Stage #12: Martinsicuro-Fano, la tappa dei muri proditoriamente ragionevoli
So-called “stage of the low walls” (the non-extreme ones). After an initial stretch along the Adriatic sea until Civitanova Marche, we leave the coast and face a rather undulating route made of 10 more or less demanding ups and downs (only some are KOMs). The last uphill section, located at 12 km from the finish line, is suitable ground to build a margin and avoid a bunch sprint.
Distance: 193 km
D+: 2.237 m
«Gentili signore e signori, buongiorno... è la dodicesima tappa del Giro d'Italia 2024, la cosiddetta “fase dei muretti (quelli non estremi)", per dirla con il traduttore di Google.»
Il concetto di "muretto non estremo" in verità ci sfugge; nella nostra non breve esperienza sulle strade dell'entroterra marchigiano, abbiamo incontrato solo colline delle quali non ci si può fidare, magari brevi, ma sempre traditrici.
La 12° tappa del Giro d'Italia 2024 affronta nelle fasi iniziali 53 km di lungomare, dagli Abruzzi fino a Civitanova Marche; qui la corsa lascia la costa e prende quella che una poiana definirebbe una scorciatoia sopra le colline fino a Fano. Sulla mappa l'evidenziatore rosa passa sopra una decina di corsi d'acqua e, ça va sans dire, su una decina di creste collinari, che rappresentano altrettante occasioni per lanciare una fuga.
La 12° tappa del Giro d'Italia 2024 affronta nelle fasi iniziali 53 km di lungomare, dagli Abruzzi fino a Civitanova Marche; qui la corsa lascia la costa e prende quella che una poiana definirebbe una scorciatoia sopra le colline fino a Fano. Sulla mappa l'evidenziatore rosa passa sopra una decina di corsi d'acqua e, ça va sans dire, su una decina di creste collinari, che rappresentano altrettante occasioni per lanciare una fuga.
Una tappa classificata da due stelle, che non andrebbe sottovalutata troppo: la "scorciatoia" impone 2200 metri di dislivello in 140 km e alcune delle "salitelle" che si incontrano sulla strada hanno pendenze che istigano agli allunghi.
Segnaliamo come punti di partenza ideali per una fuga, nonché ottimi appostamenti per fare le foto:
- il fosso dell'Asola tra Montecosaro e Montelupone,
- il Muro di San Pietro a Recanati
- l'ultimo gibbo dopo Cuccurano: la Patuccia.
Il Garibaldi sostiene che quest'ultimo tratto di salita, situato a 12 km dal traguardo, sia un terreno "adatto per costruire un margine ed evitare uno sprint di gruppo". Magari è più probabile che arrivi una fuga partita molto prima, ché si spera che le squadre dei velocisti non si facciano scappare l'occasione proprio negli ultimi minuti di corsa, ma c'è da dire che il Muro della Patuccia, con quei 400 metri al 17% e punte del 23% potrebbe fare fuori diversi corridori.
Questa è la successione dei principali strappi che verranno affrontati a velocità overkom dal gruppo. Ovviamente sono indicazioni meno inutili per i cicloturisti che per gli spettatori:
#1 Montecosaro
Distance: 8 kmAVG grade: 2.7%
Max grade: 14.8%
D+: 240 m
Strava Segment: 6774085
#2 Asola (giù e su)
Distance: 3.2 kmAVG grade: -0.9%
Max grade: 12%
D+: 100 m
Strava Segment: 6774085
#3 Recanati - Muro di San Pietro
Distance: 2.2 km
AVG grade: 8.8%
Max grade: 18%
D+: 200 m
Strava Segment: 19531618
Vecchia conoscenza dei corridori, era il muro più "facile" affrontato - tre volte - nella tappa dei muri più dura della storia, nella Tirreno Adriatico 2019 (qui andò via Fulgsang e lo rividero all'arrivo). La salita dallo Spaccio Romitelli è lunga in tutto 3 km, ma il primo non è significativo (4% medio). Desta una certa attenzione, invece, il primo "male", che inizia dopo 1250 m: è lungo 500 m, ha una pendenza media del 15% e una punta, in corrispondenza della chiesa di San Pietro, che il Garmin ha quantificato al 23%. Dopo 300 m normali (ca. 8%) la strada spiana e addirittura si scende leggermente di quota.
Ma Recanati è decisamente più in alto, si capisce che non può durare a lungo.
In piena città ci aspetta un altro strappo di 300 m con pendenze progressivamente crescenti tra il 12% e il 19%. Vedi anche: speciale-tirreno-adriatico-2019
#4 Osimo dal Cerretano
Distance: 6.7 km
AVG grade: 2.4%
Max grade: 12%
D+: 140 m
Strava Segment: 36723182
#5 Osimo Villa e Costa dei Gatti
Altra vecchia conoscenza dei corridori, era il muro su cui è esploso la tappa dei muri del Giro 2018. Stavolta, a 93 chilometri dalla linea d'arrivo, i suoi 400 metri al 14% non faranno danni gravi, ma serviranno e frustrare quanti pensavano a una giornata di riposo
#6 Monsano
AVG grade: 4%
Max grade: 8.1%
D+: 164 m
Strava Segment: 36723219
Salita fino a Ripe, breve discesa e poi risalita fino alla frazione di Croce.
#8 Patuccia e Monte Giove
Distance: 1 km
AVG grade: 10%
Max grade: 23%
D+: 103 m
Strava Segment: 10242941
A conferma del fatto che non esistono "muretti meno estremi", questa è lo stereotipo della salita traditrice, a partire del nome che sembra un vezzeggiativo: a una rampa iniziale molto ripida seguono 350 metri piatti che falsano completamente la pendenza media. E poi arriva la mazzata: una rampa criminale di 400 metri al 17% medio con picchi che vanno ben oltre il 20% segnato dal Garibaldi. Questa parte Hard Climb della salita di via Patuccia si può vedere bene nel segmento strava, che il popolo del ciclismo ha battezzato "Inferno Nero": strava.com|segments 20297151
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