Valico delle Arette
Il Santuario sorge a quota 1000. Per arrivare alle Arette (quota 1113) c'è ancora un altro paio di chilometri pedalabili, l'ideale per godersi uno dei panorami più potenti dei Sibillini. Le Arette, va detto, sono un obiettivo culturale prima ancora che tecnico.
![]() |
1113 metri sul livello del mare. E' uno dei punti più panoramici dei Sibillini, sul culmine di un vasto altipiano che conserva il più bel santuario rinascimentale della Regione. Guardando dal valico verso Macereto, le acque che scorrono a destra finiscono nell'Adriatico, quelle a sinistra nella Nera e quindi nel Tevere e quindi nel lontano Mar Tirreno.
Sono tre i versanti da cui è possibile arrivare in cima a questo passo appenninico, secondario, ma molto interessante. Due salite partono da Visso (la seconda delle quali, per evitare confusioni, la faremo cominciare da Ussita).
Un terzo versante, assai più lungo, ma complessivamente più facile parte, invece, dal Lago di Fiastra.
Le Arette sono un un obiettivo culturale prima ancora che tecnico. Da dovunque la si prenda, di per sé, la salita non è molto lunga o non ha grandi pendenze o dislivelli notevoli, ma è proprio al centro dell'Appennino e può essere il punto di passaggio per splendidi giri. Ne consigliamo due, tecnicamente un po' estremi, ma che possono essere d'ispirazione anche per chi non si sente molto allenato. Ad accorciare la traccia ci vuole poco.
- La via del Giovane Favoloso: "Verso l'infinito e ritorno": è il tracciato della vecchia randonnée della Fondo Leopardiana. Unisce la finestra di Leopardi ai Monti Azzurri che ne erano l'ultimo orizzonte, nonché il luogo dove è stato scritto l'Infinito a quello dove il manoscritto dell'Infinito è conservato.
Distance: 219 km
D+: 3800 m
GPX: Strava - Komoot
Prati di Santa Margherita e Valico delle Arette da Visso
Start: Borgo Sant'Antonio - Visso
Distance: 10.0 km
Elev. Gain: 530 m
Avg Grade: 5.3 %
Max Grade: 14 %
Min Elev: 640 m
Max Elev: 1110 m
Climb Category: GPM 2
to: Santa Margherita
Distance: 5.0 km
Elevation Gain: 369 m
Avg Grade: 7.41 %
Cerchiamo di capire di quale strada stiamo parlando, ché c'è un garbuglio di toponimi che rischiano di mandare in confusione. La strada è quella vecchia del Valico delle Fornaci. Sull'incrocio a quota 815 si prende a destra la direzione di Macereto. Il punto più alto, a quota 1009, è posto in mezzo ai Prati di Santa Margherita, da cui il primo toponimo con cui classifichiamo la salita.
Per arrivare alle Arette però c'è ancora da pedalare: si devono scendere 60 m, si deve risalire fino al Santuario e proseguire sui pascoli dominati dal massiccio del Monte Bove per un altro paio di chilometri. Chiaro? 10 chilometri spaccati da Visso di una salita che definre discontinua è poco.
La montée comincia in modo molto graduale da Borgo Sant'Antonio. Dopo un tratto più impegnativo (600 m al 10%) e prima di arrivare alla galleria, si abbandona la strada principale per imboccare la vecchia statale, perfettamente raccordata sulla destra di un'ampia curva. E' una strada ormai secondaria, ma ancora ben asfaltata, che passa sopra la galleria moderna e arriva al vero Valico delle Fornaci.
Sono stati pedalati tre chilometri dal Borgo Sant'Antonio. Si dice che, data la quota bassa (solo 815 m) e la "chiusura" delle montagne circostanti, basta un raggio di sole per trasformare l'ultimo chilometro in una piccola fornace, ma mi sembra una sciocchezza, la classica leggenda di montagna.
Proprio sul punto di valico, si incrocia sulla destra la nostra strada che sale al Santuario del Macereto. E' questo il tratto più impegnativo: prima un chilometro al 9%, poi un secondo chilometro al 13%, un vero muro che termina al centro della predetta prateria a quota 1009.
