Passo della Torrita (SS4) - Una corsa contro il sole
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Da 3000 anni il Passo della Torrita è il punto più elevato della Via Salaria. Costituisce lo spartiacque fra le valli del Tronto e del Velino e segna convenzionalmente il limite fra l'Appennino umbro-marchigiano e l'Appennino abruzzese (...) E' una una delle rare strade che attraversano il confine regionale tra le Marche e il Lazio.
Start: Trisungo
Finish: Torrita
Distance: 31.7 km
Elev. Gain: 543 m
Avg Grade: 1.7%
Max Grade: 6%
Min Elev: 174 m
Max Elev: 1010 m
Climb Category: 3
Il passo sara anche modesto, è però lo spunto per parlare di una strada dalla lunga storia e della storia di una lunga strada pedalata in compagnia.
La via Salaria era una strada romana che collegava Roma con l'antica Castrum Truentinum, oggi Porto d'Ascoli, quartiere di San Benedetto del Tronto. Fu tracciata dagli antichi Sabini al tempo di Enea e di Evandro, nel II millennio a.C., principalmente, per il trasporto del sale.
Quasi mille anni più tardi, sotto Curio Dentato, nel 290 a.C., fu acquisita dai Romani, fu allargata, lastricata ed entrò a far parte delle Consolari. Il suo tracciato è oggi, letteralmente, ricalcato dalla moderna Strada Statale 4.
Con Clint l'abbiamo traversata tutta quest'estate in una bizzarra corsa contro il sole che ci ha fatto ripercorrere il tracciato moderno della via Salara e della via Campana fino al Porto di Claudio a Fiumicino. In questa occasione abbiamo fatto la conoscenza del Passo della Torrita.
Per quanto fossimo carichi e bombardati da un vento ostinato e contrario, i quasi trentadue chilometri di salita che da Trisungo di Arquata portano al valico non ci sono stati pesanti; decisamente la salita suscita maggior interesse a livello storico ed etnografico che ciclistico.
Il Passo della Torrita, infatti, da 3200 anni vanta molti primati: è il punto più elevato della Via Salaria, costituisce lo spartiacque fra la valle del Tronto sul versante adriatico e quella del Velino sul versante tirrenico e segna convenzionalmente il limite fra l'Appennino umbro-marchigiano e l'Appennino abruzzese.
E' una una delle rare strade attraversate dal confine regionale tra le Marche e il Lazio.
Deve il suo nome alla località Torrita di Amatrice, in provincia di Rieti.
Siamo nel tratto centrale della Salaria il troncone Passo Corese - Ascoli, l'unico che non ha visto il raddoppio delle carreggiate. In questi 140 km la vecchia statale 4 svolge tuttora un ruolo fondamentale per il traffico a lunga percorrenza, ma nel nostro passaggio sulla Torrita, siamo stati fortunati: era un sabato di pieno luglio, la strada era così larga e deserta che ci venivano alla mente i grandi road movie americani
Un giorno sulla Salaria
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Km 122, Chiesa di Santa Maria extra moenia ad Antrodoco |
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Km 1 Roma, Porta Ostiense, dove iniza la Via Campana |
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La ciclabile del Tevere taglia Roma come una lama calda il burro. A patto di arrivare prima che si scaeteni la movida. é un infrastruttura mirabile |
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Da qui in avanti diventa un'impresa trovarla la ciclabile |
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sulla "Regina viarum" seguendo il Tevere, ma è più facile a dirsi che a trovarsi |
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spunta dal nulla una torre e c'è odore di mare vicino |
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era l'Episcopio di Porto dalla ciclabile - Km 30 della Via Campana/Portuense |
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Ora portuensis... |
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..con due ore di anticipo |
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