Guida alla Tirreno Adriatico 2025 - Le salite della Cartoceto - Frontignano
....cessano i tornanti e, per altri due chilometri la strada sale, cocciutamente, fino all'abitato di San Placido con pendenze in doppia cifra e punte oltre il 12%.
San Placido che, con i suoi 1100 m s.l.m., credo sia il centro abitato più alto della Regione è un luogo che affascina: è un paese medievale, ha una chiesa antica ancora in piedi, domina due valli, a sua volta è dominato dalla mole del monte più spettacolare dei Sibillini. E sorge in cima a una gran brutta salitaccia. Prima del sisma vi abitavano ancora 8 persone, tutti uomini, tutti celibi. (...) Sarà una tappa spettacolare da guardare in tv e anche da pedalare, magari nella stagione mite.
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Quota 1009 Altopiano di S. Margherita |
[Ultim'ora] RCS ha tagliato la salita delle Arette e l'altipiano di Macereto, il tratto più spettacolare della tappa. Come la solito verrebbe da dire [/ultim'ora].
Una rotta in direzione nord-sud attraverso l'interno delle Marche vuol dire tappa molto mossa: D+ 3350 su 162 km. Si attraversano le vallate del Cesano, della Nevola, del Sentino, del Giano, dell'Esino, del Potenza del Chienti. Prima di arrivare al GPM decisivo di Frontignano si contano almeno sei salite: Porcilaia di Orciano (3 km, 6%, seg. 7435211), Castello di Nidastore (1 km, 8%, seg. 18512684), Collegiglioni (3 km, 6.5%, seg. 26143233), Le Serre (0,7 km 13%, seg. 1741928), Crispiero - Torrone (11,7 km, AVG grade 4.7%, max grade 12%, strava 331...90176 ) e una misera Galleria delle Fornaci (3 km, 5%) al posto del Passo delle Arette che ci era stato promesso. Le prime si possono trascurare, vale la pena di approfondire le ultime tre salite.
Crispiero Torrone
La Tirreno - Adriatico torna sulla salita di Crispiero a 10 anni dai primi passaggi. Non si tratta della dura salita dal cementificio, ma della strada che allora fu percorsa in discesa.
Start: Castelraimondo
Finish: Torrone
Distance: 11.4 km
Elev. Gain: 500 m
Avg Grade: 3.3 %
Max Grade: 14 %
Min Elev: 300 m
Max Elev: 670 m
Climb Category: 3
Chiarito che si tratta di una salita inedita e che non ci sono le impegnative rampe che hanno sorriso a Wouter Poels, possiamo notare che la salita è molto lunga, poiché, superata la torre di Crispiero, il percorso continua ad arrampicarsi lungo il fianco del Monte d'Aria fin quasi alla Torre Beregna. (D+ 500 m).
La parte fino a Crispiero ha pendenze regolari intorno al 6%; dopo il paese le pendenze medie calano ancora e dopo il sesto chilometro si inserisce anche un tratto in contropendenza. La fregatura è qui, nel punto in cui si uniscono due montagne, la strada segue un disegno a forma di parentesi uncinata, ed ecco spuntare dal nulla un dente avvelenato: 500 metri al 14%, 70 metri di dislivello che si perdono, si riguadagnano e si perdono di nuovo.(il segmento su Strava si chiama "Diavolo").
Quando Mr. Hyde scompare, la provinciale riprende il suo buon carattere e il suo aspetto bucolico fino al paese di Torrone da dove si scende su Camerino. E' una gran bella strada, per gli amatori; dal punto di vista tecnico il bel finale nel bosco ha pendenze troppo basse, che hanno impedito la classificazione della salita come GPM.
Anche senza il triangolo verde si parla comunque di 500 metri di dislivello, che si aggiungono ai 1700 che sono già nelle gambe. Nel finale anche questa ascesa si farà sentire.
Valico delle Arette
Ci si riprova(va) a nove anni di distanza dall'imbarazzante episodio del 2016. Nove anni fa il tappone dei tapponi della Tirreno Adriatico, che doveva passare per Frontignano, le Arette, Montelago e culminare sul San Vicino, venne annullato, perché si temevano condizioni di freddo eccezionale (non verificatesi, per altro). Quel giorno non c'era un piano B; la tappa fu annullata, con buona pace degli appassionati arrivati sul traguardo già di prima mattina, e la Tirreno Adriatico venne vinta da G. Van Avermaet su P. Sagan.
Nel 2025 il rischio maltempo c'è lo stesso, ma il percorso viaggia a quote più basse, si può tagliare una delle due salite finali....
Ah, l'avevamo scritto! In effetti le Arette sono state tagliate proprio oggi. Un vero peccato l'Altipiano, magari ancora un po' innevato sarebbe stato assolutamente spettacolare.