![]() |
c) Gruppo Sportivo Matelica Guarda dietro di te, Simo |
La parte più difficile è dietro le spalle, la parte più panoramica l'abbiamo davanti agli occhi. Dallo scollinamento c'è un chilometro e mezzo di discesa poi un chilometro e mezzo di salita per ritornare a quota 1000 al Santuario. Per arrivare alle Arette (quota 1113) c'è ancora un altro paio di chilometri pedalabili ideali per godersi uno dei panorami più potenti dei Sibillini.
![]() |
(c) Manuel Pierdominici "un altro paio di chilometri pedalabili ideali per godersi uno dei panorami più potenti dei Sibillini" |
Valico delle Arette dal Lago di Fiastra
Start: San Lorenzo al Lago
Distance: 15.8 km
Elevation Gain: 416 m
AVG Grade: 3.2%
Max Grade: 12%
Min Elev: 697 m
Max Elev: 1113 m
Strava Segment: 10280646
Una salita affascinante e ricca di atmosfera che parte dalle rive del Lago di Fiastra e si sviluppa attraversando Fiastra e Cupi. La strada, tutta asfaltata, prosegue tra pascoli e silenzi fin sull’altopiano di Macereto, dominato dal santuario omonimo e dai vasti panorami dei Sibillini. L’ascesa si conclude al suggestivo sulle Arette, valico secondario ma di grande bellezza, al confine tra Marche e Umbria.
Circa 16 km di salita dolce ma costante, con grandi chilometri panoramici e pochissimo traffico.
Valico delle Arette da Ussita
Start: Ussita
Distance: 5.8 km
Elevation Gain: 416 m
AVG Grade: 7.2%
Max Grade: 12%
Min Elev: 697 m
Max Elev: 1113 m
Il versante ussitano delle Arette è il più impegnativo, anzi è l'unico effettivamente impegnativo se affrontato dopo l'ascesa di Frontignano. Il dislivello non è tanto, ma è salita vera. A parte il primo chilometro e mezzo la strada sale con una pendenza media dell'8% e in due punti si impenna sicuramente anche oltre il 12%.
La cosa brutta della salita è che davanti ai nostri occhi ci sono solo le ginestre. Ci si deve limitare a salire, ma non è inutile sapere che ci guarda le spalle la più imponente parete calcarea dei Sibillini; se non non la possiamo gustarne la vista in salita, possiamo pensare che il panorama sarà un premio ancora più bello quando saremo arrivati in cima.
I professionisti della TA non ci avrebbero fatto caso, ma i cicloamatori devono: la vista dall'alto sui monti e sul Santuario Bramantesco di Macereto più sotto, a quota 1000 è tra i più belli della Regione.
Le ultime tre foto e i video ospitati in questo post sono stati girati dai ragazzi del Gruppo Ciclistico Matelica. In particolare i video meritano attenzione: sono stati in occasione della loro ricognizione della 5° tappa della Tirreno Adriatico 2016 Foligno-Monte San Vicino.
Gli arditi ragazzi del Gruppo, che più volte sono stati generosi informatori per Salite delle Marche, hanno provato la tappa il 6 febbraio, in una delle tante giornate quasi primaverili dell'inverno 2016. C'era il sole, ma la sciarpina era comunque meglio portarla, viste le temperature un po' rigide della mattina, comprese tra -7 e -4°C. In tempi normali non sarebbe stato assolutamente possibile valicare su nessuna delle salite, ma come potrete vedere dal video questa volta, con un po' d'attenzione, è stato possibile transitare addirittura con le bici da corsa. La montagna si è presa la rivincita proprio nelle due settimane della Tirreno Adriatico e così la Corsa dei due Mari si è dovuta ritirare davanti alla Natura per la seconda volta su due tentativi (2011 e 2016). In estate c' stato il terremoto e così Frontignano e le Arette restano salite ciclisticamente inviolate.
Commenti
Posta un commento