Passo Cattivo da San Placido e Frontignano



Start: Castelsantangelo sul Nera
Finish: Passo Cattivo
Distance: 14,51 km
D+: 1.143 m
Avg Grade: 8%
Max Grade: 16 %
Min Elev: 718 m
Max Elev: 1842 m
Climb Category: HC

Finish: Frontignano
Distance: 7.8 km
D+: 643 m
Max Elev: 1342 m
Strava Segment: Routes|328...7788



La prima parte della salita è il versante sud  della salita di Frontignano, riaperta dopo 7 anni di chiusura dovuta al sisma del 2016 e che sarà decisiva per l'assegnazione del tridente di Nettuno della Tirreno Adriatico 2025. Parte dalla SP134 alla periferia di Castelsantangelo sul Nera, attraversa le frazioni di Nocria di San Placido, uno dei borghi storici più alti delle Marche. Di qua la strada è un po' più corta rispetto a quella che sale da Ussita e ha un disegno più interessante; già questa prima parte offre tutto quello che cercano gli innamorati delle salite: un buon asfalto, tanti tornanti, pendenze importanti, panorami suggestivi e anche edifici storici. 
La salita inizia poco a valle di Castelsantangelo sul Nera con una evidente rampa sulla destra, facilissima da individuare (sulla sx se si sale da Visso).

Chiesa di San Vittorino (XIII secolo) una delle tre chiese storiche di Nocria

Nocria nel 2011

Il primo chilometro, decisamente duro, serve per arrivare a Nocria, uno dei borghi più colpiti dal terremoto, e solo durante l'attraversamento del borgo la pendenza si attesta intorno al 7%. Superato il paese, c'è un chilometro all'8% e poi il tratto più impegnativo: cessano i tornanti eper altri due chilometri la strada sale, cocciutamente, fino all'abitato di San Placido con pendenze in doppia cifra e punte oltre il 12%. 

San Placido, agosto 2016

Molto suggestiva era la sequenza dei tornanti che precedono e seguono quello che è/era un borgo grazioso con edifici antichi dai portali di rara bellezza a certe altitudini. San Placido che, con i suoi 1100 m s.l.m., credo sia il centro abitato più alto della Regione è un luogo che affascina: è un paese medievale, ha una chiesa antica ancora in piedi, domina due valli, è dominato dalla mole del Monte più spettacolare dei Sibillini, e sta in cima a una gran brutta salitaccia. Prima del sisma vi abitavano ancora 8 persone. Tutti uomini, tutti celibi. 


La salita e i tornati continuano con pendenze vicine al 10% ancora per un chilometro, poi si entra nell'altipiano del Pian della Croce e due drittoni al 6% portano all'incrocio con la strada che sale da Ussita. Da qui le cose cambiano e, a breve,  una volta raggiunta la "ridente" Frontignano, la bici da corsa non basta più.



Arrivati a Frontignano si può dire che il meno è già alle nostre spalle. La strada per il Passo Cattivo è ancora lunga, ché mancano 7 km e oltre 600 m di dislivello. Numeri alla mano saremmo a metà, ma il fondo stradale cambia completamente. 
Non conosco la storia di questa carrareccia che sale il fianco di Monte Bove e si esaurisce nel nulla, su un passo altissimo sul quale confluiscono solo sentieri da Montemonaco e da Norcia, che appunto, sono rimasti sentieri. La strada, superata la stazione sciistica, prosegue per un po' ancora asfaltata prima di diventare una bella forestale larga e non troppo pendente. E' una strada a servizio degli impianti di risalita e, indirettamente, degli escursionisti. 
Fin qui si arriverebbe anche con la bici eroica. Oltre quota 1500, però, la strada si discosta dal Monte Bicco in direzione sud, verso Cima di Vallinfante e verso l'Argentella, lande lontane da ogni servizio turistico.
A questo punto sarebbe legittimo che la strada si sentierizzasse, invece la pista continua imperterrita fino all'intersezione con i sentieri che salgono dalla Gola dell'Infernaccio. 
Ho pensato che fosse stata allargata oltre le necessità in vista di un ricongiungimento con la strada della Sibilla, ma non ho trovato conferme né smentite. 
Passo Cattivo guarda al mare e verso il centro dell'Italia, è una terrazza spettacolare. Arrivare quassù significa pedalare fino al valico più alto delle Marche, ma siamo ancora 200 metri più in basso rispetto al Monte Sibilla. Purtroppo anche per una bici gravel la salita termina qui. Con una MTB, invece, ci sono le condizioni per chiudere vari anelli verso Nocria (50 tornanti a rompicollo nel bosco), verso Forca di Gualdo/Castelluccio o verso Montefortino,  via sorgenti del Tenna/Gola dell'Infernaccio.






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