Monterolo (Monte Santa Croce)
Monterolo sorge sulla cima di una ripida collina sulla sinistra del Cesano, a 462 m s.l.m. Ha una storia antica. Nel 1099 si chiamava Mons Riolus ed era parte della Ravignana (cioè delle Terre di Ravenna), il territorio che, nell’XI-XIII, secolo si estendeva dal Cesano al Metauro ed era soggetto alle abbazie di S. Apollinare in Classe e S. Severo di Ravenna. Passò negli anni sotto Fano, sotto i Malatesta (che lo dotarono di rocca e di mura), sotto i Della Rovere e, infine, restò per secoli un libero comune. Nel 1869 il governo presieduto dal Conte di Menabrea abbassò la scure del Pareggio di Bilancio su questi territori e il castello divenne una frazione di Pergola.
Restano a memoria di una storia gloriosa le chiese dedicate a San Vitale e a Sant’Apollinare e una tessuto urbano intatto che viene sfruttato come location per i matrimoni.
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dalla pagina pubblica di Monterolo: matrimonio di B.J. |
Monte Santa Croce da Isola di Fano
Start: Isola di FanoFinish: Monte degli Scopi - Monte S. CroceDistance: 7.4 kmD+: 370 mAvg Grade: 5 %Max Grade: 16 %Min Elev: 161 mMax Elev: 528 mClimb Category: 2Strava Segment: 7117083
D+: 370 m
Avg Grade: 5 %
Max Grade: 16 %
Min Elev: 161 m
Max Elev: 528 m
Climb Category: 2
Strava Segment: 7117083
Dopo il solito cambio di percorso questa è la salita decisiva della tappa più dura della Tirreno Adriatico 2025, la Ascoli Pergola.La salita parte dal fondovalle del Tarugo, in località Isola di Fano, e termina sulla sella tra il Monte degli Scopi e il Monte S. Croce. Sul Garibaldi della Tirreno Adriatico 2025 la chiamano Monterolo impropriamente, perché la frazione eponima si trova sull'altro versante e si incontra solo a metà discesa.Presa da nord, da Isola di Fano, l'ascesa, più lunga e meno regolare è complessivamente più difficile. I primi 2,5 chilometri non dicono molto, hanno una pendenza media del 3% e servono solo a far sballare i calcoli. Dopo questo preambolo, però, le cose iniziano a farsi serie. Dal km 2,5 all'incrocio per il paese di Montevecchio si sale con tre gradoni progressivamente più lunghi. La pendenza media è dell'8%, ma si incontrano rampe decisamente ripide, anche 16% nel tratto che immediatamente precede l'incrocio Dopo un tratto pedalabile di circa 300 metri il finale riprende a salire a singhiozzo sempre puntando la chioma boscosa del Monte degli Scopi 15%, 7%, 13%. La fine della salita arriva all'improvviso: una tabella tabella turistica tra due cipressi nasconde dietro la curva uno spettacolare e sorprendente affaccio sulla Valle del Cesano. A destra e a sinistra i due monti emergono poco oltre il livello della strada. Sui prati sommitali si apre una spettacolare vista a 330° che spazia dal mare al Conero al San Vicino. Alla fine la salita vera conta un dislivello di 300 metri in meno di cinque chilometri. Non sono grandi numeri, ma i tanti tratti ad alta pendenza possono rimanere sulle gambe.
Dopo il solito cambio di percorso questa è la salita decisiva della tappa più dura della Tirreno Adriatico 2025, la Ascoli Pergola.
La salita parte dal fondovalle del Tarugo, in località Isola di Fano, e termina sulla sella tra il Monte degli Scopi e il Monte S. Croce. Sul Garibaldi della Tirreno Adriatico 2025 la chiamano Monterolo impropriamente, perché la frazione eponima si trova sull'altro versante e si incontra solo a metà discesa.
Presa da nord, da Isola di Fano, l'ascesa, più lunga e meno regolare è complessivamente più difficile.
I primi 2,5 chilometri non dicono molto, hanno una pendenza media del 3% e servono solo a far sballare i calcoli.
Dopo questo preambolo, però, le cose iniziano a farsi serie. Dal km 2,5 all'incrocio per il paese di Montevecchio si sale con tre gradoni progressivamente più lunghi. La pendenza media è dell'8%, ma si incontrano rampe decisamente ripide, anche 16% nel tratto che immediatamente precede l'incrocio
Dopo un tratto pedalabile di circa 300 metri il finale riprende a salire a singhiozzo sempre puntando la chioma boscosa del Monte degli Scopi 15%, 7%, 13%.
La fine della salita arriva all'improvviso: una tabella tabella turistica tra due cipressi nasconde dietro la curva uno spettacolare e sorprendente affaccio sulla Valle del Cesano. A destra e a sinistra i due monti emergono poco oltre il livello della strada. Sui prati sommitali si apre una spettacolare vista a 330° che spazia dal mare al Conero al San Vicino.
Alla fine la salita vera conta un dislivello di 300 metri in meno di cinque chilometri. Non sono grandi numeri, ma i tanti tratti ad alta pendenza possono rimanere sulle gambe.
Monterolo da Pergola
Start: Passo Monterolo
Finish: Monte degli Scopi - Monte S. Croce
Distance: 3.4 km
D+: 305 m
Avg Grade: 8.5 %
Max Grade: 16 %
Min Elev: 223 m
Max Elev: 528 m
Climb Category: 2
Strava Segment: 1863125
La salita inizia nel fondovalle del Cesano in località Passo e termina su un passo vero e proprio, sulla sella tra il Monte degli Scopi e il Monte S. Croce.
A un inizio brutale fa seguito un tratto più pedalabile che disegna una grande U in mezzo ai campi. Se si vogliono alzare gli occhi, questo è l'ultimo momento buono, anche perché è l'unico momento in cui vale la pena di farlo. Sulla sinistra appare la sagoma molto riconoscibile di un monte, bianco per le antiche rupi, e piatto. E' più lontano di quello che sembra, è il Monte della Croce.
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E' più lontana di quello che sembra la sagoma del Monte della Croce |
Percorso il primo ampio curvone, la strada attacca il fianco della collina/monte senza deviare dalla linea più breve fino alla frazione di Monterolo.
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pronti per il tratto in nero? |
La salita è dura, si iniziano a contare le prime defezioni, il gruppetto si sparpaglia sul drittone, chi finge di fermarsi per un problema meccanico, chi impreca contro il vento, chi inizia a dubitare delle scelte fatte. Due tratti, in particolare, raggiungono il 17% e offrono il picco massimo della tragicommedia. "Non si capisce, ma siamo oltre il 10%", bisbiglia qualcuno tra un rantolo e l'altro, mentre dietro una semicurva la strada si impenna ancora, facendo sprofondare il nostro gruppetto nel silenzio della d ilisperazione.
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Non si capisce, ma siamo oltre il 10%, in compenso dietro la semiurva la strada impenna ancora |
Sono i 6-700 metri che precedono il paese e gli ultimi due tornantini appena superato il medesimo. Sono scene diversamente memorabili, che i professionisti, che, purtroppo, affronteranno questo tratto solo in discesa, non ci avrebbero comunque fatto vivere mai.
Una buona notizia. E' un po' più ragionevole il chilometro finale, se però si incontra il vento freddo da nord, persino un gruppo di pro si potrebbe spezzare come un pacchetto di cracker sotto le scarpe.
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5/1/2025 Ricognizione Tirreno Adriatico 2025 |
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Quota 528: la sella tra il Monte degli Scopi e il Monte S. Croce |
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