Passo Sallegri e Madonna di Montelago
Da MARCAMONTANA "I Piani di Montelago sono facilmente raggiungibili da Camerino, Sefro e Pioraco [...] due bacini carsici, che si distendono a quote leggermente diverse, che nel periodo estivo sono - apparentemente - asciutti, ma durante le altre stagioni accolgono ancora un laghetto, relitto dell'era glaciale. L'altopiano si trova in media a quota 950 racchiuso da due catene montuose: una parte dal Monte Igno e arriva fino al Monte Primo; l'altra è compressa tra il Monte Pennino ed il Monte Vermenone." L'area è destinata al pascolo e assomiglia (in piccolo e in basso) agli Altopiani di Castelluccio di Norcia che a loro vota assomigliano (in piccolo e in alto) alle Highlands scozzesi. Montelago è la location putativa del più importante festival di musica e cultura "celtica" d'Italia: il Montelago Celtic Festival, che però dal 2007, ha saggiamente pensato bene di traslocare nei vicini, ma meno appartati Piani di Colfiorito e di restituire la conca di Montelago tra i luoghi del silenzio.
Montelago (Passo Sallegri) da Serravalle di Chienti
Start: Serravalle di Chienti
Distance: 5.5 km
Elev. Gain: 371 m
Avg Grade: 6.5%
Max Grade: 12%
Min Elev: 648 m
Max Elev: 1019 m
Climb Category: 2
Suggested Route: da Pedalare con lentezza|Camerino-Montelago
Suggested Route: da Pedalare con lentezza|Camerino-Montelago
Passo Sallegri, alle pendici del Monte Sardigliano è una delle salite a metà strada tra l'Appennino fabrianese e i Monti Sibillini. Di qua sono salito tante volte, ma sempre da Sefro; la prima volta ero in GF e non ci avevo capito molto, a parte che:
1) avevo sopravvalutato la difficoltà dell'ascesa
2) avevo sottovalutato il panorama
Proprio il panorama meraviglioso dell'altipiano, totalmente privo di costruzioni eccetto la chiesa, ha fatto inserire il Passo Sallegri tra le prime 15 salite del Brevetto KOM Salite delle Marche 2019. Le caratteristiche tecniche non sono straordinarie, è invece straordinario il senso di isolamento di questo luogo dove si respira l'aria del cuore degli Appennini..
Rispetto alla ricognizione di Pelorandom il fondo è migliorato: c'è uno bello strato di asfalto nuovo, eredità del passaggio della Tirreno-Adriatico 2015.
Dalla parte di Serravalle "la strada sale subito per qualche centinaio di metri con pendenze sopra il 10%, per poi spianare per qualche altro centinaio di metri e riprendere senza tregua e sempre sopra il 10% fino all'abitato di Copogna a quota 800 m.
1) avevo sopravvalutato la difficoltà dell'ascesa
2) avevo sottovalutato il panorama
Proprio il panorama meraviglioso dell'altipiano, totalmente privo di costruzioni eccetto la chiesa, ha fatto inserire il Passo Sallegri tra le prime 15 salite del Brevetto KOM Salite delle Marche 2019. Le caratteristiche tecniche non sono straordinarie, è invece straordinario il senso di isolamento di questo luogo dove si respira l'aria del cuore degli Appennini..
Rispetto alla ricognizione di Pelorandom il fondo è migliorato: c'è uno bello strato di asfalto nuovo, eredità del passaggio della Tirreno-Adriatico 2015.
Dalla parte di Serravalle "la strada sale subito per qualche centinaio di metri con pendenze sopra il 10%, per poi spianare per qualche altro centinaio di metri e riprendere senza tregua e sempre sopra il 10% fino all'abitato di Copogna a quota 800 m.
Tratto in falsopiano per attraversare Copogna, dove migliora anche lo stato dell'asfalto."
Si seguono le indicazioni per Montelago e Sefro, percorrendo circa 500 m con pendenze abbordabili intorno al 7%, passando davanti al piccolo cimitero che all'occorrenza è dotato di fontanella.
Negli ultimi 2,5 km invece le pendenze tornano a farsi sentire, assestandosi su valori prossimi e talvolta di poco superiori al 10%.
Giunti al valico, perfettamente anonimo, si ha una bella vista sull'altipiano sottostante.
