Ceppo - La "via normale" del Castellano
Questa è una strada nuova e vecchia insieme, c'è da sempre, ma è agibile per le bici da corsa solo dal 2024. Dall'arringo di Ascoli Piceno si può salire con trascurabili interruzioni per ben 37 chilometri; non bastano le Marche per contenere tutta la salita. Il GPM del Ceppo, infatti, è in Abruzzo, in pieno Parco Nazionale dei Monti della Laga. La geografia fisica contraddice la geografia umana. acqua scorre verso Ascoli. Il fatto di essere in Abruzzo è dovuto a vecchissime questioni di geopolitica storica. Il torrente Castellano che dà il nome alla valle oggi separa solo due regioni, ma dalla morte di Manfredi di Svevia alla battaglia Castelfidardo del 1860, per almeno seicento anni, è stato il confine di stato tra il Regno di Napoli e il Patrimonio di San Pietro.
(c) Luigi Durinzi |
La posa epica di Luigi Durinzi testimonia come, un tempo, arrivare in cima al Ceppo era un'impresa per pochi; la foto racconta anche dell'ultima volta in cui questa strada era stata percorribile in bici da corsa. In 35 anni quanto mondo è cambiato? Anche non considerando la svolta digitale, lo si capisce dalle ruote di Luigi, che da sole pesavano più dell'Emonda con le borracce piene che ha portato Gabriele - Salite delle Marche per la prima volta in cima al Ceppo lo scorso anno. L'unica cosa che non ha conosciuto progressi, tra il 1988 e il 2023, è la qualità del delle strade appenniniche.
Finché poi quest'inverno del 2024 ha portato tutti insieme: Jonas Vingegaard, la 59° Tirreno Adriatico e l'asfalto nuovo. Da aprile la via normale, quella giusta, quella più diretta e più bella per arrivare al Ceppo, 37 chilometri di salita da Ascoli Piceno che non bastano le Marche a contenerla tutta, è di nuovo pedalabile.
Con essa è di nuovo possibile chiudere tanti anelli ad alta quota tra Ascoli, Teramo, Acquasanta e i Monti Gemelli.
From: Ascoli Piceno
to: Passo del Ceppo
Distance: 37.2 km
Max Elevation: 1340 m
Min Elevation: 150 m
Elev. Gain: 1380 m
Avg Grade: 3.3 %
Max Grade: 10 %
Climb Category: HC
Strava Segment: 36731234
La salita comincerebbe a Piazza Arringo, ma il grafico dell'altimetria inizia dalle Cartiere papali, che è il punto che consigliamo per la partenza (parcheggio gratuito e senza problemi alle 8:00 di mattina). Il giro turistico in centro, ancorché doveroso, consigliamo di rimandarlo al ritorno, quando i chioschi del fritto saranno aperti. Per chiarezza dividiamo l'ascesa in due parti.
Da Ascoli a Valle Castellana [km 1-18]
Da Porta Cartara al Ceppo la salita, pur essendo classificata HC non è difficile, perché non presenta mai tratti in doppia cifra (a parte la rampa per uscire del parcheggio). I primi 5 km fino a Castel Trosino sono quelli forse più impegnativi.
Il borgo medievale merita una visita, c'è una bella fontanella tra l'altro. Punti per prendere l'acqua lungo la strada non ne mancano, ma non sono evidenti e, siccome non sempre si incontrano villici a cui chiedere informazioni, magari vale la pena di rabboccare proprio al castello.
Dopo Castel Trosino c'è il primo dei due tratti in contropendenza che interrompono l'ascesa. Quando la strada risale siamo già negli Abruzzi, quindi... attenzione alla buca! Immancabile sui confini c'è sempre una grossa buca dalla parte di là del ponte che può rovinare la giornata.
E' una bella strada adesso, fatta di mattina è sempre in ombra. Il paesaggio è segnato dal torrente che ha una bella portata come è caratteristico dei Monti della Laga; queste montagne che dividono le catene montuose calcaree dei Sibillini e del Gran Sasso sono un'isola di arenaria nell'arido Appennino Centrale, sono grossi mucchi di terra non sono monti di roccia. Per questo l'acqua scorre copiosa e in superficie
Il secondo risciacquo è all'incrocio per San Vito e il Monte Piselli, dove dobbiamo continuare dritti lungo sulla provinciale che segue il confine regionale e il torrente Castellano. La discesa termina alla diga di Talvacchia; per altri cinque chilometri praticamente si pedala in pianura. Superato il Lago siamo ormai definitivamente negli abruzzi; troviamo un chilometrino al 7.5% e si arriva alla Piana il capoluogo del Comune sparso di Valle Castellana.