Abbiamo scritto anche "che qualora dovesse saltare l'intera tappa, l'arrivo di Pergola potrebbe comunque dare una classifica credibile". Tocchiamo ferro, speriamo non accada.
Ad ogni modo ai ciclisti che volessero provare la tappa consiglio di mantenere questa salita nella loro uscita, ché da qui in avanti il percorso è veramente spettacolare.
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Start: Pie' Casavecchia
Finish: Valico Le Arette
Distance: 12.5 km
Elev. Gain: 620 m
Avg Grade: 5 %
Max Grade: 14 %
Min Elev: 590 m
Max Elev: 1110 m
Climb Category: 2
to: Santa Margherita
Distance: 7 km
Elevation Gain: 419 m
Avg Grade: 6 %
La Corsa dei due Mari scollina dunque sulla galleria del valico delle Fornaci a 800 metri scarsi e nella ex tappa regina rimane una sola salita importante: quella di Frontignano. Chi ha meno fretta tenga presente questo: il Passo delle Arette è uno dei punti più panoramici dei Sibillini, a 1113 metri sul livello del mare, sul ciglio di un vasto altipiano che conserva il più bel santuario rinascimentale della Regione. Per arrivarci servono 12 chilometri di una salita assai discontinua e ma molto divertente.
L'ascesa inizia in modo molto graduale da Pie' Casavecchia. Se i primi chilometri fino al Valico delle Fornaci sono regolari, le cose cambiano sull'incrocio, a quota 815, dove si prende a sinistra la strada che sale al Santuario di Macereto. Il tratto più impegnativo è questo: un primo chilometro al 9% e un secondo al 13%, un vero muro, che termina al centro di una prateria d'alta quota. Il punto più alto, a quota 1009, è posto in mezzo ai Prati di Santa Margherita; da qui c'è un chilometro e mezzo di discesa molto panoramica (si perdono 60 metri) poi un chilometro e mezzo di salita non difficile per ritornare a quota 1000 alle porte del Santuario.
Per arrivare alle Arette (quota 1113) c'è ancora un altro paio di chilometri pedalabili, l'ideale per godersi uno dei panorami più potenti dei Sibillini. Sul Passo, se il vento la consente, fate una pausa e guardate verso il Santuario di Macereto, le acque che scorrono a destra finiscono nell'Adriatico, quelle a sinistra nella Nera e quindi nel Tevere e nel Mar Tirreno. Poi gettatevi giù verso Ussita e Visso dove il vecchio percorso si ricongiunge a quello mutilo affrontato dai corridori.
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Quota 1009 S. Margherita (ricognizione del G.S. Matelica) |
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Quota 1111 Le Arette (ricognizione di Passion Bike) |
Frontignano
Start: Castelsantangelo sul Nera
Finish: Frontignano
Distance: 7.8 km
D+: 643 m
Avg Grade: 8%
Max Grade: 12 %
Min Elev: 718 m
Max Elev: 1342 m
Climb Category: 1
La salita di Frontignano, riaperta dopo 7 anni di chiusura dovuta al sisma del 2016, sarà decisiva per l'assegnazione del tridente di Nettuno della Tirreno Adriatico 2025. Parte dalla SP134 alla periferia di Castelsantangelo sul Nera, attraversa le frazioni di Nocria di San Placido, uno dei borghi storici più alti delle Marche. Di qua la strada è un po' più corta rispetto alla principale che sale da Ussita e ha un disegno più interessante.
La salita inizia poco a valle di Castelsantangelo sul Nera con una evidente rampa sulla sinistra. Il primo chilometro, già duro, serve per arrivare a Nocria e solo durante l'attraversamento del borgo la pendenza si attesta intorno al 7%. Superato il paese, c'è un chilometro all'8% e poi il tratto più impegnativo: cessano i tornanti e, per altri due chilometri la strada sale, cocciutamente, fino all'abitato di San Placido con pendenze in doppia cifra e punte oltre il 12%.
San Placido che, con i suoi 1100 m s.l.m., credo sia il centro abitato più alto della Regione è un luogo che affascina: è un paese medievale, ha una chiesa antica ancora in piedi, domina due valli, è dominato dalla mole del Monte più spettacolare dei Sibillini, e sta in cima a una gran brutta salitaccia. Prima del sisma vi abitavano ancora 8 persone. Tutti uomini, tutti celibi.
La salita è virtualmente finita, inizia la volata per il tridente, ma con criterio (mancano ancora 130 metri di dislivello): da San Placido al bivio per Ussita e Frontignano la strada sale via via più dolcemente attraverso un altipiano (qualcuno ha pensato fosse una buona idea tracciare dei tornanti e si è fatto prendere la mano, ce ne sono ben sei): 8% 7% 6% fino al rettilineo finale in Pian della Croce. Occhio al vento in quota e a non partire troppo presto.
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