8° tappa del Giro d'Italia 2025 - Le quattro salite della Giulianova - Castelraimondo erano tredici e precisamente: Maltignano, Croce di Casale, Casa Tasso, Amandola, Valico di Rustici, Cardagnano Alto, Sarnano, Valico di S.M. Maddalena, Cicconi, Montelago, Castel Santa Maria, Forca di Certopiano, Gagliole.
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(c) Marta Papa. Grazie anche al gruppo FB "Amici dei Piani di Montelago" |
Distance
194D+
3.799 m
Vi ricordate la tappa marchigiana del Giro 2024? Quella della fuga spettacolare di Alaphilippe?
Era stata presentata ufficialmente come "the stage of the low walls (the non-extreme ones)", la giornata dei “muri ragionevoli”. Eppure, si era rivelata una delle più avvincenti della prima metà del Giro, complice anche un muro finale tutt’altro che ragionevole.
Anche la tappa marchigiana di quest’anno, a prima vista, sembra destinata a passare inosservata, schiacciata com’è tra tre frazioni molto più appariscenti: il tappone appenninico di Tagliacozzo, la tappa sugli sterrati di Siena e la cronometro di Lucca.
Ma sarebbe un grave errore sottovalutarla. Un semplice trasferimento non misura 200 chilometri né accumula 3.800 metri di dislivello—ben 30 km e 400 metri di dislivello in più rispetto al giorno prima.
Tra Giulianova e Castelraimondo è possibile dare il nome a 13 salite e precisamente: Maltignano, Croce di Casale, Casa Tasso, Amandola, Valico di Rustici, Cardagnano Alto, Sarnano, Valico di S.M. Maddalena, Cicconi, Montelago, Castel Santa Maria, Casa La Forca, Gagliole. Di queste quattro sono classificate come GPM e almeno un paio, nel finale, menano abbastanza per meritarsi un po' d'attenzione.
Vedremo nell'ordine 1. Croce di Casale, 2. Valico di S. M. Maddalena (a.k.a. Sassotetto), 3. Passo Sallegri (Piani di Montelago) e, soprattutto, le due salite più interessanti per la corsa: 4. Castel Santa Maria, 5. Gagliole. Le altre salite sono catalogabili tutte assieme come il "logorìo del ciclismo moderno": ci sono, ma sulle gambe si sentono solo a fine tappa.
1. Croce di Casale - km 61
Start: Arena di Roccafluvione
Finish: Croce di Casale
Distance: 8 km
D+: 383 m
Avg Grade: 4.8%
Max Grade: 8%
Min Elev: 346 m
Max Elev: 738 m
Climb Category: 3
Come salita il Passo di Croce di Casale non ha molto da dire (8 km al 4.5%), figurarsi a 136 km dal traguardo, ma ci sono i punti del Gran Premio della Montagna di terza categoria e potrebbe essere il trampolino di lancio per una fuga. Le case cantoniere dismesse, i paesi più grandi del consueto ricordano la gloriosa storia del valico, per nostra fortuna, declassato dopo la costruzione di un traforo, alla funzione di una ciclabile. Il silenzio, la schiena boscosa dei monti rendono questa salita particolarmente gradevole.
2. Valico di S.M. Maddalena - km 105
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Start: Morelli SP78
to: Valico S. M. Maddalena
Distance: 16 km
Avg Grade: 7.8 %
Max Grade: 14 %
Climb Category: 1
Min Elevation: 465 m
Max Elevation: 1465 m
D+: 1035 m
D-: 35 m
Trattasi della salita più conosciuta delle Marche: è lunga (14 km da Romani, 16 km partendo dal ponte sulla Tennacola), impegnativa (8-9% medio) e, nella parte centrale, tra i chilometri 6 e 7, decisamente ripida: 11% di media con vari picchi al 14%.
