Le strade (ciclisticamente) più belle dellle Marche

Strade, non solo salite. E' un'idea che hanno già avuto molti siti, ma sono soprattutto siti per motociclisti e non sempre i punti di vista e le esigenze di chi si muove in bici a 15-20 km/h coincidono con quelli dei biker.
In questa serie di post, sono censite alcune delle strade ciclisticamente più belle dal punto di vista di Salite delle Marche: si tratta di strade "senza pianura e senza rettilinei" che attraversano aree di rilevante valore paesaggistico, aree di alta precettività visiva, che toccano luoghi di rilevanza storica e architettonica e, naturalmente, strade che attraversano parecchie curve di livello, al punto che a volte sono faticose non meno delle grandi montagne. Non arriviamo primi (esempio andate a guardare il blog paolomerlini.com) perciò ad alcuni post originali si alterneranno recensioni esterne.

1. CONTRADA MONTI: DA URBISAGLIA  A SAN GINESIO 


Start: Abbadia di Fiastra to: San Ginesio
Distance: 20 km 
To try in: Strade più belle #3 [115 km | 2700 m]
Download from: strava.com

Riscoperta nella randonnée della Leopardiana; in particolare i 10 km tra Colmurano e Casagatti sono obiettivamente meravigliosi. Una strada di cresta faticosissima ma che offre i panorami collinari più belli della Regione e congiunge le piazze di due dei Borghi più Belli d'Italia: Urbisaglia e San Ginesio. [Vai al post e continua a leggere...]

Il percorso
Questa strada è proposta all'inizio di un giro "senza pianura e senza rettilinei" lungo 115 chilometri che ha come punto focale la dura salita di Sassotetto (12.6 km - 8 % - quota 1480) classica Cima Coppi della Tirreno Adriatico.

2. IL TAGLIO RECANATI-SAN SEVERINO-PASSO DELLA CAPPELLA



Start: Colle dell'Infinito - Recanati to: Passo della Cappella
Distance: 54 km (altrettanti al ritorno)
To try in: Recanati Cappella [109 km | 2500m]
Download from: bikemap.net - strava.com

Un percorso collinare attraverso la provincia di Macerata studiato a lungo, provato, piaciuto rimasticato per oltre tre mesi. Uno dei tanti possibili forse, ma a me è sembrato particolarmente bello. Si attraversano colline che non mi sentirei di definire dolci, ma delle quali, come scriveva Leopardi su queste terre "tutto si può dire fuor che non siano amene".  [Vai la post e continua a leggere...]

Il percorso
Questa strada rappresenta la prima metà di un giro "senza pianura e senza rettilinei" lungo 115 chilometri che ha come punto focale la durissima salita di Pitino (2,6 km 14.8%), che però può essere evitata con una breve deviazione sulla SP 361. Una volta doppiato il Passo della Cappella il ritorno verso Recanati può essere effettuato su qualsiasi percorso; una strada vale l'altra, sono tutte belle. Qui si è voluto esagerare mettendo nel finale di giro il Muro di Porta d'Osimo (1,4 km 15.5%), ma da Passatempo è molto bella anche la strada verso Montefiore e l'arrivo a Recanati in discesa.
N.B. La Madonnella di Pitino e la parte facile del Passo della Cappella hanno un caratteristico fondo in ghiaia rosa. Si tratta di uno sterrato perfetto (dati aprile 2019), tanto che è stato affrontato dal Giro d'Italia.

3. DALLA GOLA DEL FIASTRONE AL SANTUARIO DI MACERETO



Start: Pian di Pieca to: Lago di Fiastra -
Distance: 18 km - SP91
Start: Lago di Fiastra to: Macereto 
Distance: 23 km - SP91
To try in: Strade più belle #2 [133 km | 2500 m]
Download fromstrava.com


Strada che corre alta sulle Gole del Fiastrone circondata da fitti boschi. Si parte da Pian di Pieca (480m) e si sale (per lo più) in modo costante fino a Monastero (720m) per poi scendere al Lago (654m). Da qui in 23 km si sale fino a 1000 m dell'Altopiano di Macereto attraverso una strada con panorami come non mai aerei, sulla quale passano in media 15 auto alla settimana.

Il percorso
Questa strada vi suggeriamo di farla subito dopo la cresta Urbisaglia-San Ginesio. Le due strade rappresentano la prima metà di un giro "senza pianura e senza rettilinei" lungo 133 chilometri, impegnativo, ma senza grandi pendenze (su questo percorso si percorre la splendida randonée della Leopardiana). Il punto focale è L'altopiano di Macereto con il meraviglioso Santuario e l'affaccio dal Valico delle Arette (quota 1100) posti sullo spartiacque tra Adriatico e Tirreno. Il punto debole è il ritorno. Non ce la siamo sentita di aggiungere ulteriori difficoltà, visto che in 60 km si sono superati già 2200 m.

