Confine diceva il cartello
cercai la dogana, non c'era
non vidi dietro il cancello
ombra di terra straniera.
G. Gaproni, da
Il muro della terra, 1975
~3.jpg) |
Mondaino, la porta del castello |
Mondaino e Montegridolfo sono due borghi murati costruiti sul margine sinistro della
valle del Foglia, territorio di
Rimini. La salita è totalmente in terra romagnola, ma il nostro non si può dire che sia un vero sconfinamento, perché, sebbene il
Ponte Caltente, che segna l'inizio dell'erta, passi sopra un rigagnolo affluente del
Tavullo, il "fiume" di
Cattolica, la strada che porta quassù è tracciata esattamente sul confine e ha inizio dalle
Babbucce di Gradara. (Babbucce è una frazione, non una metafora: si chiama proprio così)
Quanto alla conformazione delle colline, ai laterizi e al nome dei paesi che sono tutti Montequalcosa, ai sanpietrini, dietro il cartello non c'è modo di distinguere un confine, un'ombra di terra straniera.
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Finish: Mondaino
Distance: 3.84 km
Min Elev: 110 m
Max Elev: 398 m
D+: 288 m
Avg Grade: 7.5%
Max Grade: 13%
Climb Category: 3
Finish: Montegridolfo
Distance: 2 km
Max Elev: 278 m
D+: 168 m
Avg Grade: 8.5%
Devo dire che ci ha colpito questa salita, non ci aspettavano che a una distanza relativamente preve dalla costa le colline potessero arrivate tanto in alto. Risalendo da Gradara e da Tavullia non si incontrano pendenze impegnative, a meno che uno non se le vada a cercare.
Se si percorrono le provinciali, come la
Strada Marrone, si pedala sempre, ma senza sforzi esagerati, almeno finché non si arriva sotto Montegridolfo.
Dal Ponte Caltente la strada prende a salire con progressivi step di pendenza:
- 5% di introduzione fino al primo tornante
- 8.9% fino alla svolta a destra,
- 10-14% per tutto il drittone fino al bivio che porta all'interno del castello (scritta così sembra una visita annuale per l'idoneità della BIOS, più che una salita).
La strada scorre a fianco delle mura di Montegridolfo, spiana solo quando si è arrivati sopra il borgo.
Per arrivare al Mondaino, la città del medievale Palio del Daino, si incontrano pendenze medie per tutti i 1800 metri restanti.
Obbligatoria, stavolta la sosta a Mondaino, la più bella collina fortificata dei dintorni, cinta da mura, piena di bandiere, al cui interno si accede da uno splendido ponte levatoio.
Sebbene più leggera, la seconda parte di salita porta il totale a numeri ragguardevoli: con 4 km di lunghezza e D+ 300 m siamo non lontani dalle cifre delle colline dell'alto fermano tra Monte San Martino e Penna San Giovanni, strade da non sottovalutare, dunque (vae pennae!)
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