Tirreno Adriatico 2020: presentazione delle tappe marchigiane

La Tirreno Adriatico ha preso una fisionomia ben definita, di anno in anno le variazioni nel percorso sono poche, persino le sedi di tappa si ripetono. Per quanto concerne il finale tre-quattro tappe si corrono nelle Marche: una dura (a volte con arrivo in salita), una con i muri, una per velocisti, e l'ultima a cronometro. Il gran finale sulla riviera delle Palme è ormai un'appuntamento fisso, quindi l'attesa si è concentrata sul sabato e sulla domenica.
- Sabato arrivo in salita sul Sassotetto. 
- Domenica una tappa nervosissima che il Garibaldi descrive come "la tappa dei muri" che, però, non farà grande selezione, a differenza di quella del 2019 a Recanati che era un tappone di montagna camuffato.
- Lunedì è giorno di volata, l'anno scorso Jesi, quest'anno Senigallia

Il percorso è consultabile sul sito ufficiale della corsa: www.tirrenoadriatico.it/it/percorso/ ma se volete saperne di più dovrete leggere questo post. Perché li abbiamo provati per voi.
Prima di iniziare fatemi ringraziare Fabio Scorcella e Francesco Gabbianelli per aver messo a disposizioni le loro splendide foto, nelle quali ben si possono vedere, oltre alle località toccate dal percorso, anche il Mare Adriatico in tutta a sua stretta bellezza.

(c) Fabio Scorcella: la salita di Loreto - Via San Francesco e i lontani monti croati
se qualcuno si chiedesse perché il Santuario di Loreto, visto da fuori, abbia l'aspetto di una fortezza
più che di una chiesa pensi alle parole "Pirati" e "Oltremare" e poi guardi queste foto


4° Tappa Terni - Sassotetto

Scarica GPX del percorso: Strava |24083911

Prima tappa marchigiana, si terrà sabato 14 marzo e dovrebbe essere quella determinante, per la classifica generale. Il passaggio sul Sassotetto è un traguardo classico della Corsa. Due anni fa si impose Mikel Landa al termine di una lunghissima tappa collinare partita da Foligno. 
La tappa del 2020 non dovrebbe essere meno faticosa, c'è un po' meno collina e un po' più di montagna, ma dislivello complessivo dovrebbe comunque restare superiore ai 5000 m. Probabilmente la corsa resterà bloccata fino a Sarnano in attesa del momento topico che sarà l'ascesa alla stazione sciistica di Sassotetto, l'unica "salita vera" della Corsa dei Due Mari: oltre 12 chilometri e ca. 900 metri di dislivello.
Per conoscere tutti i dettagli di tutte le salite della tappa vai al post: Tirreno Adriatico 2020: 4° Tappa Terni - Sassotetto le salite ai raggi X
Per i dettagli sulla salita di Sassotetto suggeriamo di leggere il nostro post:
Pizzo di meta e Sassotetto
o quello degli amici- concorrenti di Pedalare con lentezza
Sassotetto la salita regina dei Sibillini




5° Tappa Pievetorina - Loreto

Scarica GPX del circuito finale: Strava|24071317

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Altimetria Giro d'Italia 1995

Questa è l'altimetria della tappa del 1995 vinta in maglia Rosa da Tony Rominger, tanto vale lasciarla. Mi ricordo benissimo che il campione svizzero, allora recordman dell'ora, scattò a metà della salita finale, sul tratto più ripido, dove le pendenze arrivano al 13%,  spingendo un rapportone impressionante fino sotto le porte del Santuario. (vedi video della tappa)
La 5° tappa si concluderà con lo stesso circuito tra Loreto e Recanati, una specie di clessidra piuttosto logorante di 25 km da percorrere in senso antiorario tre volte.
La sequenza della salite, che verrà ripetuta tre volte, è questa:

  1.  Villa Musone + Monte Reale (2 km 10%, punte al 12% - Segment 22484553
  2.  L'Addolorata (2.5 km media 8%, punte al 12% - Segment 6008836)
  3.  Loreto Bellaluce (due rampe da 500 m e 750 m al 10% - Segment 22951491)

Il circuito misura quasi 26 km con 550 m di D+  ed è praticamente lo stesso del 1995, anzi leggermente più facile; se il punto più alto è a quota 237 vuol dire che la corsa sterzerà a sinistra lungo via Paolina Leopardi, (strada di bordo che 25 anni fa non era stata ancora costruita) e eviterà la parte più ripida della salita. La rampa più dura diventa dunque quella di Monte Reale,  350 m al 15%, ma cade proprio all'inizio del circuito, quindi non farà danni, ma potrebbe essere il punto di partenza per un'azione da lontano.
Il punto migliore per appostarsi è la Fontana dei Galli: il gruppo ci passa accanto 6 volte e da lì il traguardo dista solo 150 m. 
(c) Fabio Scorcella due foto di Loreto dalla parte di Recanati
(c) Fabio Scorcella: discesa tra Loreto e Recanati

Non si tratterebbe, dunque, di una vera e propria  tappa dei muri, ma di una tappa comunque adatta a corridori forti in salita. Negli ultimi 75 km si superano ca. 1700 m di dislivello e le tre salite, che hanno sempre pendenze importanti alla fine si faranno sentire.
Fatti i tre giri, si risale per la solita salita di Villa Musone (1 km al 10%), ma stavolta. all'altezza del Santuario, si gira intorno al caccia n.10 delle Frecce Tricolori e si lancia la volata.
Nei tre giri non dovrebbero esserci distacchi tra gli uomini di classifica, perché dopo ogni salita c'è una discesa che consente di ricucire,  tuttavia nella salita finale molti avranno le polveri bagnate. Probabile che il vincitore possa guadagnare fino a 5-6 secondi.

Il caccia delle Frecce Tricolori parcheggiato sulla rotonda ai -100 m

Salita finale da Villa Musone al traguardo




6° Tappa Castelfidardo - Senigallia

Come la solito la tappa del lunedì è dedicata ai velocisti, come al solito si fa un po' di collina all'inizio ma gli ultimi 50 km sono tutti in pianura. Si parte da Castelfidardo e, per prima cosa, si raggiunge la riviera del Conero per risalire verso nord sul lungomare da Porto Recanati a Numana.


(c) Gabbianelli Sirolo e la Riviera del Conero ripresi all'alba dal Belvedere Sud del Monte. Il massiccio all'orizzonte è la Majella

Dal Porticciolo si fa tutta la Panoramica del Conero: Numana, Sirolo, Poggio, Monte Baldino e poi ci si interna lungo i Castelli di Ancona: dal Rione Pinocchio si sale a Sappanico e Polverigi poi ci si inoltra sulle colline tra Esino e Misa fino a Ostra. Fine del divertimento. Da lì a Senigallia sarà tutta pianura

(c) Gabbianelli Ancona vista dalle colline

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