Cima Pettino dalle Fonti del Clitunno
Ancor dal monte, che di foschi ondeggiafrassini al vento mormoranti e lungeper l’aure odora fresco di silvestrisalvie e di timi,scendon nel vespero umido, o Clitumno,a te le greggi: (...)Oscure intanto fumano le nubisu l’Appennino: grande, austera, verdeda le montagne digradanti in cerchiol’Umbrïa guarda.
Il castello di Pissignano Alto e, dietro la curva, le Fonti del Clitunno |
From: Fonti del Clitunno (PG)
to: Passo di Pettino
Distance: 14.5 km
Max Elevation: 1140 m
Min Elevation: 245 m
D+: 896 m
Avg Grade: 6.35 %
Max Grade: 15 %
Climb Category: HC
Strava Segment: 24356542
L'inclita ode di Carducci parla del Monte Serano, una montagna dell'Appennino umbro-marchigiano, alta 1429 m, che, insieme al Monte Brunette (1421 m), forma un piccolo massiccio che domina da est la pianura umbra e la Strada Flaminia.
Alle loro pendici sorgono gli spettacolari castelli di Campello, Pissignano e Trevi.
La salita che porta a Pettino, il più alto insediamento sul Monte Serano, inizia dalle celebrate Fonti del Clitunno.
E' una salita "dalle Marche", non "delle Marche", perché il punto di valico è 8 km a ovest del confine, che è stato tracciato sul lato opposto della valle del Menotre, sul Monte di Renaro.
Sebbene tutta in "Umbrïa", quella di Pettino è una salita dai numeri importanti, che funziona come una porta verso la metà orientale dell'Italia anche se non è sullo spartiacque. Un ottimo obiettivo per dei giri tracciati sul confine regionale.
Si parlava di numeri importanti, eccoli:
La vasta pianura del fiume Topino si stende a quota 250, la strada valica sopra Pettino a quota 1133, quasi 900 metri più in alto. Se i primi e gli ultimi 1000 metri sono pedalabili, i quasi 13 chilometri centrali sono parecchio impegnativi.
La salita parte direttamente dalla Flaminia. Dopo un chilometro si attraversa la piazza di La Bianca, che, attualmente, è la sede del comune sparso di Campello.
Campello sul Clitunno, oltre che per il tempio longobardo e le fonti care a Virgilio e Carducci, è famoso per il suo olio extravergine d'oliva. Impossibile non accorgersene: i primi 5 chilometri di salita si annodano in una vastissima piantagione di ulivi, che a una distanza regolare gli uni dagli altri ricoprono le pendici delle montagne e tutto il colliname circostante.
Fare la salita ad agosto significa farsi una Vuelta di Spagna sotto casa. Le temperature della piana, che già di mattina presto toccano i 35°, si ritrovano tali e quali lungo la prima parte della salita sulla quale non arriva mai l'ombra.
Le pendenze, per fortuna, non sono altrettanto elevate. Questi sono i dettagli, stavolta ci è sembrato intelligente indicare i chilometri da inizio salita:
- km 0-1: pendenza media 4%
- km 2-3: pendenza media 6.7%
- km 4-5: pendenza media 4%
Al km 5 si lambisce il Castello di Campello Alto; in una breve contropendenza si vede la strada che scende e risale verso quello che è il paese antico, costruito sulla cima di un colle a nel 921 da Rovero di Champeaux, Barone di Borgogna, dal quale il paese prende probabilmente il nome.
Dopo l'incrocio per il castello la strada riprende a salire più forte; al km 6 si attraversa Colle e più in alto l'ultima frazione di Fontanelle. Ormai la salita non mollerà più fino al valico.
In compenso hanno mollato gli olivicultori, la natura si è ripresa le montagne e il bosco allunga le ombre sulla strada, che si fa al contempo più ripida e più fresca.
- km 6-9.5: pendenza media 7-8%
Il tratto più duro della salita è quello tra il chilometro 9,500 e il 12, da quota 750 a quota 1000. E' una aumento di pendenza abbastanza progressivo. Due cose confortano l'ascesa: le chiazze di cielo, indici che ci si approssima alla vetta e gli odori del bosco. Non so se, come scriveva Carducci, "l’aure odora fresco di silvestri salvie e di timi" a noi sembravano odori di alberi e di funghi, ma è una bella sensazione. Siamo al centro di una vasta foresta, ma bisogna arrivare alla fine della parte ripida per godere dell'affaccio sulla spettacolare Valle di Pettino.
- km 9.5- 12: pendenza media 10% pendenza massima il 14%
- km 12-13: pendenza 8%
- km 13-14.5: 3%
Non aspettatevi segnali celebrativi per la vostra impresa. La salita finisce quando la strada diventa in discesa. Questa è montagna vera, a Pettino non pettinano l'erba col rastrello, a Pettino ci si muove in fuoristrada e le pecore non vestono di cachemire; nessun cartello di valico, nessun paese (la strada passa appena sotto). C'è un bella fontana, quella per fortuna sì, ché è anche necessaria. E poi c'è la discesa verso Sellano e Rasiglia, amministrativamente divisa tra tre comuni e, ovviamente, con un fondo pessimo.
Quota 1076, Pettino |
Quota 1056, la fontana |
Ultimo tratto di strada bella prima della discesa verso Rasiglia |
Vi proponiamo un giro svolto ad agosto 2024 con base a Sant'Angelo di Pieve Torina (a partire dalla casa accogliente della Piccola Baita)
Commenti
Posta un commento