Tirreno-Adriatico 2024: tutte le salite della 6° tappa Sassoferrato - Monte Petrano
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Il castello di Sassoferrato, secondo RCS |
La 6° tappa della Corsa dei due Mari è un cervellotico ricciolo sulle colline dell'Alta Marca seguito da un anello intorno ai monti Nerone e Petrano. E' una tappa a dimensione umana, perché, pur essendo l'unica tappa determinante per la classifica generale, troppo dura non è: 3100 metri in 180 km (per capirsi, la Foligno-Sassotetto, nel 2018, ne faceva 4500). Significa che gli organizzatori sono andati a scegliere strade che non diano problemi, prima della salita decisiva al monte di Cagli.
A meno di improbabili tormente, la tappa si svolgerà in modo regolare, perché l'altitudine del Petrano non è estremamente elevata (1100 metri) e, soprattutto, non c'è la discesa; mal che vada i ciclisti avranno tempo di cambiarsi e di scaldarsi prima di tornare a valle.
Le pianure della 6° tappa sono, anche oggi, zero, nessuna. Le salite, invece, sono dieci: di queste cinque sono degne di attenzione, sebbene, in effetti, l'unica salita davvero importante sarà l'ultima. Ad ogni modo le salite non insignificanti di oggi sono:
- Forchetta di Fonte Avellana (6.4 km, D+ 330 m, GPM 2°cat)
- Valico di Monte Romualdo (7.8 km, D+ 277 m.)
- Pian di Trebbio (7.2 km, D+ 350 m)
- Valico di Moira (2.2 km, D+ 200 m GPM 3°cat)
- Monte Petrano (10.5 km, D+ 824 m GPM cat. S)
Forchetta di Fonte Avellana da Serra Sant'Abbondio
L'eremo di Fonte Avellana non lo vedi finché non ci sbatti il muso contro, nascosto com'è in una conca rocciosa fitta di querceti. Sopra il portale una lapide dantesca ribadisce che, nei secoli, poco è cambiato.
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Start: Serra Sant'Abbondio (PU)
Distance: 6.4 km
Elev. Gain: 332 m
Avg Grade: 5.2%
Max Grade: 12%
Min Elev: 447 m
Max Elev: 781 m
Climb Category: 2
Salita molto interessante che attraversa una zona affascinante per natura e per architettura. Siamo sul versante orientale del Monte Catria. La strada si allunga in una valletta appartata scavata dal Fiume Cesano.
La salita inizia all'incrocio con la strada che scende da Leccia, ma nei primi 3.5 km si guadagnano appena 100 m di quota lungo la parte di valle meno angusta, che, non a caso, è denominata la Val Grassa. A quota 549 si giunge a una sorta di bivio geologico: il fiume si perde a sinistra verso la boscosissima Balza dell'Aquila, invece la Strada Provinciale Avellana sterza bruscamente a destra su una valletta appartata e, finalmente, si mette a salire. Da questo punto al valico mancano 2800 metri, pendenza media 8%.
La prima parte è un non inatteso drittone di 500 m con pendenza media del 10%; prima o poi, si deve pagare il dazio del falsopiano iniziale.
Il drittone termina alla cappella di S. Albertino (quota 600), primo segno dell'antica presenza monastica in questa valle. La valletta è particolarmente stretta e S. Albertino è solo la prima di una serie di cappelline che punteggiano il sentiero che conduce all'Eremo.
La strada moderna, invece, inizia qui una serie di sei tornanti che, in circa un chilometro, porta a quota 700. Invisibile dalla strada, si cela, tra alberi secolari, l'eremo millenario di Fonte Avellana (quota 700), la cui presenza si manifesta prima alle orecchie che agli occhi; di solito si sentono le campane prima di vedere le bianche pietre del Monastero.
La Comunità Monastica celebrata dalle terzine di Dante ha iniziato la sua storia nell’ottava decade del X secolo, quando fu fondata da San Romualdo e ha raggiunto l'apice sotto San Pier Damiani. Nel XIV secolo il Monastero è confluito nella congregazione camaldolese.
L'ingresso all'Eremo è posto sul quinto tornante (c'è anche un ristoro e la possibilità di prendere l'acqua). Comincia qui il tratto più suggestivo della salita: completamente solitario, ma con la fabbrica del grande monastero che, finalmente, si mostra nella sua austera bellezza. Tutti al 7% fino alla Forchetta.
Foto e maggiori dettagli in: Salite delle Marche|Forchetta di Fonte Avellana
Pian di Trebbio da Pian di Molino (Apecchio)
Si tratta della prima parte della Salita del Monte Nerone da Apecchio, sette chilometri piuttosto pedalabili che, dalla fabbrica della birra Amarcord (e di tutte le birre "artigianali" che riempiono gli scaffali di tutti i discount italiani) al baretto sul quadrivio di Pian di Trebbio. A sinistra la strada salirebbe ai 1500 metri del Monte Nerone, ma sabato la corsa prosegue dritta in discesa verso Serravalle di Carda e Moria.
