Fosso di Santa Lucia (Death Road)

Le strade che si chiamano "fossi" sono peggiori dei muri e delle coste, trappole dalle quali  non c'è una via di scampo. Questo fosso fa eccezione, perché siamo in riva al mare e non c'è un'ingannevole ingresso in discesa. Chi finisce qui per caso, può effettivamente tornare indietro e salire per le decine di alternative più ragionevoli. Ma se qualcuno viene per cercare guai è bene che conosca l'avversario che ha dinanzi. 


Solo uno dei tanti muri? 500 m di lunghezza 90 di altezza, un nome popolare che la distingue da tutti gli ugualmente-diversamente ardui. Sono ingredienti comuni a molte salite già presenti su Salite delle Marche.
La distanza dalla nostra base la sfavoriva, ma, alla fine, ci siamo persuasi che, probabilmente, questa strada senza nome avesse almeno tre peculiarità che meritavano il viaggio:
  • la vista sul mare,
  • la bellezza di Grottammare
  • la vicinanza alla ferrovia
Solo arrivando a metà dell'erta, nell'ombra di un tardo pomeriggio di novembre, si è scharito il presentimento che ci aveva strappati dal divano: il sospetto che i numeri non descrivessero bene la realtà quanto il sinistro soprannome che ribattezza questa strada su Strava: Death Road.




Start: Grottammare SS16
Distance: 0.51 km
D+: 92 m
Avg Grade: 17.8 %
Max Grade: 27.6 %
Min Elev: 11 m
Max Elev: 103 m
Climb Category: 4
MAD: 2
Strava segment: Death Road


La chiesa di Santa Lucia 22%


Promitio: siamo stati qui due volte negli ultimi tre anni, il 26 e il 29 novembre. Nella seconda occasione siamo saliti un po' troppo forte per lo stato di forma, ma la vera impresa è stata scattare le foto che vedete in questo articolo, prese in un punto in cui il clinometro segnava 27.7% e sul quale non è stato facile stare in piedi sulle tacchette (infatti non ci siamo riusciti, ahi!). Per fortuna quest'anno almeno era una bella mattina di sole, contiamo che apprezzerete le immagini.

Cosa c'è da sapere: 

La strada stata ricavata sopra il letto del fosso (in parte interrato) che scorre vicino alla chiesa papale di Santa Lucia, la più bella del borgo antico di Grottammare. Sullo stradario si chiama via dei pini, un nome senza contesto, buono solo per Climbfinder. 
Le strade che si chiamano "fossi" sono generalmente peggiori dei muri e delle coste. Sono trappole che scendono e risalgono le valli a U, strade che, una volta imboccate, non danno vie d'uscita eccetto la salita. Questo fosso fa eccezione, perché siamo in riva al mare, non c'è un'ingannevole ingresso in discesa; chi finisce qui per caso, può effettivamente tornare indietro e salire per le decine di alternative più ragionevoli. Ma se qualcuno viene per cercare guai è bene che conosca l'avversario che ha dinanzi.  La salita parte subito ripida, 12%, presto 15% e poi si impenna ancora...


22%

...ma il punto davvero difficile è quello che, una volta superata la chiesa eponima, arriva dopo il sotttopassaggio dell'autostrada.
Il tratto dall'uscita del breve tunnel al primo tornante segna pendenze superiori al 27% e arriva quando già si è stanchini. 
Per giunta la salita è vicina al mare, altra ragione per mostrarsi diffidenti sono gli asfalti, spesso umidi e quasi sempre scivolosi.


la luce in fondo al tunnel


fuori o dentro il tunnel


La pendenza cala progressivamente nel tratto a tornanti: 20 % sul primo, 18% sul secondo, attorno al 15% il terzo, al 6% il quarto; dopodiché, essendo finita la terra a disposizione, la strada prosegue praticamente in pianura. A voler fare la battuta si potrebbe dire che dal tunnel si esce in questo punto.  

terzo tornante

quarto tornante


Epigrafe 

Il poeta triestino Saba compose questi versi pensando alla squadra della sua città, ma sembrano stranamente adatti ai bastioni di Grottammare e alla sua scoscesa collina:

 Giovani siete, per la madre vivi;
vi porta il vento a sua difesa.
V'ama anche per questo chi pedala,
dagli altri diversamente - ugualmente commosso.

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