Da Valle Castellana a Morrice [km 18-23]
La città picena è lontana 17 km, altrettanti ne mancano alla fine della salita. A Valle Castellana (quota 630) si separano due strade che si riuniscono proprio sul Ceppo: stavolta, grazie ai lavori della provincia posiamo andare dritti sulla SP49/d (la SP49 è una e quadrupla) che segue il corso del Torrente Castellano. L'acqua scorre verso Ascoli ma a livello amministrativo siamo sotto Teramo, sebbene la città abruzzese sia parecchio più lontana e in mezzo ci sia anche un monte.
I 5 chilometri tra il capoluogo e Morrice li abbiamo assaggiati per la prima volta nel 2021. Non è una metafora ne ho mangiata una bella quantità in una delle mie cadute più dolorose. Allora era già generoso chiamarla "strada". Tra fossi buche, brecce, chopper, amigdale, solchi e frane affrontarli in discesa era stato un azzardo.
Ci vuole medo adesso a farli in salita, sull'asfalto rinnovato. A Morrice si arriva dopo aver superato un dislivello di 200 m (4% medio). La parte centrale sale forte ma all'inizio e alla fine si sale davvero tranquilli.
(c) Francesco Mosca di paesiteramani.it |
Rispetto alla SP49 questa strada per Morrice è più bella a livello paesaggistico, è diretta senza perdite di quota o confluenze e, soprattutto, si collega con Cervara, Acquasanta e i Monti Sibillini; il risistemato ponte sul Castellano di Casanova è la porta per splendidi giri vedi: salitedellemarche.it|/Montecalvo e la SP7 di Bosco Martese.
Da Morrice al Ceppo [km 23-35]
Dall'incrocio verso il ponte al Ceppo mancano 10 chilometri e 500 metri di dislivello. La salita è estremamente regolare, sprofonda tra montagne coperte di boschi, ma mai in un ambiente del tutto selvaggio. Un trattore parcheggiato, cataste di legna, una croce, ricordano che queste terre difficili non sono state ancora del tutto abbandonate.
Sarà a causa dell'uscita rilassata, sarà stata la gioia di percorrere una strada tanto bella e tanto a lungo desiderata... io la salita non le la ricordo per niente. Nella memoria restano le chiacchiere d'agosto e poco più. Attribuisco questa cosa al fatto che, evidentemente, la strada, che in effetti segue tutte le rughe del Monte La Morra, abbia una pendenza assolutamente regolare tra il 4 e il 6%.
A metà dell'erta la strada passa sotto Colle Pietralta, ultima frazione di Valle Castellana tra le cui antiche case, in un’ampia piazzetta, si affaccia la rinascimentale Chiesa di S. Nicola di Bari. Può valere la pena fare una deviazione verso quello che si percepisce come un hameau tra i più isolati, ma ha ancora una notevole numero di residenti (e un bar).
La chiesa Colle Piatralta, grazie a Francesco Mosca di paesiteramani.it |
Dopo Pietralta il cielo si fa più ampio, segno che, ormai, si è saliti oltre quota 1000.
Foto di Emanuele Capannelli. Nel 2023 era il tratto migliore |
A quota 1200 il bosco copre la strada
Quota 1300 siamo già al Ceppo |
Il Ceppo è una località turistica molto amata, ideale per le attività dolci dal picnic al trekking, anche nella stagione fredda. Probabilmente negli anni Settanta e Ottanta ha conosciuto una rilevanza turistica maggiore, al pari di altre località montane un po' decadute del nostro Appennino come Pian dell'Elmo e Poggio san Romualdo. Altre attività come il Camping e il Rifugio fanno vivere il Ceppo, certo la vista dell'albergo Julia, abbandonato al centro del piazzale, fa molta tristezza, soprattutto se la confrontiamo con le immagini di Google Streetwiew dell'agosto 2009 nelle quali lo vediamo cinto allegramente d'assedio dalle MTB già pochi mesi dopo il terremoto dell'Aquila.
Ricordo che nella lista delle case accoglienti salitedellemarche.it | Ultime case accoglienti è segnalato il Rifugio dei Sapori, a Paranesi, frazione di Rocca Santa Maria, posto a quota 1000. lungo la discesa del Ceppo giusto prima del bivio tra Ascoli e Teramo, ottimo per una pausa pranzo.
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