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Start: Pian di Molino (PU)
Distance: 7.2 km
Elev. Gain: 350 m
Avg Grade: 5%
Max Grade: 9%
Min Elev: 420 m
Max Elev: 770 m
Climb Category: 3
Valico di Moria da Pian di Polea
Non abbiamo altra scelta dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria. State in guardia!
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Start: Pian di Polea (Cagli)
Distance: 2.2 km
Elev. Gain: 200 m
Avg Grade: 9.2%
Max Grade: 14%
Min Elev: 390 m
Max Elev: 590 m
Climb Category: 3
Salita corta, ma impegnativa. Si imbocca dalla strada che scende da Serravalle di Carda verso Cagli, ca. 500 m dopo il bivio verso Pianello, seguendo l`indicazione per Moria; sulla sinistra vi è anche una targa che celebra la tappa del Giro del centenario, descrivendone lunghezza e dislivello. Il cartello in questione è una delle notizie più brutte per chi è intenzionato a fare il trittico dei tre monti Nerone-Catria-Petrano, ma è meglio saperlo prima di attaccare la grande salita c'è da passare lassù, a Moria,
Primi 200 m in discesa, poi, prima di aver superato la prima e unica casa, provvedete a cambiare rapporto, perché si sale subito al 13%. Breve tratto di riposo (l`unico) in curva, quindi primo tornante per poi continuare sempre vicino al 10% di pendenza.
Sui tornanti centrali si trova anche la pendenza maggiore che il mio Polar indica al 14% .
Entrati nel paesino di Moria, si continua a salire con pendenze più moderate, tra il 7 e l`8% fino alle ultime case, dove, finalmente, termina la salita.
Falsopiano seguito da una breve discesa e un breve strappo all'8% è l`ultima fatica prima della discesa su Palcano e Cagli.
Foto e maggiori dettagli in: Salite delle Marche | Valico di Moria
Monte Petrano
E' la montagna più bassa del trittico del nord, ma non è affatto la più facile. Nobilitato dall'arrivo della tappa regina del Giro del Centenario, il Monte Petrano è molto frequentato dai cicloamatori fanesi e non solo. Dopo la morte di Michele Scarponi il Comune di Cagli ha fatto erigere sul valico un monumento dedicato al più amato ciclista marchigiano e a tutte le vittime della strada. I cippi di solito ai ciclisti piacciono. Questo del Petrano un po' meno, per un sacco di buoni motivi.
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Start: Cagli (PU)
Distance: 10.4 km
Elev. Gain: 824 m
Avg Grade: 7.8%
Max Grade: 13%
Min Elev: 277 m
Max Elev: 1101 m
Climb Category: HC
Valida per il brevetto:
Le pendenze danno subito il loro meglio, arrivando e mantenendosi per i primi due chilometri sempre intorno al 10-11%. Un inizio shock al quale segue un breve tratto di respiro proprio quando si incontra il cartello chilometrico dei 2 km. Poi la salita riprende come e peggio si prima per almeno altri 2 km.
Dal 4° km in poi, i tratti di respiro sono un po' più frequenti, ma quando la strada "sale" le pendenze raggiungono comunque valori a due cifre.
Il picco del 13% lo si ha intorno al km 5.5, ma c'è salita dura fino al tornante 11; solo dopo la salita si calma, ma se si è spinto troppo all'inizio... i danni sono fatti.
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(c) Alefederico - I tornanti del Monte Petrano |
La sequenza finale di sette tornanti è il segmento più spettacolare della salita. La pendenza qui sarà dell'8-9%, ma, soprattutto, in primavera si potrebbe incontrare tanto vento. Una volta mi è capitato di salire a 25 all'ora prima del tornante e sotto i 15 subito la curva. Un'altra volta si saliva bene, ma sui tornanti con vista sul Monte Nerone si rischiava seriamente di essere ribaltati. Insomma, bella e scorbutica questa salita. E abbastanza ripida perché i big facciano la differenza. Certo difficile che si creino distacchi superiori ai 30-40" a meno che non ci sia un Pogacar formato Carpegna, che però avrebbe già ammazzato la corsa nelle tappe precedenti. Anche un Vingegaard formato Carpegna (che arrivò a poco più di un minuto dallo sloveno) dovrebbe dissuadere ogni velleità di attacco.
Foto e maggiori dettagli in: Salite delle Marche | Monte Petrano da Cagli
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Fermatevi, che se scendete dall'atra parte vi giocate i cerchi! |
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