due chilometri dalla piazza di Comunanza si incontra la prima rampa al 15% e non si scherza più, perché restano ancora: 27 km di strada al 6.7%, oltre 1800 metri di dislivello da superare. E sono tutti sterrati.
Serve il vecchio Salitaker per disegnare tutti i mali e capire tutte le insidie. Per semplicità dividiamo la salita in due parti: 

1) da Comunanza a Montemonaco (km 0 -15)
2) Scacco alla Regina  (km 15-30)




da Comunanza a Montemonaco (km 0 - 14)

Strada bianca della Sibilla tra Comunanza e  Montemonaco

Distance: 14.5 km
D+: 680 m
D-: 140 m
Strava segment: 25857626

Non si incontrano facilmente salite di 30 km con tanti metri di dislivello. La prima parte di questa salita corre in un ambiente ancora georgico di campi ordinati, poi il paesaggio, via via meno antropizzato, assume caratteristiche bucoliche. Solo oltre Montemonaco, quasi a completare la ruota virgiliana, il racconto della salita prende una piega davvero epica.
Chi conosce le Marche sa che non ci si deve fidare della collina e dei paesaggi agresti. I primi chilometri dopo Comunanza , proprio quelli più georgici, nascondono la rampa più difficile di tutte: sono i 600 metri al 15% sterrati per arrivare a Capotornano (quota 615). Questo centro dalla struttura medioevale con interessanti edifici in laterizio e conci di arenaria è ormai disabitato, un declino iniziato negli anni Settanta quando il paese rimase tagliato fuori dalla linea dell'acqua potabile del Consorzio idrico del Vettore. 
Dopo Campotornano si è ormai a quote di montagna; la strada procede con continui saliscendi aggirando piccole alture  (Colle Serra, San Vincenzo, Monte San Giovanni) che fanno guadagnare quota a volte in modo drastico altre volte in modo dolce. Quando la nostra panoramica strada si innesta sull'asfalto della Provinciale di Montemonaco, più o meno dalle parti di Ferrà, sono stati guadagnati oltre 500 m (680, il dislivello positivo complessivo) 


(c) Pierdominici; quota 800, verso Ferrà


Scacco alla Regina  (da Colino alla Corona del Monte)

Qui in un attimo si passa dal cielo azzurro alla nebbia fittissima e alle nuvole nere e tempestose. Il vento si alza all’improvviso, passando dalla quiete più assoluta alla bufera più spaventosa. In pochi minuti dall’essere accaldati e sudati ci si ritrova con i brividi di freddo gelido. (Pedalare con lentezza | La strada della Sibilla)

 

Strada bianca della Sibilla dopo Collina di Montemonaco

Distance: 14.5 km 
AVG Grade: 9,4%
Max Grade: 17%
D+: 1180 m
D-: 50 m
Strava Segment: 4936777

La vera Sibilla inizia quando ancora la strada è asfaltata, sotto la frazione di Collina di Montemonaco, A.K.A. Colino nelle carte di Antoine de La Sale. L’altimetria nuda della salita fa pensare al Mortirolo (13 km, dislivello positivo 1180 m, pendenza media 9,4%), ma non si va ad affrontare una sfida contro il tempo o contro la gravità, ci si lancia all'avventura e il nostro vero avversario sarà il fondo stradale.
La strada bianca, ben indicata dal cartello marrone “Monte Sibilla” sulla sinistra, comincia subito  dopo Collina. 



Nei primi 5 chilometri il fondo è compatto ed è un bene, perché le pendenze sono costantemente sopra il 10%. La strada è molto larga e abbastanza ben tenuta; fino a quota 1200 ci sono ancora gli alberi e non mancano i tornanti, 18 fino al rifugio. Al Rifugio Sibilla, a quota 1540 m (ultima fontanella) si potrebbe salire ancora con una bdc un po' robusta, per andare oltre oltre servono ruote più grasse.
Dopo il Rifugio inizia un lungo rettilineo scolpito nella roccia della montagna; è la famigerata zeta della Sibilla che finisce al tornante 19, ne pressi di quello che era il rifugio La Banditella.
Il tratto fino al tornante 20 è il più impegnativi per via delle pendenze oltre il 12% e della breccia sempre più grossolana e insidiosa.
Verso fine salita, prima dell'ultima rampa dura che porta in cresta, una frana dovuta all’alluvione del 2003, interrompe la strada; il percorso è stato ripristinato a dimensione di passaggio pedonale, Più essere prudente scendere di sella.
La strada poi ritorna di nuovo inutilmente larga fino alla valletta di cresta che segna il confine tra la Sibilla e Cima Vallelunga. Davanti si apre la gola dell'Infernaccio, a destra i sentieri conducono alla grotta e all'affilata corona della montagna. Su Pedalare con lentezza | La strada della Sibilla trovate il racconto in prima persona della salita della Sibilla affrontata con successo su una bici gravel.
Non si può trovare un racconto migliore: Fabio è salito sulla Sibilla in due occasioni, varie volte è tornato indietro, ha scattato foto girato un gran bel video con la GoPro. 
Foto e video delle imprese di Manuel e di Fabio-Pedalare con lentezza-Marziali, entrambi affezionati frequentatori della Sibilla, ci restituiscono almeno un po' di quelle che è senz'altro una delle esperienze più affascinanti che si possono fare in bicicletta nei Sibillini: la soddisfazione di arrivare ben oltre i 2000 metri di quota lungo una salita che vanta i numeri dello Stelvio, ma è ancora sterrata, la vista del Mare Adriatico alla fine delle valli dell’Aso e del Tenna, la sensazione di aver attraversato un mondo fatato e percorso a ritroso la storia.




Quota 2105 (più o meno), plus ultra meglio a piedi

Su Pedalare con lentezza | La strada della Sibilla trovate il racconto in prima persona della salita della Sibilla affrontata con successo su una bici gravel (giugno 2020)














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