Croce di Casale

Ogni volta che un nuovo tratto di strada a scorrimento veloce viene realizzato si guadagna sicuramente del tempo, ma inevitabilmente si perdono dei luoghi. Posti che prima vedevano un passaggio frequente di gente, all’improvviso vengono dimenticati e si perdono nella memoria, lasciando il dubbio che siano mai esistiti. (...) Una strada un tempo molto trafficata oggi diventata una ciclovia di fatto è il valico di Croce di Casale. Siamo tra Roccafluvione e Comunanza. Fino a poco tempo fa questa era la via di collegamento principale tra la valle del Tronto e la valle dell’Aso, tra la provincia di Ascoli Piceno e quelle di Fermo e Macerata. Nel 2007 fu aperta una variante che comprendeva due gallerie e una serie di viadotti. Il traffico ovviamente fu deviato in maniera massiccia sulla nuova strada più veloce e senza curve e la vecchia SP237 venne praticamente abbandonata. Oggi l’ascesa al valico, particolarmente il versante di Roccafluvione, è una delle salite più piacevoli da fare in bicicletta.



Start: Arena di Roccafluvione
Finish: Croce di Casale
Distance: 8 km
D+: 383 m
Avg Grade: 4.8%
Max Grade: 8%
Min Elev: 346 m
Max Elev: 738 m
Strava Segment: 1716086


La strada statale 78 Picena (SS78-SP327) inizia a Ascoli nei pressi di Mozzano, dove si stacca dalla SS4 Salaria e termina a sud di Macerata sulla SS77 della Val di Chienti. E' la più importante via di comunicazione tra Macerata e Ascoli Piceno e una delle più antiche se, come pare, è stata costruita più o meno sopra la Salaria Gallica strada che i Romani avevano costruito per collegare attraverso i territori interni Ascoli e Senigallia. 
Per tempo immemorabile, fino almeno agli anni 60, questa strada, che vede il suo punto culminante nel Passo Croce di Casale (quota 729) è stata l'unica via d'accesso ai villaggi alle pendici dei Sibillini Montegallo e Montemonaco, la via di collegamento principale tra la valle del Tronto e la valle dell’Aso, tra la provincia di Ascoli Piceno e quelle di Fermo
Poi, nel 2007, con l'apertura del Traforo di Croce di Casale e della variante che dimezzava i tempi di percorrenza tra Roccafluvione e Comunanza, il valico è diventato di fatto una ciclabile (e, manco a dirlo, una moto-ciclabile). 
Essendo un'arteria strategica per la viabilità locale, la vecchia SP237 con il Passo Croce di Casale sono stati pensati per sostenere un traffico intenso: si hanno quindi una carreggiata larga, delle pendenze piuttosto regolari e un buon fondo, che, tutto sommato, si è mantenuto in buone condizione nonostante il declassamento. 


Come salita il Passo di Croce di Casale non ha molto da dire (8 km al 4.5%), ma con il traffico meno che dimezzato, la strada dal punto di vista logistico è diventata un punto di transito irrinunciabile. 
Le case cantoniere dismesse, i paesi più grandi del consueto ricordano la gloriosa storia del valico, il silenzio, la schiena boscosa dei monti rendono questa salita particolarmente gradevole. 



E' però lunga e si finisce un po' col perdersi. due punti d riferimento: il paese di Casale circa a metà dell'erta e il vecchio deposito dei mezzi ANAS, che ci dice che è vicino il punto in cui la strada scenderà verso la Valdaso. Tuttavia non si deve obbligatoriamente scendere, perché, proprio dal paese di Croce di Casale, parte una strada sulla sinistra che si congiunge con il Valico di Pescolle (quota 950) tra Montegallo e Montemonaco.






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