Vanno presi con le pinze soprattutto alcuni passaggi:
- Appena superata l'ultima casa di Piobbico c'è un tratto in doppia cifra fino al tornante 1; la strada è sempre larga, l'aumento della pendenza è progressivo e si rischia di esagerare. Il chilometro dopo il primo tornante è un po' più semplice (7,5%), ma poi la strada non scende mai sotto il 9%.
- Il tratto peggiore tra il tornante 2 e 3: per due km le pendenze viaggiano bel oltre il 10%, le punte toccano di sicuro il 14%. Il tratto più iconico è tra il tornanti 4 e 5, dove la strada si apre un pertugio tra le rocce e si passa sotto il Sassone.
- Dopo Fonte Lardina (l'incrocio Maddalena-Sassotetto) ci sono ancora tre tornanti e un bruttissimo drittone. Circa 10 minuti di ascesa per i comuni mortale, probabilmente 6 per i pro, ma molto dipende dal vento.
Salire quassù, infatti, è sempre un rischio: tra nebbia, canicola e vento trovare le condizioni ideali non è facile; ricordate cos'è successo alla Tirreno Adriatico 2023? Salite delle Marche si vanta di non scrivere cose a vanvera. Per conoscere meglio la salita vedi:
Salite delle Marche | Pizzo di Meta-Sassotetto
3. Passo Sallegri (Piani di Montelago), km 152
Start: Serravalle del Chienti
Distance: 5.5 km
D+: 371 m
Avg Grade: 6.5%
Max Grade: 12%
Min Elev: 648 m
Max Elev: 1019 m
Climb Category: 3
Dalla parte di Serravalle la strada sale subito per qualche centinaio di metri con pendenze sopra il 10%, per poi spianare per qualche altro centinaio di metri e riprendere senza tregua e sempre sopra il 10%. Dopo 500 metri in pianura che terminano al bivio verso di Copogna (quota 800 m) si trovano gli ultimi 500 m con pendenze abbordabili intorno al 7%. Negli ultimi 2,5 km pendenze che tornano a farsi sentire, assestandosi su valori prossimi e talvolta di poco superiori al 10%.
4. Castel Santa Maria, km 177

Start: Castello di Lanciano/SP 361
Distance: 4.2 km
Elev. Change: 195 m
D+: 325 m
Avg Grade: 4.6%
Max Grade: 18%
Min Elev: 320 m
Max Elev: 515 m
Climb Category: 4
Strava Segment: 7751551
La salita vera, quella che merita attenzione, inizia al ponte sul Rio Cimarolo, dopo 3 km di strada pedalabile con qualche contropendenza. E' questo il famoso "tratto che mena"; per un chilometro abbondante la più classica salita a gradoni diventa un vero e proprio muro. In particolare è il primo male quello che oppone le pendenze "migliori", facendo segnare punte, almeno, del 13%.
Seguono 300 metri pedalabili che offrono una bella vista sulle vigne e le colline dell'Alta Valle del fiume Potenza.
Le montagne sul lato opposto della vallata sono quelle che celano gli altipiani di Montelago.
Tutte queste cose ho avuto il tempo di pensarle la mia prima volta, perché avevo l'impressione che il peggio fosse finito, ma non era così; c'è un altro muro di 300 metri al 14% prima di arrivare alla cerchia murata del borgo.
Per quanto anche loro arrivano con 3400 metri nelle gambe, questa di Castel Santa Maria non può essere considerata troppo dura per dei professionisti e, forse, è comprensibile che non sia stata fregiata di un GPM. Tuttavia merita la segnalazione anche ai cicloturisti, ché è davvero una gran bella strada, dal fondo appena rifatto e movimentata da saliscendi e da orizzonti variabili.
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(c) lavalledelpensare.it |
5. Gagliole
Per i corridori questa dovrebbe essere l'ultima occasione. Sulla carta sembra una salita innocua: 6 chilometri al 2% di pendenza media. Ma basta ingrandire l'altimetria per scoprire la verità: non è una sola salita, ma una combinazione di tre colpi: prima un’ascesa dolce di circa 3 chilometri, poi una discesa, infine muro secco di 700 metri. Un uno-due che potrebbe fare più selezione di quanto avevamo previsto il giorno della presentazione del percorso.
