La quarta forca: Forca di Giuda
Il Cardosa, sul cui fianco inizia la salita, è il gran monte a forma di cuneo che ci si trova davanti discendendo la Spina di Gualdo. Alto 1818 m, svetta 4-500 sulle altre cime che sorgono sul lato sinistro del Fiume Nera, ma gli fanno ombra i grandi Sibillini che dall'altra parte del fiume superano abbondantemente quota 2000.
Il Monte delle Rose (1861 m ) è una delle cime che separano Castelluccio da Norcia. Nei mesi che seguirono il grande terremoto che ha distrutto le case di Castelluccio, da questo monte passava l'unica strada che consentiva di raggiungere gli altipiani delle lenticchie.
La quarta forca, che dà l'accesso agli altipiani e, dall'alto, li domina, è chiamata Forca di Giuda; si trova a quota 1796, in una grinza della terra tra il Monte delle Rose e il Monte Patino.
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From: Visso
To: Forca di Giuda
Distance: 20.8 km
D+: 1391
Elev. Change: 1191 m
Avg Grade: 6.7%
Max Grade: 16%
Min Elev: 605 m
Max Elev: 1796 m
To: Castelluccio di Norcia
Distance: 27.8 km
Strava Segment: routes|328...72
Suggested Route: MTB a M. delle Rose, Passo Cattivo, Macereto
Il Cardosa è il gran monte a forma di cuneo che ci si trova davanti discendendo la Spina di Gualdo. Alto 1818 m, svetta per 4-500 metri sulle altre cime che sorgono sul lato sinistro del Fiume Nera, ma gli fanno ombra i grandi Sibillini, che, dall'altra parte del fiume, superano abbondantemente quota 2000.
Il Monte delle Rose è molto più difficile distinguerlo, tra dozzine di cime, che separano Castelluccio da Norcia.
La carrareccia che parte da Borgo San Giovanni a Visso e sale verso la Cardosa, dopo 21 km di salita quasi ininterrotta, culmina su questa Forca, a quota 1796, che, sebbene meno nota rispetto alle tre forche asfaltate (Forca di Gualdo, Forca di Presta e Forca Ventosola) rappresenta a pieno titolo una delle porte d'accesso ai celebrati altipiani della lenticchia. Nei mesi che seguirono il grande terremoto che ha distrutto le case di Castelluccio, da questo valico, che corre tra il Monte delle Rose (1861 m) e il Monte Patino (1883 m), passava l'unica strada che consentiva ai mezzi di raggiungere gli altipiani.
Dal punto di vista ciclistico è una salita molto lunga con uno dei dislivelli più importanti che possono essere messi insieme nella nostra regione.
La salita va divisa in due parti:
1. La prima parte dovrebbe essere nota: è la salita da Visso al Monte Cardosa 12 km molto impegnativi che portano da quota 600 ai 1500 della sella detta Costa Cavolese. Qui, dopo 500 metri piatti, la strada scende a destra per circa un chilometro fino alla località di Croce di Cardosa (quota 1380).
2. Siamo nel cuore del parco che è il cuore dell'Italia, un luogo "non-giurisdizionale che fa pensare a Giorgio Caproni", in un punto in cui Umbria e Marche, sulla carta, confinano, ma dietro un cancello senza lucchetto che riguarda gli armenti... non c'è ombra di terra straniera.
E' qui che si abbandona la "comoda" strada forestale per un’antica pista di transumanza, la quale prosegue sulle creste in direzione sud. La lenta risalita verso il Monte delle Rose (7 km, D+ 480 m) si allunga sotto una sequenza di cinque cime via via più alte: M. La Bandita, dove, a quota 1470, si incrocia la pista che sale da Campli Vecchio, Colle Ramacete, M. Prata, M. Colventoso; M. Faustole sfiora quota 1800. La sesta cima è quella del Monte delle Rose (1861 m).
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La quarta forca, che dà l'accesso agli altipiani e, dall'alto, li domina, è chiamata Forca di Giuda; si trova a quota 1796, in una grinza della terra tra il Monte delle Rose e il Monte Patino.
Dalla Forca a Castelluccio c'è solo discesa. suggeriamo di scendere lungo i Valloni, di girare attorno al cono del Poggio di Croce e puntare verso il Monte Veletta e di lì su Castelluccio.
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