Montelago (Passo Sallegri) da Sefro
Start: Sefro
Distance: 11 km
Elev. Gain: 585 m
Elev. Change: 555 m
Avg Grade: 5%
Max Grade: 12%
Min Elev: 488 m
Max Elev: 1019 m
Climb Category: 2
Start: Torre del Parco
Distance: 21.0 km
Elev. Gain: 700 m
Avg Grade: 3%
Min Elev: 388 m
Distance: 11 km
Elev. Gain: 585 m
Elev. Change: 555 m
Avg Grade: 5%
Max Grade: 12%
Min Elev: 488 m
Max Elev: 1019 m
Climb Category: 2
Start: Torre del Parco
Distance: 21.0 km
Elev. Gain: 700 m
Avg Grade: 3%
Min Elev: 388 m
Per imboccare la salita, bisogna percorrere la ex statale 76, strada che, da Castelraimondo, porta a Nocera Umbra.
Giunti dentro l'abitato di Pioraco, il paese dei cartai (e, si dice, dei nomi pazzi) abbiamo già fatto un bel pezzo di salita.
Il paese è splendido, ma nasconde le sue bellezze e per goderle bisogna venire senza bici. Una pausa però è consigliata, altro non fosse che per ricaricare le borracce con l'acqua freschissima delle fontane dei giardinetti.
Personalmente eviterei l'ultima galleria e attraverserei il centro del paese, non fosse altro che per sentire l'odore di pane fresco dell'ultima volta che ci sono stato. In ogni caso, che si venga dal corso o dalla galleria, giunti alla piana si volta a sinistra (o a destra se scendete da Fiuminata) per andare in in direzione Sefro.
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Inizio della salita e del Comprensorio montano dell'Alto Potenza |
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Terza e ultima galleria prima di Pioraco. Meglio andare a destra e traversare il paese |
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Storici cartelli in uscita di Pioraco. Ma la salita vera è ancora distante |
La salita "ufficiale" inizia a Sefro e si può suddividere in tre tronconi: il primo decisamente facile, misura due chilometri, partendo dalla piazza del paese si arriva con una pendenza media del 2,5% fino alla prima curva a sinistra dove comincia la salita vera e propria.
Poco prima c'è una curiosa scultura dedicata alla trota e la partenza di un sentiero verso il nulla e verso una grotta nelle foreste ove dove aveva trovato rifugio Bernardo di Quintavalle, uno dei primi seguaci di San Francesco. (Sarebbe più corretto scrivere che il Beato Bernardo, ai ferri corti con il generale dell'Ordine Frate Elia, fu costretto a nascondersi per due anni, aiutato soltanto da un legnaiolo.) Dalla trota al primo valico che dà l'accesso ai Piani di Montelago mancano ca. 5 chilometri. E' salita vera.
Il secondo troncone è il più breve ma il più impegnativo: parte dalla suddetta curva e arriva al paesino di Sorti con una pendenza massima del 12% (non arriva a misurare neanche un chilometro); l'ultimo troncone, il più lungo da Sorti fino al valico; sono circa quattro chilometri con pendenze sempre intorno al 7% con brevi tratti al 9;
Poco prima c'è una curiosa scultura dedicata alla trota e la partenza di un sentiero verso il nulla e verso una grotta nelle foreste ove dove aveva trovato rifugio Bernardo di Quintavalle, uno dei primi seguaci di San Francesco. (Sarebbe più corretto scrivere che il Beato Bernardo, ai ferri corti con il generale dell'Ordine Frate Elia, fu costretto a nascondersi per due anni, aiutato soltanto da un legnaiolo.) Dalla trota al primo valico che dà l'accesso ai Piani di Montelago mancano ca. 5 chilometri. E' salita vera.
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All'altezza del sentiero verso l'eremo di Bernardo da Quintavalle inizia la salita vera |
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Si arriva con una pendenza media del 2,5% fino alla prima curva a sinistra dove comincia la salita vera e propria. |
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Primo valico, quota 980 In un boschetto trova’ pasturella/più che la stella – bella, al mi’ parere. |
Entrati nella conca di Montelago si procede sostanzialmente in pianura per un km e mezzo (trascuriamo lo sbalzo di 20 m tra i due pianori), poi tocca a salire di nuovo per uscire dal bacino carsico. Sarà meno di un km al 7-8% per arrivare agli oltre 1000 metri del Passo Sallegri.
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Il piano superiore è 40 m più elevato rispetto al piano inferiore, serve un penultimo sforzo |
Curiositates
Questa e altre opere che impreziosiscono Pioraco sono di Romualdo Severini, cittadino benemerito "sempre presente per aiutare nei momenti di bisogno e non solo" con cui ho avuto il piacere ci fare ina bella chiacchierata prima di iniziare la salita "tutt'ora punto di forza nel sostegno alle necessità piccole, ma grandi del paese fornendo un'opera disinteressata con entusiasmo e senso civico".
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A imitazione di Romualdo. se c'è bisogno di spostare un ciocco in mezzo alla strada, bisogna spostarlo |
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