Trabocco

La tua città, ch'è piena d' invidia sì, che già trabocca il sacco, seco mi tenne in la vita serena.

Fossi uguale guai. Ogni tanto tocca a recensire anche quelli e chiarire fin da subito dove si entra. Sono di quelle scorciatoie disegnate tra una collina e l'altra che possono diventare trappole per ciclisti troppo avventati/avventurosi. Se finite per caso nel Trabocco, per esempio, vi andate a mettete in un bel pasticcio, ma se avete i rapporti o le gambe giuste è sicuramente un'esperienza forte.
Il Fosso del Trabocco scorre tra Montecarotto e Poggio San Marcello, media Vallesina, lato sinistro del fiume. La strada di cui parliamo è piuttosto nota perché sul punto più profondo c'è un pubblicizzato e frequentato Parco del Trabocco.
Per raggiungere l'amena località, dai due paesi partono due strade che formano una bella "V": una precipita ripidissima  da Montecarotto, una, molto lunga e appena più diluita nelle pendenze, scende da Poggio San Marcello. Scegliete voi il verso guardando l'altimetria, ma sappiate che, qualunque sia la direzione scelta, uscire a rivedere il cielo non sarà agevole.




Salita a Poggio San Marcello

da Parco del Trabocco
 a Poggio San Marcello
Distance: 1.78 km
Elev. Gain: 195 m
Avg Grade: 11.1%
Max Grade: 25%
Min Elev: 205 m
Max Elev:  400 m
Fondo: Asfalto deteriorato
Climb Category: GPM 3
Strava Segment: 24516056
Tour Muri e fossi della Vallesina



E' un muro veramente duro, quasi estremo. La parte "Hard Climb" è lunga i soliti 750 m (qualcosa in più rispetto a quanto mostrato dal grafico dell'altimetria che considera solo dislivelli di 25 m) e ha una pendenza media del 16.5%. 
La parte più cattiva è quella più profonda: la prima rampa. Il tratto in questione inizia solo al 19%; è dopo la semicurva che la strada si impenna veramente e tocca punte del 25%.
Qui bisogna stringere i denti e guardare in basso. Nessun muro è più lungo di 6-800 m e nemmeno questo fa eccezione.  

Il tratto iniziale al 19%, ma dopo la curva la strada si impenna veramente

Mi correggo in parte: nessun muro è più lungo di 6-800 m, ma qualcuno fa eccezione. In questo caso, per esempio, dopo i primi durissimi 750 m c'è un altro chilometro buono di salita, ma è più facile, perché abbiamo ormai sotto le scarpe oltre la metà del dislivello e si cominciano a vedere il cielo e il paese. Il chilometro finale ha una pendenza media solo dell'8.5%, ma è comunque impegnativo, perché le gambe sono piene di acido lattico.

Si ricomincia a fare foto, vuol dire che il Trabocco ha ceduto prima delle nostre gambe


Un sospiro di sollievo si può tirare alla chiesa di Sant'Antonio in Trabocco. Si incrocia un'altra strada, c'è anche in tratto in contropendenza, sono tutti indizi che il peggio è ormai alle spalle.



L'altimetria parla di un ultima rampa difficile e infatti eccola. Da parte mia devo dire che mi ero già ripreso dagli sforzi brutali della prima parte, quindi l'ho superata agevolmente.

15% e non sentirlo

Siamo saliti troppo (mi pareva), caliamo sul paese

Selfie celebrativo con la maglia del Fan Club Purito


Salita a Montecarotto

da Parco del Trabocco
 a Montecarotto
Distance: 0.48 km
Elev. Gain: 70 m
Avg Grade: 15.6%
Max Grade: 25%
Min Elev: 205 m
Max Elev:  275 m
Fondo: Asfalto severamente deteriorato
Climb Category: GPM 4
Strava Segment: 24516056

Il lato Montecarotto l'ho fatto solo in discesa, quindi spreco poche parole. Posso dire che ha pendenze da ribaltamento, ma forse è meglio farlo in salita, ché la discesa è piena di buche.
Almeno in salita i cerchi non si rompono.
Sono 450 m di sofferenza e una piccola appendice pedalabile se uno vuole arrivare al paese. Sono misure non insolite; per chi bazzica il Conero questa rampa dovrebbe ricordare l'Accipicchia. Anche per l'asfalto "raffinato".



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