Trattare questi due segmenti come un’unica salita sarebbe fuorviante. È più corretto distinguerli: la prima parte si conclude nei pressi del casale la Forca, in Contrada Certopiano; la seconda è il muro vero e proprio che porta direttamente davanti alla Rocca di Gagliole.
La prima ascesa non fa paura: sarà affrontata ad alta velocità, anche perché i primi 1500 metri sono un semplice falsopiano. Nella seconda metà le pendenze si fanno più regolari, con l’unica irregolarità di un breve tratto al 11%, lungo appena un centinaio di metri.
Un lungo rettilineo porta al dosso di Casa la Forca, dopo di ché cambia tutto. Ci sono gli ultimi 500 metri di discesa dolce, dai quali si vede, per la prima volta la Rocca di Gagliole, che spunta dal bosco, poi inizia una discesa ripida di un chilometro (con un dislivello negativo di 90 metri) introduce alla parte decisiva. La strada è buona, ma presenta curve veloci e un restringimento all’altezza della frazione Acquosi. Qui il posizionamento sarà fondamentale: in tanti vorranno trovarsi nelle prime posizioni per affrontare il muro di Gagliole, che inizia subito dopo il ponticello sul Fosso Mignano, proprio al termine della discesa.
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Giù da Casa la Forca |
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La vedi Gagliole? |
Start: Matelica, chiesa di San Rocco
Finish: Casa la Forca
Distance: 4.2 km
Min Elev: 349 m
Max Elev: 475 m
D+: 126 m
Avg Grade: 3.3%
Max Grade: 12%
Start: Fosso Mignano
Finish: Gagliole
Distance: 0.75 km
D+: 87 m
Avg Grade: 10.5%
Max Grade: 18%
Min Elev: 389 m
Max Elev: 476 m
Climb Category: 4
E' facile immaginare che la bagarre inizierà già lungo la tortuosa strada di Acquosi. Si potrebbe dire che il muro di Gagliole inizia in discesa. Chi vuole vincere la tappa deve gettare le basi quando ancora si scende, attaccare e percorrere in apnea:
- i due minuti del muro (calcolando una VAM probabile di 2300 m/h),
- la discesa verso il fondovalle
- i tre minuti finali di finta pianura.
Lo slancio dato della discesa si esaurisce dopo dieci metri di salita, ma sarà importante trovarsi in buona posizione già alla prima curva, perché il muro è corto e si farà a tutta dall'inizio alla fine.
Le caratteristiche del Muro di Gagliole sembrano proprio quelle del cosiddetto
Modulo MAD: 7-800 metri al 10% medio e punte al 15%.
Il profilo mostra una rampa iniziale, un tratto di 400 metri con pendenze tra 8-9% e gli ultimi 300 m sempre più ripidi. Il segnale stradale a metà salita indicava 10% è stato aggiornato a un più corretto 13%.
Non è duro come la Patuccia dello scorso anno, che infatti vale quasi due MAD, ma la tappa nel suo complesso è molto più dura. E' facile pensare che non arriveranno in molti all'attacco di questo strappo le cui pendenze dovrebbero essere più che sufficienti a fare selezione.
Ci sono muri anche nelle immediate vicinanze che valgono due o tre MAD, ma piazzato come ultimo scherzo di giornata anche un MAD solo è sufficiente a fare la differenza.
Probabilmente in questa tappa non ci saranno differenze tra gli uomini di classifica, ma è probabile che ci sia un vincitore in solitaria piuttosto che l'arrivo di un gruppetto
Per gli emuli che vogliano provare il percorso in bici, ecco la traccia, la stessa dei girini con in più qualche deviazione culturale nel centro del borghi.
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