4. GIRO DELLE TRE REGIONI: DAL CIPPO AL PASSO DELLA SPUGNA


Start: Urbania Distance: 120 km Ascent: 3050 m
Start: Sassocorvaro (PU) Distance: 100 km Ascent: 2400 m
To try in: Giro tre regioni dal Cippo al Passo della Spugna 
Download fromstrava.com


“Il Sasso chiamato Simone naviga sotto le stelle, sul confine tra Marche e Toscana, solitario fra i grilli in un mare di querce nel vento (...) Incontriamo solo due tedeschi, in quasi un' ora di strada tra piante rampicanti e sfasciumi, finché l' ombra del Sasso ci si allunga sopra, con grigie pareti coperte di licheni. Sasso Simone è la boa di una regata. Persino i confini gli fanno ressa intorno. Emilia-Romagna, Umbria, Toscana e Marche qui disegnano tali labirinti che, circumnavigando la montagna in senso antiorario, in 40 chilometri esci dalle Marche per quattro volte ed entri in Toscana per altrettante. Sulla mappa troviamo persino un' enclave - un pazzesco Nagorno Karabak toscano - attorno a una frazione di nome Ca' Raffaello. ~ Ma il cielo si oscura, governo ladro.(...)
Il vento spazza le praterie verde elettrico, scuote la più grande foresta di cerri d'Italia, e il Sasso Simone pare uno scoglio in un vortice di tempeste. Tuona, la temperatura è scesa di quindici gradi, piove sottile, poi a dirotto sui ruderi e i dirupi, e il canalone diventa uno scivolo di fango.


"La spugna! ecco a cosa serviva quella dannata spugna"

Paolo Rumiz, La leggenda dei Monti naviganti

Il percorso
Il giro "senza pianura e senza rettilinei" intorno al Sasso Simone e alle mille montagne "senza nome" del Montefeltro trova il suo punto focale nella salita del Cippo di Carpegna (6.1 km - 10%), la salita preferita da Marco Pantani per i suoi allenamenti. Se siete amanti del genere, considererete lo sterrato del Passo della Spugna come un'altra chicca.



4.bis ALTIPIANI DI CASTELLUCCIO


Dalla Spina di Gualdo a Forca di Presta - Lunghezza 15 km - SP477

Dalla Spina di Gualdo in avanti la salita è meno atroce e ci si può guardare intorno. Meglio ancora si può dire che si può guardare a destra, verso l'orrido profondissimo scavato dall'Acqua Giralda.
Arrivare di qui sull'altipiano, dopo aver superato un dislivello di 700m (600 dei quali superati nei primi 7 km dopo Castelsantangelo sul Nera) amplifica l'effetto sorpresa che si ha sulla Forca di Gualdo, dove, dopo cotanta ascesa, ci si trova davanti ai vasti altipiani di Castelluccio.
La strada che attraversa gli altipiani non ha bisogno di presentazioni. Non c'è in Italia un posto come Castelluccio, un altopiano di 15 kmq a 1350m che in ogni fase dell'anno è bellissimo, non soltanto nei primi 15 giorni di luglio quando esplode la celebre fioritura.
La strada non è a lungo piatta perché ,per attraversare i Piani, si deve salire al paese di Castelluccio (e sono ca. 100m di dislivello) e poi a Forca di Presta Dove ci si affaccia sul Gran Sasso e i Monti della Laga. Se si va verso Forca Canapine cambia poco.
Più di tante parole valgono le immagini, come quelle di questo video di Maurizio Pignotti, l'artista del time lapse

5. STRADA PANORAMICA DEL CONERO

Dal Passetto di Ancona a Sirolo  - Lunghezza 12 km - SP1

La strada parte da Ancona, alla fine del Viale dove negli anni Venti è stato costruito il celebre Monumento ai caduti a picco sul mare. I primi chilometri fino al monte di Pietralacroce attraversano la periferia cittadina in decisa in salita, ma già alla fine di via S. Margherita appaiono i panorami sulle falesie.
Da qui la strada prosegue con dolci saliscendi affacciandosi dall'alto sul mare o sulla campagna. Particolarmente suggestivo sono il primo affaccio sul Monte Conero dall'incrocio per Varano, il balcone sulla Baia di Portonovo, la gradina sugli appennini all'incrocio con Camerano e, alla fine del percorso, l'apparizione di Sirolo.

