"Sperduto paesino delle Marche meridionali, a pochi chilometri da Matelica, fu castello aspramente conteso tra Camerino e Sanseverino, entrambi bramosi di accaparrarsi un caposaldo prezioso per rafforzare il proprio scacchiere fortificato. Tra i castelli che dovevano contribuire fornire le cera per l a processione di San Severino Gagliole doveva offrire un cero da otto libbre, contro i 6 degli altri castelli quali Pitino, Serralta, Isola, Elcito. Segno della sua maggiore importanza". da M. Mauro, Castelli, rocche torri, cinte fortificate delle Marche, vol. 1
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Per i corridori del Giro d’Italia 2025, e per gli incauti che si perdono da queste parti senza conoscerne le altimetrie, questa potrebbe essere la trappola di giornata. Sulla carta sembra una salita innocua: 6 chilometri al 2% di pendenza media. Ma basta ingrandire l'altimetria per scoprire la verità: non è una sola salita, ma una combinazione di tre colpi: prima un’ascesa dolce di circa 3 chilometri, poi una discesa, infine muro secco di 700 metri. Un uno-due che potrebbe fare più selezione del previsto.
Trattare questi due segmenti come un’unica salita sarebbe fuorviante. È più corretto distinguerli: la prima parte si conclude nei pressi del casale la Forca, in Contrada Certopiano; la seconda è il muro vero e proprio che porta direttamente davanti alla Rocca di Gagliole.
La prima ascesa non fa paura: sarà affrontata ad alta velocità, anche perché i primi 1500 metri sono un semplice falsopiano. Nella seconda metà le pendenze si fanno più regolari, con l’unica irregolarità di un breve tratto al 11%, lungo appena un centinaio di metri.
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Casa la Forca. Bell'effetto, ma non si dovrebbero bruciare gli sfalci |
Dopo il casale, però, cambia tutto. Una discesa ripida di un chilometro (con un dislivello negativo di 90 metri) introduce alla parte decisiva. La strada è buona, ma presenta curve veloci e un restringimento all’altezza della frazione Acquosi. Qui il posizionamento sarà fondamentale: in tanti vorranno trovarsi nelle prime posizioni per affrontare il muro di Gagliole, che inizia subito dopo il ponticello sul Fosso Mignano, proprio al termine della discesa.
Start: Matelica, chiesa di San Rocco
Finish: Casa la Forca
Distance: 4.2 km
Min Elev: 349 m
Max Elev: 475 m
D+: 126 m
Avg Grade: 3.3%
Max Grade: 12%
Start: Fosso Mignano
Finish: Gagliole
Distance: 0.75 km
D+: 87 m
Avg Grade: 10.5%
Max Grade: 18%
Min Elev: 389 m
Max Elev: 476 m
Climb Category: 4
Si potrebbe dire che il muro di Gagliole inizia in discesa. Chi vuole vincere la tappa deve attaccare in questo tratto e percorrere in apnea:
- i due minuti del muro (calcolando una VAM probabile di 2300 m/h),
- la discesa verso il fondovalle
- i tre minuti finali di finta pianura.
Le caratteristiche del Muro di Gagliole sembrano proprio quelle del cosiddetto
Modulo MAD: 7-800 metri al 10-11% medio e punte al 18%.
Il profilo mostra una rampa iniziale, un tratto di 400 metri con pendenze tra 8-9% e gli ultimi 300 m sempre più ripidi. Il segnale stradale a inizio salita indica 10%, ma è un vecchio trucco, la punta è almeno del 18%.
Per rivivere in piccolo la fatica dei ciclisti del Giro d'Italia e arrivare a Gagliole con le gambe lesse al punto giusto vi suggeriamo questo itinerario che:
- comincia con le salite bellissime, inedite e impegnative di Colle San Benedetto e Massa Profoglio
- doppia gli altipiani di Colfiorito e Montelago
- finisce come la tappa del Giro 2025, con il trittico Montelago, Castel Santa Maria, Gagliole.
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