Due giorni nelle Marche

Due giorni per conoscere i paesaggi e le salite delle Marche. Scegliamoci un punto di partenza baricentrico e soprattutto bellissimo. Se fosse per me dormirei alla Foresteria dell'Abbazia di Fiastra. Non conosco l'Hotel, ma l'idea di prendere una birra a fine giro in uno dei posti più ameni della Regione, passeggiarci la sera, dormire in un edificio con una storia tanto antica, svegliarmi nel silenzio dell'alba e partire verso i monti, mi sembra fantastica anche senza giro in bici.
Dall'Abbazia di Fiastra sono stati pensati due giri, uno più "semplice" attraverso il labirinto di creste, fossi e colline della medie valli del Fiastra e del Potenza. Evita salitacce tremende tipo Pitino, ma le fa vedere da vicino e offre un saggio dei panorami più tipici della Regione.
Il secondo, molto impegnativo, attraversa il cuore dei Monti Sibillini, e alcuni dei paesaggi più potenti

1. DA URBISAGLIA  A SAN GINESIO (E UN PO' DI SIBILLINI) 

I Sibillini dalla Contrada Monti

Start: Abbadia di Fiastra to: San Ginesio
Studia la mappa e scarica GPX/TCX: Strade più belle #4 [82 km |1680m]
Start: Pian di Pieca to: Lago di Fiastra 
Studia la mappa e scarica GPX/TCXStrade più belle #4/bis [104 km |1960m]


Riscoperta nella randonnée della Leopardiana; in particolare i 10 km tra Colmurano e Casagatti sono obiettivamente meravigliosi. Una strada di cresta faticosissima ma che offre i panorami collinari più belli della Regione e congiunge le piazze di due dei Borghi più Belli d'Italia: Urbisaglia e San Ginesio. [Vai al post e continua a leggere...]

Il percorso

Come prima giornata, si puntava a un dislivello di 1500 m, ma è obiettivamente impossibile, a meno che non si voglia di percorrere le provinciali di fondovalle.
Questa strada è proposta all'inizio di un giro di riscaldamento "senza pianura e senza rettilinei"  con due varianti a partire dall'incorcio di Morichella sul Pian di Pieca (480m):
- una breve di 82 km  e con solo 1700 m  di dislivello gira a destra evitando le grandi montagne,  ma attraversa molti borghi (e quindi, un mare di colline). Particolarmente suggestivi i passaggi attraverso  i borghi di Caldarola, San Severino Marche, Pollenza, gli antichi viadotti della vecchia ferrovia visibili dalla cresta tra San Giovanni e Rambona (download GPX|Routes 18448753)
- una un po' più lunga perché aggiunge la strada panoramica che corre alta sulle Gole del Fiastrone circondata da fitti boschi. Da Pian di Pieca (480m) e si sale (per lo più) in modo costante fino a Monastero (720m) per poi scendere al Lago (654m) e poi tornare indietro nel modo più tranquillo possibile. Si passa sotto la Rocca dei Varano e per Tolentino prima di ricongiungersi col precedente percorso sulla cresta di San Giovanni (download GPX|Routes18447842)
Sarà sera e sarà mattina, l'Abbazia è il posto migliore per il ricaricare le forze.

Immagine correlata
Sagrato della Abbazia di Fiastra

2. DALL'ABBAZIA AL SANTUARIO NEL CUORE DEI SIBILLINI

Il Monte Bove visto dal Valico delle Arette (quota 1100)

Start: Lago di Fiastra to: Macereto
Distance: 23 km
To try in: Strade più belle #5 [180 km | 3500 m]
Studia la mappa e scarica GPX/TCX: strava.com|Route 18448126

Da qui in 23 km si sale fino a 1000 m dell'Altopiano di Macereto attraverso una strada con panorami come non mai aerei, sulla quale passano in media 15 auto alla settimana.

Il percorso

Questa strada è lunga e ha tanti come punti focali e la salita dal lago Macereto è solo uno di essi.
La prima parte del percorso si svolge attraverso le dolci colline tra Macerata e Fermo. E' un continuo e suggestivo saliscendi, ma non ci sono particolari difficoltà. Questa parte del coincide con la parte semplice del percorso raccontato nel post Creste fermane). Tutte le colline sono belle, ma due passaggi suggestivi sono quelli per le piazze di Servigliano e Amandola.
Da Amandola si entra nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e inizia la parte altimetricamente più impegnativa. Prima si sale a Garulla, poi attraverso una strada nascosta si arriva ai piedi della salita più dura della giornata: Sassotetto (12.6 km - 8 % - quota 1480) classica Cima Coppi della Tirreno Adriatico. Dopo il Valico si gode di uno dei panorami più belli dell'Appennino.



Panorama sul Fargno oltre il Valico di S.M. Maddalena (quota 1400 ca.) 

Dal ponte sul Lago di Fiastra (quota 680) inizia la lunga e dolce ascesa verso il terzo punto focale del giro: è l'altopiano di Macereto con il meraviglioso Santuario e l'affaccio dal Valico delle Arette (quota 1100), posti sullo spartiacque tra Adriatico e Tirreno. 
Descrive questi luoghi un video realizzato dal Gruppo Ciclistico Matelica in occasione della loro ricognizione della 5° tappa della Tirreno Adriatico 2016 Foligno-Monte San Vicino. Gli arditi ragazzi, che più volte sono stati generosi informatori per Salite delle Marche, hanno provato la tappa il 6 febbraio, in una delle tante giornate quasi primaverili dell'inverno 2016. C'era il sole, ma la sciarpina era comunque meglio portarla, viste le temperature un po' rigide della mattina, comprese tra -7 e -4°C .

Pausa a Macereto

Passaggio sulle Arette e al Sanuario di Macereto [video]


Il punto debole è il ritorno. Non ce la siamo sentita di aggiungere ulteriori difficoltà, visto che in 1100 km si sono superati già 3000 m.
Il passaggio per la stupenda piazza di Visso è attualmente impossibile a causa dei danni del terremoto, non resta che salire il Valico delle Fornaci e godersi la lunga discesa fino a Tolentino. Volendo si possono contare le torri e i castelli, ce ne sono due dozzine, la più bella è sicuramente la Rocca dei Varano, inconfondibile in cima al suo sperone

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