6. PROVINCIALE DI ROCCA LEONELLA

Da Secchiano di Cagli a Piobbico - Lunghezza 13 km - SP477



From itinerismei.blogspot.it: Rocca Leonella si trova sulle pendici nord-orientali del Monte Nerone,
poco lontano da Piobbico (PU). Nel Medioevo e fino al Rinascimento, Rocca Leonella era un feudo della nobile famiglia dei Brancaleoni i quali edificarono in questa zona un castello, (che diede il nome all'intera zona circostante), per proteggere Piobbico e sorvegliare un valico che conduceva a sud verso la cittadina di Cagli. Oggi Rocca Leonella è un insediamento sparso poco abitato e scarsamente frequentato ma ancora ricchissima di storia e ancor più di natura. [...]
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7. LA CRESTA DI OFFAGNA



Da San Biagio di Osimo a Villa  - Lunghezza 12 km - SP28 e SP6

Si sale dolcemente dal quadrivio di San Biagio lungo un crinale che si affaccia nord e a sud su due strette vallate caratterizzate dal tipico paesaggio mezzadrile di campi e case coloniche. A Montegallo iniziano i saliscendi. La vista si apre verso sud su un superbo panorama: due ordini di colline vicine: quelle di Santo Stefano in primo piano, quella di Osimo appena dietro e, sullo sfondo la grande catena montuosa dei Sibillini. Arrivati al culmine, notevole il colpo d'occhio sul Paese di Offagna, che si staglia sullo sfondo degli Appennini del nord, dal San Vicino al Catria e al Nerone. 
Superato Offagna ci sono altre tre km di saliscendi finché, sul valico del Monte della Crescia (315m) la strada precipita a gradoni sulla valle del Fiume Musone (70m)

8. LA PANORAMICA DEL SAN BARTOLO (SP44)

da saporie.com E’ ‘la panoramica’ per eccellenza, quella su chi si allena(va) clandestinamente il tredicenne Valentino Rossi, quella sulla quale passa spesso il Giro d'Italia (memorabile la cronometro nel 2013), La strada panoramica che attraversa il Parco naturale del Monte San Bartolo, ci conduce in luoghi poco conosciuti, ma ideali per trascorrere tre o quattro giorni tra natura e arte, lontani da luoghi affollati e rumorosi. Continua a leggere...


9.  LA PANORAMICA DEI SIBILLINI (SP44)

Da Altidona a Monterubbiano a Fermo

Dove le montagne più si avvicinano alla costa. La bellezza tranquilla delle Marche raccontata nelle architetture sempre simili e infinitamente varie dei castelli in laterizio di Porto San Giorgio,  Torre di Palme, Altidona ai borghi più Belli d'Italia Moresco e Monterubbiano. Variano come non mai i panorami che fanno da sfondo ai borghi in laterizio rosa: dai pescherecci del porto ai balconi sul mare e poi sui Sibillini, che qui sembrano vicini come non mai. E' d'obbligo percorrere le strade entro marzo aprile, finché le montagne  ancora sono bianche. Continua a leggere...

10.  LA PANORAMICA DI VALLE AVELLANA 




Da Auditore a Mercatino Conca

A metà tra le montagne e la costa, questa strada è il pezzo forte della G.F. degli Squali, che, contrariamente a come la consigliamo noi, però la affronta da nord a sud. Eccetto il Borgo di Auditore non una costrizione ingombra la vista. Tutto intorno dominano invece le montagne: il Nerone, il Carpegna, Sasso Simone e Simoncello, il Monte Titano con le tre torri della Repubblica chiudono in lontananza l'orizzonte. Solo l'adriatico verso Nordest interrompe la sinusoide dei colli con una pennellata orizzontale... continua a leggrere


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Strada provinciale 123

Tra Tolentino e San Ginesio (18 km circa). Attraversa una zona rurale ancora poco antropizzata dal fascino senza tempo, con sparute querce centenarie a far da sentinella ai campi.
A Tolentino varca il suggestivo ponte del Diavolo.

Strada provinciale 424 della Val Cesano

Tra Marotta e Cagli (60 km circa). La strada si addentra dolcemente nell’entroterra attraversando una zona di campi coltivati a cereali. All’inizio di luglio, sembra di navigare in un mare di grano color oro. Sosta in fondovalle a San Lorenzo in Campo.






Commenti

  1. Bellissimo, molto utile il collegamento tra la descrizione di una strada e un lungo (😌) giro, che se la vede bella incastonata, in mezzo, per percorrerla comodamente. Dovrebbe essere sufficiente scaricarlo sul garmin e... Pedalare!
    Grazie

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